E LA DIESEL DI RENZO ROSSO VA IN UTILE DI 11 MILIONI DOPO LA PERDITA “MONSTRE” DEL 2022

Il fatturato nel 2023 ammonta a 417 milioni rispetto ai 411 del 2022. In pratica quasi fermo. Ma quello che riesce a Rosso è di portare in utile la società con il 2,58% sul fatturato. Con la struttura dei costi praticamente ferma. Infatti la diminuzione dei costi del personale è compensata dall’aumento degli oneri finanziari. L’anno precedente invece la perdita era stata di 100.551.125. euro. Il 24,46% sul fatturato. Non bazzecole. Sembra quindi che la Diesel recuperi marginalità. Quindi l’operazione di Rosso di riposizionamento del brand sembra funzionare.
In questa politica rientra anche l’accordo di licenza esclusiva per il design, la produzione e la distribuzione di occhiali Diesel con EssilorLuxottica con la prima collezione disponibile dal primo trimestre 2025.
“Le nuove collezioni saranno sviluppate sotto la guida creativa di Glenn Martens, Creative Director di Diesel, e giocheranno in modo irriverente con materiali e tecnologie per abbracciare la passione crescente della Gen Z nei confronti del marchio, con prodotti genderless adatti a tutti”.
Che dire: bravo Rosso a recuperare un brand icona.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica

PEDEMONTANA GRATIS PER UNA SETTIMANA PER CAPIRE LA REALE POSSIBILITÀ DI TRAFFICO

Siamo appena tornati dall’aeroporto di Venezia. Abbiamo preso la Pedemontana a Bassano fino a Treviso, costo 8 euro. Poi l’autostrada normale per 3,60 euro. Totale 11,60 euro di autostrada per un’ora di viaggio con 90 km di percorso. La Pedemontana aveva pochissimo traffico. È quasi tutta in trincea e ci siamo divertiti a contare le decine di ponti in acciaio che abbiamo sottopassato. Evidente un notevole costo per mantenere il traffico esterno.
Ora ci chiediamo a cosa sia servito un simile investimento se non è utilizzato in modo massiccio.
Noi realisticamente chiediamo che sia valutata la reale possibilità di traffico e di alleggerimento di quello sulle strade normali, facendo una settimana di traffico gratis sulla Pedemontana. Su questo traffico si dovrebbero calcolare le tariffe per un equilibrio tra incassi e convenienza per l’automobilista. Sarebbe un modo per equilibrare correttamente un investimento incredibile del tutto sottoutilizzato e che comunque i Veneti stanno pagando.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica

LA VOGLIA DI LEGGERE: OLTRE 900 LIBRI VENDUTI NEL MERCATINO DELLA BIBLIOTECA DI MAROSTICA A DICEMBRE

Nella riunione di ieri del Comitato di gestione della biblioteca, la bibliotecaria Sofia Marcon ha comunicato che sono stati oltre 900 i libri venduti ad un “euro” durante il mercatino di dicembre. Un indiscutibile successo per riciclare libri usati, ma desiderati da chi non li aveva letti. Questa iniziativa che offre libri di qualità è un modo anche per venire incontro ai lettori che in momenti economicamente non facili possono accedere ai loro titoli preferiti, risparmiando non poco dato che mediamente un libro nuovo costa sui 15 euro. Un formidabile incentivo ad avere il proprio libro da leggere. L’iniziativa dato il successo sarà potenziata e pubblicizzata con il prossimo mercatino di maggio.
Laura Dinale, Presidente del Comitato, nella riunione ha raccolto una serie di idee per il programma 2025.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica

Il costo ad oggi del fantomatico Museo degli Scacchi di Marostica è di 668.000 euro. Una follia

MOZZO ESCLUDE COMPLETAMENTE LA CITTADINANZA DI MAROSTICA SUL PROGETTO DEL MUSEO DEGLI SCACCHI. È “COSA NOSTRA”

Ecco la cronistoria che abbiamo trovato sul Museo degli Scacchi. È solo una operazione in favore di un privato. Non c’è alcuna partecipazione della cittadinanza o valutazione di marketing culturale.

2021, fine luglio – Primo contatto telefonico Giovanni Longo – Assessora Ylenia Bianchin
18 agosto – Marostica. Incontro Stefano Mensurati, assessora Ylenia Bianchin, sindaco Matteo Mozzo e Giovanni Longo.
23-24 ottobre – Incontro a Marostica con sindaco e assessora e visita al Castello. – Novembre – Incontro a S. Giorgio su Legnano Longo con assessora e segretario comunale Lavedini. Definizione delle clausole del documento di donazione al Comune di Marostica della collezione Longo.
2022, 9 marzo – Stesura definitiva documento di donazione e invio al Comune di Marostica.
6 maggio – Annuncio della nascita a Marostica del primo Museo italiano pubblico di scacchi.
25 maggio – Incontro a San Giorgio su Legnano: Giovanni Longo, gli assessori del Comune di Marostica Enzo Colosso e Ylenia Bianchin, l’arch. Antonio Ravalli incaricato dell’allestimento del Museo degli Sacchi di Marostica.
7 luglio – Marostica. L’arch. Ravalli consegna la prima bozza di allestimento del Museo. L’Amministrazione chiede un ulteriore progetto di sistemazione dell’intero castello medievale.
21 luglio – Marostica. Revisione del progetto del Museo ampliato per comprendere i tre piani del Castello. Prossima presentazione del progetto alla Sovrintendenza e quindi approvazione del capitolato di spesa da parte della giunta comunale.
9 settembre – Marostica. Partita a scacchi viventi. Il sindaco Mozzo sul Museo: “Siamo in attesa del finanziamento regionale”.
15 settembre – Marostica. Verifica agibilità ultimo piano del Castello VV.FF e arch. Ravalli
8 ottobre – Il sindaco Mozzo informa che è stato dato l’incarico all’architetto di procedere con il progetto esecutivo del museo dopo aver risolto alcuni problemi tecnici come la costruzione di una scala antincendio tra il primo piano e la mansarda del castello
2 novembre – Proposta Ravalli di soluzione dei temi della sicurezza del castello- dicembre – Chiesto una nuovo progetto per la sicurezza.
29 dicembre – Il Sindaco di Marostica annuncia l’ottenimento di una prima tranche di finanziamento.

Ma che fine ha fatto l’interessante Museo dei costumi della Partita a Scacchi, molto più significativo di un arido Museo delle scacchiere?

Osservatorio Economico Sociale di Marostica

SARÀ ETRA DA SETTEMBRE A RACCOGLIERE I RIFIUTI ANCHE A MAROSTICA. MA COSA CI FACEVA QUI SESA DI ESTE?

È la decisione del Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti, l’ente competente in materia di organizzazione e controllo del servizio di gestione integrata dei rifiuti, che raggruppa 67 Comuni, tra cui Marostica.
Marostica ha dovuto obbedire, non senza un duro confronto con Etra prima di abbandonare Sesa, la società di Este che faceva la raccolta e che era stata scelta a suo tempo per il migliore servizio/costo offerto.
Etra sta cercando di diventare una società non più carrozzone pubblico ed ha appena eliminato il “politico” Consiglio di Sorveglianza per avere solo uno snello Consiglio di Amministrazione di cinque membri.
Etra occupa oggi 1.115 dipendenti per la gestione dei servizi idrico ed ambientale integrati, con 5.444 km di reti di acquedotto e 2.642 km di fognatura. La raccolta dei rifiuti ammonta a 264 mila tonnellate.
La società dovrebbe essere gestita con efficienza ed economicità e l’utile netto ne dovrebbe indicare l’ottimizzazione dei risultati. Utile indispensabile per fare ulteriori investimenti e non superare soglie critiche di indebitamento. I risultati di questi ultimi tre anni non vanno in questo senso come si può vedere dalla tabella. Anche gli oneri finanziari nel 2023 hanno raggiunto il 3,66% del fatturato, questo ultimo pari a 194,7 milioni.
Forse si deve chiamare qualche ingegnere-manager “cinese” non legato alla politica locale per una efficiente gestione?

Osservatorio Economico Sociale di Marostica
www.marosticanotizie.it

MOZZO E COLOSSO HANNO FINITO I SOLDI. NON C’È PIÙ NIENTE NEL CASSETTO. NUOVE TASSE IN VISTA?

Non siamo nati ieri ed abbiamo una notevole esperienza nel controllo di gestione delle aziende. Avevamo da parecchio tempo espresso i nostri dubbi sulla gestione dei soldi del Comune di Marostica. Troppa improvvisazione.
Ora nell’ultimo Consiglio Comunale il rag. Colosso, che resta sempre un ragioniere, ammette che nel 2025 i soldi sono finiti. La legge non permette che le spese correnti siano superiori alle entrate correnti.
Infatti nel 2025 sono previsti 11.651.000 euro di entrate correnti a fronte di un totale di spese correnti di 11.587.901. Anche un analfabeta capisce che un saldo di 63.099 euro è un rischio notevole in quanto spese impreviste possono essere quasi certe a fronte della rigidità delle entrate.
L’equilibrio di parte corrente è quindi precario e la normativa non permette di andare in deficit. Di qui il blocco delle spese ed il probabile arrivo di nuove tasse.
Ma il Colosso nella sua esposizione non fa alcuna analisi di COME vengono spesi i soldi, se ci sono sprechi. Viene solo detto DOVE vengono spesi. In azienda si parla di “budget zero” per fare una profonda revisione delle spese.
Basta pensare all’investimento senza entrate del Castello Superiore, allo spreco di denaro per l’inutile Museo degli Scacchi o alla previsione della costosissima scuola Montessoriana, come ben evidenziato dalla consigliera Daniela Bassetto.

Insomma aspettiamo, ma i tempi non sono certo favorevoli a gestioni comunali improvvisate.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica
www.marosticanotizie.it

A FINE 2024 TIRIAMO LE SOMME DELLA NOSTRA BATTAGLIA PER LA LIBERTÀ DI INFORMAZIONE. IN QUESTI ANNI ABBIAMO SCONFITTO LE QUERELE INTIMIDATORIE. RESTA QUELLA DI LORENZO BERTACCO

Ed è una querela inspiegabile, che è del 2020 e che andrà in udienza ad ottobre del 2025. Perché in quell’articolo abbiamo analizzato il volantino diffamatorio diffuso casa per casa a Marostica nel 2009 contro la candidatura a Sindaco di Bertacco con la Lega. Chi scrisse quel volantino ottenne l’effetto desiderato di bloccare la vittoria data per scontata di Bertacco. Noi abbiamo analizzato nell’articolo il volantino facendo una logica ipotesi di chi lo scrisse. Quindi abbiamo difeso la candidatura di Bertacco che tra l’altro come consigliere comunale non approvò successivamente l’appalto truccato del gas e ne abbiamo dato merito.
Quindi la querela di Bertacco non ha senso perché nel nostro articolo spiegavamo che la sua bocciatura è il fatto che ha portato a degenerare la politica a Marostica. Ora con la sua querela si allinea alla politica della Dalla Valle e di Mozzo delle querele intimidatorie. Perché?
Ma noi ora respiriamo la libertà di informazione a Marostica in quanto siamo sopravvissuti, pagando sempre di tasca nostra l’avvocato, ad una vera pressione intimidatoria. Pensiamo addirittura al fatto che Mozzo & Soci hanno chiesto al tribunale di chiudere il nostro blog e le nostre pagine fb. Ma il tribunale ha rigorosamente applicato l’art. 21 della Costituzione Italiana sulla libertà di opinione. E ci fa piacere che finalmente molti cittadini di Marostica che inizialmente ci consideravano fuori di testa, ora riconoscano che abbiamo portato un modo nuovo non manipolato di informazione a Marostica. Ne siamo grati. E continueremo a farlo.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica
www.marosticanotizie.it

FAMILA, CONAD, TOSANO, PRIX, LIDL, BATTOCCHIO, COOP CONSUMATORI….TUTTI A VENDERCI CIBO ED AMENITÀ CON UNA CONCORRENZA SPIETATA….

Ormai nessun consumatore pensa a restare fedele ad un punto vendita, ma si inseguono le offerte e le promozioni che vengono presentate.
Famila a Marostica domina dopo aver messo in crisi la Coop Consumatori che ha inseguito investimenti velleitari. Certo che a Famila ha dato una grossa mano il trio Mozzo-Scomazzon-Bucco con la permuta dell’ex A&O per l’uso alla pro Marostica con la licenza per il nuovo gigantesco punto vendita.
Il gruppo Famila cresce nel 2023 del 13,8% arrivando a 2.001.141.913 euro con un utile del 3,07%. Prix fattura 594.552.470 con una crescita del 8,21% ed un un utile del 3,37%.
Lidl in Italia fa 7,16 miliardi (+7,12% sul 2022) con un utile del 2,7%. Eurospin arriva a 8,7 miliardi (+10,7%) con un utile del 4,85% e non ha debiti, quasi una banca.
Conad fattura 20 miliardi con una crescita dell’8,11% rispetto al 2022.
La Coop Consumatori di Marostica arriva a circa 26 milioni di fatturato nel 2023 (+5,59%) con una perdita di -373.451 euro (-1,44%) dopo i -583.547 del 2022. Coop Consumatori per gli acquisti fa riferimento a Coop Alleanza 3.0 con 5,7 miliardi di vendite (+2,6%) e, dopo anni di perdite, un utile di 20 milioni (0,35%) nel 2023.
Se teniamo conto che l’inflazione nel 2023 è stata del 5,7% vediamo subito chi realmente è cresciuto.
Non abbiamo notizie di particolari interventi in Coop Consumatori di Marostica per riportare a redditività l’azienda. Ricordiamo che un punto cruciale è la enorme incidenza dei costi del personale pari al 13,29% sul fatturato quando le altre aziende hanno circa il 10%. Questo implica 848.000 euro di costi maggiori. Vedremo alla prossima assemblea dei Soci, cui non mancheremo, se esistono delle reali proposte e capacità di rilancio di una realtà non solo economica, ma anche di grande valore sociale, messa in grave rischio da un consiglio di amministrazione imbalsamato ed auto celebrante per anni, frutto della solita politica delle cordate degli amici, non certo di valorizzazione delle competenze.

Certo che al primo posto dobbiamo mettere Famila per i supermercati ed Eurospin come discount.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica

MANFROTTO-VIDENDUM PLC IN FORTE CRISI PER IL DURO SCIOPERO DEGLI ARTISTI AMERICANI NEL 2023 CON IL FERMO DELLE PRODUZIONI

E chi non conosce Manfrotto? Dal 1974 inizia l’avventura nel campo dei treppiedi e stativi per la fotografia. Un grande successo dovuto anche alla qualità dei prodotti.
Nel 1989 Manfrotto è venduta all’azienda inglese Videndum plc.
Nel 2010 Manfrotto amplia la sua base di clienti includendo oltre ai professionisti i “social recorder” con nuovi prodotti.
Ma il 2023 vede il crollo delle vendite, ferme a 307 milioni di sterline, con un -31% rispetto al 2022. La perdita è pari a 65,2 milioni.
La causa principale della crisi è dovuta allo stop del mercato americano nel 2023 per il duro sciopero degli artisti, che blocca le produzioni televisive e cinematografiche. Inoltre il mercato “consumer” non ha dato i risultati attesi.
Ora al 30/06/2024 le vendite si sono stabilizzate intorno ai 155 milioni di sterline nel semestre con una perdita di 13,4 milioni.
Il gruppo Videndum plc ha quindi dovuto intraprendere una drastica politica di riduzione dei costi. Di qui la crisi della fabbrica di Feltre con la cassa integrazione dei 285 dipendenti ed una quarantina di licenziamenti negli uffici amministrativi di Cassola.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica