Lo avevamo detto oltre sei anni fa in base alla nostra esperienza professionale di ristrutturazione aziendale con la Lega Coop, come amministratore delegato di Fujifilm Italia e poi di direttore generale di Exhibo SpA. E siamo stati buttati fuori dal Consiglio di Amministrazione in modo ignobile, con la professionalità che abbiamo, con l’uso delle solite cordate più o meno “politiche” senza confronto in assemblea sul programma. Noi dicevamo che andava attivata la sala riunione con un serie di attività, usato per la pubblicità e la relazione con i Soci Internet, iniziata la consegna a domicilio della spesa con una Coop di giovani, attivata una cucina interna per i piatti pronti, continuate le iniziative di gruppi d’acquisto come avevamo già fatto con il fotovoltaico. Insomma proponevamo di valorizzare il fattore differenziale del marketing solidale di una vera Coop, invece che la politica del mattone, che spesso non paga, e della sola vendita di scatolette con il solito marketing consumistico. Tutte iniziative da noi proposte, e a suo tempo bocciate, e che solo oggi si tentano di attivare con affanno, ovviamente.
Oggi la Coop Consumatori sta perdendo la sfida lanciata da Famila e Tosano. Anche con il nuovissimo punto vendita di Breganze diminuisce nel 2021 il fatturato rispetto al 2020 e soprattutto presenta un risultato operativo negativo dovuto a costi, soprattutto del personale, non recuperati.
Ed il tutto era facilmente prevedibile. L’utile aziendale ed il misero ristorno ai Soci saltano fuori per i contributi dato dal sistema Coop con il premio di fine anno dei fornitori.
Noi riteniamo che la Coop abbia una grande carenza di competenze al suo interno perché non le ha voluto costruirle e sia imbalsamata da una presidenza più che trentennale contro le regole democratiche della rotazione degli incarichi.
Noi il nostro impegno professionale lo abbiamo dato per sei anni e non ci impegneremo operativamente mai più. Ora facciamo gli “indiani” e vedremo quel che succede in assemblea martedì 21 giugno alle 20.15 nella sala riunione in via Montello 22 a Marostica. Se ci cercherà ancora una volta di non discutere e di chiudere in fretta la riunione per andare a “magnare”.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica