MOZZO APPARE TRASFORMATO: INFORMATO, PROPONENTE ED AGGRESSIVO. MA NON FA I CONTI CON LA REALTA’

Ed ad un certo punto a fine riunione della Consulta delle Associazioni della Biblioteca (oggi una trentina) appare lui, il Sindaco. È chiaro che non possiamo non chiedergli informazioni sul Politeama oltre che congratularci per aver favorito l’arrivo in Valle San Floriano del CPIA la scuola statale per la formazione degli adulti. Sarà una iniziativa che darà nuova vita alla frazione e di sicuro successo. Altro che scuola Montessori per bambini che non ci sono.

Per il Politeama, la “scatola” abbandonata dalle precedenti amministrazioni, descrive una situazione di un intervento drammatico costato 2 milioni di euro ed ora quasi terminato. Conferma che la sala non può ospitare anche un cinema, adducendo che il cinema è in crisi e che guardando il successo di Breganze non si vuole portare via clienti. È evidentemente una scusa: negli anni passati è stato fatto un clamoroso errore di progettazione.

Per il futuro ha una visione alquanto utopistica: fare del Politeama un centro sperimentale per il teatro con il supporto della Regione. Di concreto, come sospettavamo, oggi non c’è nulla. E ‘ rischioso, come la vicenda del ristorante del Castello superiore insegna, fossilizzarsi su una unica strada. Sarebbe importante avere più alternative in modo da rendere un minimo economico l’investimento che ad oggi si prospetta un costo notevole dal punto di vista gestionale. In pratica è un salto al buio. Certo il Mozzo dice che non avendo esperienza al riguardo si sono guardati in giro. Ma di programmi certi e costi non ha detto niente.

Altro problema sollevato dai partecipanti è la disponibilità di una sede per le associazioni. E qui il Mozzo ha escluso qualsiasi possibilità per il futuro, anche perché portare gli uffici del Comune a Palazzo Baggio, che avrebbe liberato l’attuale sede del Comune, non è praticabile in quanto gli Artigiani hanno rinnovato il contratto di affitto.

Certo che si è difeso anche sparando sulla poca avvedutezza delle precedenti amministrazioni che hanno anche venduto l’attuale edificio delle poste e la sede dei commercianti, una volta di proprietà comunale. Cosa che abbiamo appreso per la prima volta. Ma sul fantomatico Museo delle Scacchiere non ha detto nulla.

Noi siamo sempre dell’idea che con questo tipo di gestione del Comune è difficile far quadrare i conti.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica