UN PROGETTO COMPLESSIVO PER IL CASTELLO SUPERIORE DI MAROSTICA GESTITO DALLA PRO MAROSTICA. GEOM. SIMONE BUCCO SVEGLIATI!

È inutile che il geometra Simone Bucco si continui a nascondere con la Partita a Scacchi. O che ci quereli pomposamente soddisfatto per colpirci perché ironizziamo per la vicenda della restituzione dei soldi dei biglietti della Partita a dei pensionati canadesi. È  pura paranoia.

Occorre assolutamente intervenire per sistemare il Castello superiore con un progetto complessivo:

1. E’ da risolvere la storia infinita dell’ex ristorante con una proposta credibile anche dal punto di vista economico. Il continuare con l’appalto è un modo burocratico per salvare le chiappe e rinviare il tutto senza assumersi responsabilità con un enorme spreco di soldi

2. Si deve provvedere all’accesso al Castello, limitando al massimo le macchine. Una soluzione può essere una seggiovia/cabinovia al lato nord. Il minareto ascensore proposto dal geometra Scomazzon non ha senso ed è completamente anti estetico.

3. Può  essere inserita una attrattiva turistica di discesa con un speciale “carretto” sull’esempio di quanto visto a Madeira e valorizzando per il pubblico la bella idea della Carretera.

Ciò che manca è la responsabilità di gestione di un progetto sul Castello superiore. E chi si fregia di essere Presidente della Pro Marostica deve assumersi le responsabilità operative. Altrimenti passi l’incarico a qualcun altro e stia a casa. 

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PERCHÉ SIAMO TORNATI A COMPRARE ALLA COOPERATIVA DEI CONSUMATORI DI MAROSTICA,  DOPO 10 ANNI

Pierluigi Consolaro nuovo presidente della Coop, ha riconosciuto che le nostre proposte di strategia commerciale fatte oltre 10 anni fa, anche con una indagine a questionario con i Soci, erano corrette. Inoltre ci ha chiesto scusa per gli insulti ricevuti nell’assemblea del 2022 alla nostra osservazione che le entrate straordinarie coprivano una perdita di gestione. La Coop non aveva alcun utile di gestione. Cosa che si è  evidenziato con la notevole perdita di gestione l’anno successivo, che non ha permesso alcun ristorno ai Soci.

Non vi sono quindi più motivi da parte nostra per non comprare più  alla Coop, cosa che abbiamo fatto per circa 10 anni.

Il realismo ci porta a considerare la Coop come una realtà estremamente positiva per la Comunità di Marostica, che ne ha di fatto la proprietà, con ben quattro punti vendita di cui due con gli immobili propri. 

Attendiamo quindi Consolaro alla reale prova dei fatti. I Soci devono ricevere dei benefici sia in termini di qualità-prezzo dei prodotti che di socialità e solidarietà cooperativa.

Controlleremo attentamente la situazione, ritornando a frequentare la cooperativa, che ci auguriamo riesca ad uscire dall’epoca delle scatolette in offerta e del mattone a debito.

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FACILI TREKKING A MADEIRA COME VIAGGIO DI AGOSTO CON AVVENTURE. SI PARTE IL 10 

Non rinuncio, anche se è un po’ faticoso, alla possibilità di fare il capogruppo con Avventure nel Mondo.

E quest’anno ho scelto Madeira, la più incantevole isola del Portogallo, perla dell’Atlantico, spettacolare dal punto di vista geologico e dall’eterna primavera.

10 giorni con 5 trekking, un giorno per la visita dell’isola di Porto Santo ed un altro per l’escursione in catamarano per guardare i delfini e forse qualche superstite balena.

La cassa comune prevede 720 euro per pernottamenti, colazioni, cene ed escursioni varie. Il compito principale del capogruppo è di fare tutto e di più con il budget previsto. Ce la faremo? Penso proprio di sì. Comunque come un giorno al Twinga della Santanchè. 

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UNA RICHIESTA ILLEGALE E FUORI DI TESTA DA PARTE DEL SINDACO DI MAROSTICA MATTEO MOZZO

Ora, dopo le elezioni, si sta costituendo il nuovo comitato di gestione della biblioteca. Il regolamento prevede che il comitato sia così composto:
⁃ 7 membri del consiglio comunale
⁃ 2 rappresentanti della consulta del territorio
⁃ 1 rappresentante del consiglio di istituto comprensivo “Dalle Laste” di Marostica
⁃ 1 rappresentante del consiglio dell’istituto comprensivo “P.M. Pozza” di Lusiana
⁃ 1 rappresentante dell’Associazione volontari della biblioteca.

