
LE PISTE CICLABILI NEL BASSANESE SONO UN CASINO. OGNI COMUNE FA PER SE’. E FINALMENTE IL ROTARY VERIFICA E PROPONE CON PROFESSIONALITÀ
Noi abbiamo sempre sostenuto che associazioni come il Rotary, che raggruppa le eccellenze professionali del Bassanese, deve su certi problemi prendere una precisa e motivata posizione. Non politica, ma di interesse per la Comunità.
E sulla vivibilità e l’ambiente non servono chiacchiere, ma fatti concreti. La mobilità in bicicletta abbatte in modo drastico l’inquinamento e fa bene alla salute. Personalmente non vado in bicicletta perché è molto pericoloso per la propria vita sulle strade normali. Ma se mi potessi muovere su piste protette lo farei subito, magari con una bici elettrica.
Finalmente il Rotary ha messo a fuoco la situazione delle piste ciclabili nel Bassanese coinvolgendo 13 comuni: Bassano, Cartigliano, Cassola, Marostica, Mussolente, Nove, Pove, Romano, Rosa’, Rossano, Solagna, Tezze e Valbrenta.
Ne è scaturita una riunione presso il municipio di Bassano per raccogliere il materiale esistente.
Si è evidenziato che:
- 5 comuni (Marostica, Nove, Romano, Mussolente e Rosa’) hanno progetti sviluppati con la società Extragiro
- Bassano ha un progetto sviluppato con la società NetMobillity
- Gli altri comuni hanno progetti di varia consistenza ed in aggiornamento
- I progetti Extragiro presentano una cartina sovracomunale delle piste ciclabili che però esclude Bassano. Un fatto incredibile.
E’ chiaro che non c’è stata una iniziativa programmata del comprensorio o meglio dello provincia, ma le piste ciclabili sono state solo un fatto politico calato dall’alto probabilmente perché c’erano dei quattrini da spendere, senza alcuna programmazione comprensoriale o provinciale.
Occorre porre rimedio. E l’analisi del Rotary è spietata. Anche perché c’è l’esempio della vicina provincia autonoma di Trento, in cui le piste ciclabili sono inglobate nella viabilità con le normali strade. E costituiscono una notevole attrattiva anche per i ciclisti del Nord Europa.
Non sappiamo se la ricerca fatta dal Rotary troverà uno sbocco operativo. Ma è già importante che dei professionisti siano usciti da una logica personale per porre il problema che noi riteniamo vitale per la vivibilità del territorio. Purtroppo però per far valere una sacrosanta verità occorrono le “palle”. Che è molto difficile per chi è spesso troppo chiuso nella propria interessata attività professionale.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica