FINALMENTE A LUIGI CARRON DEDICATO IL PARCO DI PORTA BASSANO A MAROSTICA CON LE GIUSTE MOTIVAZIONI

“DATO ATTO che la popolazione di Marostica è particolarmente sensibile alla storia, all’arte ed alla cultura artistica;
PREMESSO che è intenzione dell’amministrazione comunale di Marostica radicare il ricordo di Carron Luigi, illustre concittadino (nato a Marostica il 06/12/1926, deceduto a Marostica il 24/05/2006) di cui si riporta un breve profilo:
“Carron Luigi all’età di 17 anni era già staffetta partigiana della Brigata Osoppo. Ha combattuto contro l’occupazione nazi-fascista. Alla fine della guerra si diplomò al Liceo artistico della città natale ed iniziò l’attività di insegnante di disegno al Collegio Graziani di Bassano e intorno alla metà degli anni Cinquanta, insieme ai soci Ferruccio Los, Visonà di Valdagno, Ferruccio Costacurta e Mario Pozza, fondò il laboratorio ceramico “Alcyone” a Nove di Bassano. Pittore, scultore, medaglista e ceramista nel 1979 realizzò la porta centrale della Chiesa Arcipretale di Marostica. Nel 1995 realizzò una Via Crucis in ceramica per la Chiesa di San Luca. Morì a Marostica nel 2006”;

CONSIDERATO che:
– i giardini pubblici posti nelle immediate vicinanze di Porta Bassano in Marostica sono attualmente privi di intitolazione;
– a tale scopo l’Amministrazione ritiene importante identificare tale luogo e intitolarlo alla memoria dell’artista e ceramista marosticense Luigi Carron scomparso nell’anno 2006;”

FINALMENTE A LUIGI CARRON DEDICATO IL PARCO DI PORTA BASSANO A MAROSTICA CON LE GIUSTE MOTIVAZIONI

CAMPO MARZIO: LA FINE POLITICA DI MOZZO, UN ARROGANTE RAGAZZOTTO, NEMICO DEL POPOLO, SINDACO DI MAROSTICA PER TROPPO TEMPO

Dopo ben quattro anni da Sindaco, Mozzo ancora non aveva capito che la gente va ascoltata e che il ruolo di Sindaco è la capacità di fare sintesi della volontà dei cittadini.
La vicenda Campo Marzio e la totale sconfitta della Giunta leghista, è direttamente collegata anche alla vicenda della nuova fermata del bus. Solo che allora non è esistita capacità di mobilitazione se non una inutile raccolta di firme con a seguire uno sterile dibattito sulla possibilità di un referendum, che invece andava fatto. Ed un Mozzo che se la rideva della democrazia, imponendo la sua volontà.

D’altra parte la gestione della vicenda era in mano alla pseudo opposizione in Consiglio Comunale, non alla gente che si è mobilitata spontaneamente come il caso Campo Marzio.
Pseudo opposizione perché nella gravissima vicenda della truffa dell’appalto del gas con costo per la Comunità di ben 910.000 euro, emerge chiaramente che Scettro è stato coperto dalla Dalla Valle e successivamente il Mozzo ha coperto entrambe. Addirittura al Fantinato, presidente del Consiglio Comunale, gli sfuggì, poi negando, in un colloquio con noi: “Ma vuoi che li denunciamo?”. In pratica tutto il Consiglio Comunale ha cercato di coprire le responsabilità della truffa del gas, venendo quindi meno il ruolo dell’opposizione. Che è soprattutto di controllo della maggioranza. Ciò implicherebbe lo scioglimento del Consiglio da parte del Prefetto per “combutta” tra maggioranza e minoranza.
Noi vergognosamente siamo stati lasciati soli a combattere e a dimostrare la truffa battendoci contro la querela fasulla e temeraria della Dalla Valle.

Noi ci auguriamo che dietro il comitato Campo Marzio si crei una aggregazione di cittadini per una lista civica per le prossime elezioni. L’esperienza di partecipazione va consolidata nel governo della nostra bella Marostica. Noi siamo pronti a dare il massimo appoggio.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica

SI TORNA IN MESSICO PER DIVORZIARE. UNA INCREDIBILE VICENDA

Da oltre un anno stavo impazzendo per trovare una soluzione. Per un errore sul certificato di matrimonio messicano di due anni fa, niente permesso di soggiorno per la moglie. Ovvero tutto sospeso in attesa della modifica del documento. Il che vuol dire con i tempi messicani 1-2 anni dalla richiesta. 

Poi la soluzione possibile scoperta telefonando ad un Giudice messicano. Esiste in Messico il “divorzio amministrativo” per correggere eventuali errori. In pratica si divorzia e ci si risposa pochi giorni dopo con i giusti documenti. Spendendo anche quattro soldi, rispetto alla procedura di modifica. Solo occorre ripresentare tutti documenti legalizzati. Un lavoraccio.

Quindi decisione drastica per risolvere una storia infinita, irrisolvibile direttamente in Italia anche con un atto notarile che certificasse l’errore.

E così eccomi in Messico nuovamente per divorziare e risposarmi. Questa volta senza festa con gli amici e mariachi a cantare e suonare. Solo con i testimoni. Ma con un bel pranzo nel migliore ristorante della zona.

Però il soggiorno è piacevole avendo anche trovato una bella casa, ospite di amici, sulla riva del lago Chiapala con la possibilità di tornarci ogni anno per un paio di mesi.

Osservatorio del viaggiatore di Marostica

POLITEAMA: 828.000 EURO OTTENUTI UN ANNO FA DAL MINISTERO DELLA CULTURA SONO ANCORA SUFFICIENTI? È ANCORA TUTTO FERMO. Il MOZZO TACE. ASPETTA DI ESSERE RIELETTO…

IL Mozzo continua ad inventarsi situazioni assurde, vedi vicenda Campo Marzio, e a prendere bacchettate sui denti. Ma lui resiste. Trascurando tutto quello che seriamente c’è da concludere.
Un anno fa è stato ottenuto il finanziamento per completare il Politeama, nell’ambito del fondo per la Cultura. Soldi non previsti nel piano di investimenti del programma elettorale del Nostro Personaggio. Anche se a finanziamento ottenuto il Mozzo strombazzava “emozione, gioia, orgoglio…”. E aggiungeva il rapido completamento del Teatro. E ricordiamo che la storia inizia nel 2003 con il famoso Alcide Bertazzo, esperto con i suoi “companeros” anche di appalti per il gas con truffa, che si infila con il teatro nella speculazione edilizia che porta al fallimento Rubbo e relativa perdita di soldi da parte del Comune.
Tra poco quindi si festeggiano i venti anni dall’inizio dei lavori per il restauro del Politeama ed invitiamo il nostro bravo regista Panici a creare una rappresentazione teatrale ad hoc, specifica per l’avvenimento. Tipo la “commedia dell’arte” del Politeama. Noi assicuriamo la nostra presenza e sicuramente una grande affluenza di pubblico.

Il teatro Politeama fu costruito nel 1912, 110 anni fa, e rappresenta una splendida opera in stile Liberty. Non si dovrebbe più perdere tempo e ancora soldi. Sì, perché anche l’inflazione corre e più si aspetta più problemi ci saranno con i schei.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica

ZERO INTERVENTI A MAROSTICA PER CAPIRE ED INDIRIZZARE IL PERCORSO DI STUDIO DEGLI STUDENTI. APPUNTO E CHI SI NE FREGA, LASCIAMO TUTTO AL CASO

Invece sarebbe quanto mai opportuno che qualcuno elaborasse un progetto, perché a scapito degli uccelli del malaugurio la richiesta di persone qualificate e con competenze c’è.
Basta anche vedere i dati dei manager in Italia. Sono il 5,3% degli occupati (113.000 dirigenti, di cui 51.600 nel terziario, questi ultimi con una crescita del 5% l’ultimo anno e 441.000 quadri). Inoltre ci sono 125.000 dirigenti pubblici di cui 112.000 medici.

E un manager oggi non lo si inventa. Occorre aver svolto studi specifici ed avere un background professionale, oltre anche delle doti personali.

Quindi è quanto mai necessario che i giovani siano informati sulle prospettive occupazionali per fare le proprie opportune scelte.

A questo proposito è appena apparsa una ricerca della CISL di Vicenza che analizza le scelte degli istituti superiori nel vicentino. Gli studenti iscritti alle scuole superiori risultano essere circa 40.000, con una ripartizione stabile negli anni tra le varie scuole superiori. Ovviamente la maggior parte dei liceali prosegue con l’università, mentre questo avviene per il 48,4% dei diplomati tecnici. I laureati nel 2021 sono stati 5.000 con 2.855 ragazze e 2.345 ragazzi. Il che rappresenta un massimo storico.

Ma la ricerca nulla dice sul tipo di laurea, il che sarebbe quanto mai utile. Si ferma a cogliere i circa 200 euro di differenza salariale mensile tra un laureato e non nei primi anni di lavoro. Il che fa ridere per l’ovvietà.

A Marostica ai laureati veniva gli scorsi anni rilasciato un attestato di riconoscimento da parte de Comune e chi interveniva alla cerimonia poteva dire due parole sulla tesi che aveva fatto.
Avendo insegnato a fine carriera aziendale per 7 anni all’Università, ricordo che le tesi sono il biglietto da visita per il giovane laureato per muoversi nel mondo del lavoro. Riprendere in modo organizzato la cerimonia per i giovani laureati e promuoverla per gli studenti delle scuole superiori, è un fatto importante per un giovane che deve scegliere. Le opinioni di chi ha frequentato l’università, nel bene e nel male, possono aiutare a scelte ottimali. Inoltre ogni cittadino può essere interessato alle competenze che vengono maturate dai giovani concittadini.
D’altra parte a Marostica ci sono 575 laureati con la triennale e 1.134 con laurea magistrale. Il 13,3% di 12.924 persone censite. Probabilmente siamo in linea con il 20,1% dei laureati in Italia tra i 25 e 64 anni. A Marostica ci sono anche 35 persone con un dottorato di ricerca post laurea. Tra cui chi scrive.
Ma ci sono però anche 284 persone senza titolo di studio e 2.153 con la licenza elementare.

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LA CULTURA SCIENTIFICA NON ESISTE, NON SE NE PARLA. MA NON C’È SOLO L’ARTE DEL CANOVA O DEI BASSANO O LA MUSICA DI MOZART. OCCORRE UNA INIZIATIVA A MAROSTICA

Un pluralismo culturale è necessario. Perché se è importante conoscere l’arte, la storia, avere una cultura umanistica, è essenziale avere una cultura scientifica. Cioè conoscere come siamo arrivati ad oggi.

Le scoperte scientifiche soprattutto degli ultimi 150 anni hanno cambiato il mondo. Una storia della scienza è importante per non vivere in una società in cui tutto viene dato per scontato. Perché ci sono stati dei personaggi che attraverso le loro scoperte ci permettono di vivere in un mondo completamente differente da quello vissuto dai nostri antenati. E spesso non ce ne rendiamo conto. Dando tutto per acquisito acriticamente.

Basta pensare che l’insieme degli elementi della materia che compongono il nostro vivere furono compresi e classificati nel 1869 con la famosa tavola degli elementi di Medeleev, che per questo prese il Nobel. Ma non se ne conosceva affatto le loro proprietà ed i collegamenti tra i singoli elementi. Oggi si sa che l’elemento principe è l’idrogeno, che tutt’oggi è l’elemento base dell’universo con l’elio e che ha la caratteristica di avere un nucleo con un protone ed un neutrone ed un elettrone intorno al nucleo. Tutti gli altri elementi nascono dall’idrogeno aggiungendo protoni, neutroni ed elettroni attraverso reazioni termonucleari. Oggi siamo arrivati ad avere 118 elementi, alcuni creati in laboratorio. Ed ogni elemento ha caratteristiche proprie. La nostra vita è costruita sulla chimica del carbonio. Senza il carbonio la vita non esisterebbe.

Una conoscenza di come si sono scoperti gli elementi, quali sono gli scienziati che ci hanno lavorato, quale conseguenze hanno portato, dovrebbe far parte di una cultura generale.

Anche chi scrive, laureato in chimica, di fatto ha sempre operato con quello che c’è, senza porsi tante domande. Certo poi è venuta la curiosità culturale. Cioè il capire come si è arrivati alle scoperte scientifiche ed alla società odierna. Quali sono stati i vari passaggi, le lotte, le sconfitte, le casuali fortune, i personaggi con i loro caratteri e follie  per arrivare alle scoperte. E ricordiamo che le malattie sono state vinte grazie alla chimica e che chi comprese per primo la relazione tra l’azione della chimica e la cura delle persone fu il francese Pasteur.

Per questa ragione auspichiamo che nella biblioteca di Marostica si apra una sezione scientifica, che attraverso conferenze cominci a mettere a fuoco la cultura scientifica  di cui beneficiamo, ma allo stesso tempo ignoriamo.

Per chi fosse interessato all’argomento c’è anche un libro pieno di curiosità ed aneddoti che si legge come un thriller dedicato alla tavola periodica: “Il cucchiaio scomparso ed altre storie della tavola periodica degli elementi” di Sam Kean, Adelphi Edizioni.

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