Noi come Presidente dell’Associazione volontari della biblioteca abbiamo il diritto a partecipare al Comitato di gestione biblioteca. Nella richiesta di comunicazione della propria disponibilità alla candidatura occorre però dichiarare “di non avere lite pendente con il Comune di Marostica”. Questa clausola ci sembra assolutamente fuori luogo.
Nel nostro caso abbiamo in corso il processo per la querela dell’ex Sindaco Marica Dalla Valle, a cui si è aggregato Matteo Mozzo, per aver sostenuto che l’appalto per il cambio di gestore è stato truccato. Verità evidente e sacrosanta che dimostreremo davanti al Giudice nel nostro interrogatorio di novembre.

Noi la nostra candidatura la presenteremo lo stesso, perché quella clausola non ha senso giuridico. Troppo semplice far fuori i candidati sgraditi con una querela fasulla.

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PIERLUIGI CONSOLARO DOPO ANNI DI PANCHINA CAMBIA LA COOP CONSUMATORI DOPO L’ERA LUIGI SCOMAZZON. MA ERA ALLA CANNA DEL GAS

Era rimasto vice presidente per decenni sempre assecondando le scelte dell’eterno presidente Luigi Scomazzon. Aspettava il momento giusto per diventare lui presidente. Alla fine ce l’ha fatta. Ma si è ben guardato dal proseguire sulla strada di Scomazzon e subito ha cercato di recuperare gli anni di immobilismo. Basta vedere al proposito il massiccio uso dei social che oggi la cooperativa fa.

L’altro giorno, dopo quasi dieci anni siamo tornati alla Coop di via Montello per una spesa completa. Abbiamo approfittato del 10% di sconto riservato ai soci e per il cambio della tessera.
Diciamo subito che al di là di voci che la Coop è cara abbiamo trovato i prezzi allineati con Conad e Famila. Certo sempre molto interessanti per i prodotti a marchio Coop. Rispetto al passato anche il reparto orto-frutta è ben assortito, ben curato e con prezzi convenienti.
Ottimo abbiamo trovato il pasticcio di carne fatto dalla cucina interna. Altra novità realizzata dopo anni di immobilismo. Questa scelta di piatti pronti riporta la Coop per una cucina familiare e non di scatolette.
Sembra, ma non è stato spiegato, che il cambio tessere sia dovuto per avere più flessibilità nelle promozioni riservate ai soci.
Comunque è un messaggio di cambiamento per riprendere un dialogo con i soci. Certo che la Cooperativa sorta su iniziativa dei consigli di fabbrica locali con l’appoggio dell’allora Democrazia Cristiana con i suoi 50 anni di storia rappresenta un fiore all’occhiello per Marostica. Ma oggi si trova a convivere con un ambiente estremamente concorrenziale in cui la fedeltà del socio è sempre più messa in discussione. Ma le condizioni per recuperare le glorie passate ci sono tutte, se la strategia commerciale della Coop trova riferimento in un marketing sociale che solo una Coop può avere. E non sarebbe poco. Ma occorrono competenze.
Comunque ci sembra che sia stata chiusa un’epoca senza futuro, per un’altra con prospettive. Ed alla fine vorremmo ricordare che a nostro parere il vero concorrente è Lidl, ma è un discount, però rappresentativo di chi guarda soprattutto il prezzo ed a riempire la pancia, anche se la qualità c’è perché i prodotti a marchio Lidl sono alla fine fatti da note e famose aziende con i loro marchi. E Lidl è un colosso internazionale con una notevole forza negli acquisti dai propri fornitori. Ma per quanto si sforzi è bene ricordare che non ha un approccio tipico per i consumatori italiani. E questo conta. Basta vedere la fine fallimentare dei francesi in Italia.

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E L’”UMANISTA” GEOMETRA SIMONE BUCCO SCOPRE ANCHE D’ANNUNZIO. MA IN REALTÀ DIETRO C’È IL PENSIERO DI CARLA FRIGO

Certo condividiamo pienamente la serie di iniziative culturali alla scoperta della Partita a Scacchi come momento di storia della nostra cittadina. Che non può essere solo sagra di paese in armi medioevali o come gruppo politico, il famoso Pipiesse, Partito della Partita a Scacchi, che manovra Sindaco e giunta. Anzi su quest’ultimo punto è una faccenda vergognosa che la partecipazione alla Pro Marostica non sia allargata a tutti i cittadini, ma sia di di competenza di un gruppo di potere ristretto.
L’ultima iniziativa con il direttore del Vittoriale, la villa museo sul lago di Garda, ha ben coinvolto il pubblico nella descrizione della vita di Gabriele D’Annunzio e delle sue fantasiose iniziative. Una tra queste il lancio dall’aereo sulla Piazza di Marostica di una pergamena di testimonianza e lode in concomitanza della prima Partita a Scacchi del 1923. Iniziativa che rientrava nel clima di quei tempi un po’ guasconeschi e fantasiosi, come ben rappresentati da D’Annuzio. Quindi la presentazione ha descritto in modo puntuale l’ambiente culturale in cui l’iniziativa della prima Partita a Scacchi si è collocata.

Alla presentazione è mancata la presenza del presidente della biblioteca nonché regista della Partita, Maurizio Panici. Era lui che doveva fare da filo conduttore culturale tra le varie iniziative che rischiano di restare isolate ed in parte incomprese dal pubblico. Certo è intervenuto l’assessore alla cultura nonché Sindaco Matteo Mozzo, ma solo ora comincia ad avere un minimo di capacità espressiva.

Occorre sempre più dare un ruolo storico alla Partita e una costruzione sempre più professionale e di spettacolo unico al mondo. Dovrebbe anche avere una sua completa autonomia di gestione con le relative sponsorizzazioni. Noi ce lo auguriamo, anche se il Bucco, che agisce sempre da solo non avendo dietro un gruppo culturale promotore, corre dei rischi. Infatti è arrivato a questo dopo anni. Ma comunque è arrivato.

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COMITATO TECNICO SCIENTIFICO D’ECCELLENZA PER IL NUOVO MUSEO DEGLI SCACCHI A MAROSTICA? PROPRIO NON SEMBRA

Quando abbiamo letto la delibera ci è venuto da ridere. I componenti del Comitato sono: Matteo Mozzo, Simone Bucco e Giovanni Longo, a vita come donatore della maggior parte delle scacchiere, che saranno in tutto circa 200.
C’è già un un Museo Nazionale degli Scacchi a Mazara del Vallo in Sicilia, promosso da un grande scacchista siciliano.
A livello internazionale il più famoso è il Museo degli Scacchi della fondazione Gokyay nei pressi di Ankara in Turchia. Sono esposti ben 707 set di scacchi di 110 paesi su una superficie di 1.008 metri quadrati.
In realtà leggendo poi i vari comunicati stampa editi dal Comune di Marostica ci accorgiamo che il Museo degli Scacchi di Marostica sembra più un museo della Partita a Scacchi con i suoi meravigliosi costumi e in aggiunta, come ambiente, con l’esposizione di varie scacchiere.
Insomma crediamo che ci sia un po’ di confusione, ma il tutto sarà brillantemente risolto dal Comitato Tecnico Scientifico? Le strade della Provvidenza sono infinite. L’importante comunque da quello che abbiamo capito era l’investimento che si andava a fare, i schei come da programma Lega.

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NON CI RESTA CHE PIANGERE, MENTRE SIMONE BUCCO SEMBRA MOLLARE IL RISTORANTE DEL CASTELLO SUPERIORE. NON È UN “MANAGER”?

Finalmente il Mozzo ha aperto il piazzale del Castello Superiore ai cittadini ed ai turisti. Almeno il sabato e la domenica. Una mano la danno gli ex carabinieri che come volontari si sono dichiarati disponibili alla sorveglianza, dopo che la Compagnia delle Mura aveva dato un sistemata facendo un po’ di ordine e pulizia. Era ora che si cominciasse a fare qualcosa. Eravamo stanchi di dover giustificare la chiusura ai nostri amici stranieri in visita, dicendo che purtroppo la Provvidenza ci ha dato gli amministratori che abbiamo. Incapaci di risolvere le banalità.

Resta però sempre insoluto il problema della gestione del Ristorante che nessuno vuole anche se il Comune continua con il bando di appalto, con il lavoro dei solerti burocrati.
Gli amministratori di Marostica hanno sbagliato a chiuderlo e far uscire il precedente gestore. Ma ormai la frittata è fatta ed occorre porvi un rimedio. Dovendo anche trovare altre soluzioni.

Ed il “manager” della Pro Marostica Simone Bucco, non può stare in silenzio rifugiandosi dietro la Partita a Scacchi o alla trovata dell’inutile Museo degli Scacchi. Un favore fatto ad un privato collezionista.
Occorre che il Bucco dica la sua, anche perché negli anni ‘50 fu proprio la Pro Marostica che lanciò l’idea del ristorante e per un certo periodo lo ebbe in gestione. Non si può tra l’altro vedere il problema della gestione del Castello Superiore dissociato dalla Piazza e dal Castello Inferiore.
Ma occorre agire non stare ad aspettare la Provvidenza, perché continuando così le cose bisognerà tra poco rimettere mano alla nuova manutenzione dell’area ristorante.

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NEL CESSO LA QUERELA FASULLA DI ENZO COLOSSO, ASSESSORE ALLO (S)BILANCIO DEL COMUNE DI MAROSTICA, DUE GIORNI PRIMA DEL VOTO PER “TURBATIVA” ELETTORALE

Il nostro articolo sul buco di bilancio 2022 una settimana prima delle elezioni ha avuto un impatto così importante sull’elettorato che la vittoria di Mozzo è stata con oltre il 60%. Ma due giorni prima del voto Colosso fu colto dal panico pensando che la perdita di soldi, e quindi l’incapacità evidente del Mozzo a gestire un bilancio almeno in pareggio, avrebbe influenzato l’esito elettorale e ci querelò per turbativa della disputa elettorale.
Non rendendosi conto che agli elettori non fregava niente del buco di bilancio, perché avrebbero votato alla vecchia maniera in base esclusivamente alle liste di partito, Lega e Fratelli d’Italia. La candidatura “alternativa” e democristiana di Santini non aveva alcun senso per conquistare la maggioranza, rappresentando la vecchia politica cotta e stracotta degli eterni compromessi e ambiguità. Nessun elemento di novità. Forse qualche giovane in lista.
Solo una lista civica di persone competenti, acculturate ed oneste può pensare di governare una città che fondamentalmente deve ancora accorgersi che Mussolini è stato fucilato dai Partigiani e che vive in parte di aspettative conservatrici e reazionarie. Le cerimonie sulla Resistenza a Marostica sono spesso formali e di pura ipocrisia per buona parte dei marosticensi. Basta ascoltare ancora i discorsi di certi ex comandanti degli Alpini alle varie commemorazioni. La Costituzione Italiana neanche la conoscono.

Noi così abbiamo tirato l’acqua del cesso con la querela di Colosso, che pensiamo di non vedere mai. Colosso ovviamente neanche si accorge di quanto ridicolo è stato.
Riportiamo per ulteriore convalida della nostra affermazione quanto scritto dal revisore del bilancio del Comune di Marostica dott. Marco Girardi, che non è stato querelato ovviamente per falsa comunicazione.

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LA “COMICA” DELLE TESTIMONIANZE DEI BUROCRATI ED EX BUROCRATI DEL COMUNE DI MAROSTICA AL PROCESSO PER LA TANGENTE DEL GAS

E la storia continua con un’altra udienza per sentire i testimoni del Comune di Marostica. Sembra proprio di vivere in una commedia dell’arte comica.
Per questi personaggi ovviamente è tutto regolare aver pagato 910.000 euro ad Italgas, quando non si doveva pagare nulla. L’appalto doveva andare in pari. Chi entra paga chi esce. Come è avvenuto nei comuni gestiti seriamente.
Ed arriviamo al ridicolo per cui la “celebre” Arch. Collicelli, la ex responsabile del Comune che ha firmato la gara col buco, dichiara che tanto si sono recuperati i soldi con la concessione.
Una vera buffonata. Un conto è l’appalto per l’impianto, altra faccenda il pagamento della concessione al Comune.
Insomma questi personaggi girano i soldi pubblici a loro piacere e con faccia tosta dichiarano che i 910.000 euro erano dovuti.
L’appalto a quelle condizioni non andava fatto come dichiarato dalla Dalla Valle, su nostra specifica domanda e dopo aver espresso la volontà di non rispondere e costretta poi dall’intervento del Giudice.
Adesso finalmente tocca a noi, a novembre, chiarire il meccanismo truffaldino messo in piedi per l’appalto da parte del tecnico del Comune con anche la presa per il fondelli del Consiglio Comunale di Marostica.

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