IL PROGETTO “DUPATO” DI ENZO COLOSSO, ASSESSORE AL BILANCIO DEL COMUNE DI MAROSTICA. C’È PERFINO SCRITTO CHE IL CONVENTO DEVE ESSERE VALORIZZATO

È un obbligo di legge da rispettare a fine luglio e cioè la presentazione del DUP, il Documento Unico di Programmazione 2024-2026, da parte della Giunta in Consiglio Comunale. Consta di 75 pagine e sostanzialmente delinea l’operatività del Comune per i prossimi anni.
È il classico documento che andrebbe illustrato annualmente dal Sindaco alla cittadinanza. Con poi un minimo di discussione pubblica. Noi ce lo siamo letti attentamente e riteniamo che la parte dei programmi ed obiettivi operativi sia la più interessante. Qui troviamo le 14 missioni in cui si articola il progetto. Certo buttato lì come ha fatto il Colosso risulta politicamente avvilente.

E un divertente appunto che abbiamo trovato nella gestione del patrimonio è l’”ex convento 5 mapp. 445 sub 2 cat A/4…trattenuto nella disponibilità per essere valorizzato”.
Ad una affermazione del genere andrebbe specificato cosa si intende per valorizzazione. Altrimenti è da farsi una bella risata.

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ECCO TUTTI QUELLI CHE CI HANNO DENUNCIATI. QUASI TUTTI DI MAROSTICA ESCLUSI DUE DI BASSANO. NOI CI SIAMO DIFESI E  SEMPRE SIAMO STATI ASSOLTI

ECCO TUTTI QUELLI CHE CI HANNO DENUNCIATI. QUASI TUTTI DI MAROSTICA ESCLUSI DUE DI BASSANO. NOI CI SIAMO DIFESI E  SEMPRE SIAMO STATI ASSOLTI

ROBERTO ASTUNI
MARICA DALLA VALLE
ANDREA CUNICO
MATTEO MOZZO
VALENTINO SCOMAZZON
ENZO COLOSSO
WALTER MORESCO
SIMONE BUCCO

Restano in fase finale di sentenza le denuncie di:
MARICA DALLA VALLE (APPALTO TRUCCATO DEL GAS)
LOREDANA MARTUCCI

Noi ci onoriamo di aver difeso la libertà di informazione ed opinione.

COSA HANNO IN COMUNE TUTTI QUESTI PERSONAGGI? CERTAMENTE NON RAPPRESENTANO LA NOSTRA COMUNITÀ.

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SEQUESTRO E CONFISCA DEL CONVENTO DI SAN SEBASTIANO. RISCHIA DI CROLLARE TUTTO SU BORGO GIARA, A MAROSTICA

Quando succederà che collasserà il Convento dei Santi Fabiano e Sebastiano proprio sopra Borgo Giara? Non è certamente una ipotesi remota date le condizioni in cui si trova. È lì dal 1259 e rifondato nel 1483-‘86. Con la soppressione napoleonica nel 1810, venne praticamente abbandonato. L’edificio è vincolato come bene monumentale. Oggi ci sono due famiglie che vi abitano in modo precario.
Da quindi oltre tre secoli l’edificio si trova in stato di abbandono. Nessuna amministrazione comunale è mai intervenuto. Solo il Sindaco Mario Consolaro in modo velleitario cercò di trovare una soluzione
Oggi è il momento di confiscare il tutto ai privati che se ne fregano e che non vogliono vendere la proprietà al Comune in attesa di chissà che cosa.
Solo così il Comune, unico proprietario, può elaborare delle ipotesi di utilizzo in accordo con dei privati investitori ottenendo anche contributi europei.
L’istituzione di una Commissione guidata dall’arch. Roberto Xausa può essere la soluzione, se c’è ne è la volontà, per mettere a fuoco tutto i problemi giuridici ed economici in modo serio e competente.
È chiaro che una simile Commissione non ha senso come antagonista all’amministrazione comunale, ma deve essere promossa dall’amministrazione stessa e con tempi di lavoro fissati.
Noi di questa vicenda siamo indignati, anche di fronte alle mirabolanti promesse della politica incapace di semplicità e competenza

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ROBERTO XAUSA INTERVIENE SUL CONVENTO. A SEGUIRE ALTRI CITTADINI. IL PROBLEMA È CHE SIAMO IN MANO A DEGLI INCAPACI. FACCIAMO UN COMITATO

Xausa scrive su Sei di Marostica se..:

“Il Convento…. una grande tema dimenticato.

Ho nel mio archivio la copia della proposta di acquisto fatta al mondo universitario degli anni ‘70, Sindaco Mario Consolaro.

Magari la potrei pubblicare…. è un pezzo di storia anche quella.

Comunque credo sia basilare individuare una destinazione ragionevolmente utile, funzionale all’edificio ed alla sua impostazione storico/architettonica.

…. e poi una Città che ci crede.

Insomma una bella sfida da correre con la convinzione, in primis, della Pubblica Amministrazione.

E se c’è un progetto credibile l’esperienza insegna che è più facile trovare i fondi per realizzarlo”.

Denis Fantin risponde:

“Roberto Xausa per dirla fuori dai denti,lei è l’unica persona che potrebbe inziare un percirso simile,e sopratutto,portarlo a compimento in tempi ragionevoli.

Purtoppo per il convento manca l’interesse “politico”.

Per un privato investire li, ci sono troppi palzelli burocratici da superare.

Pensiamo solo che tutta la parte di proprietà pubblica,è rasa a suolo.

Fine”.

E Luciana Fiorio:

“Tante chiacchiere  sono state fatte sul Convento ma  mai niente di realizzabile ed è veramente una vergogna delle amministrazioni. Mi dispiace che un’opera  così  bella sia la scorribanda dei topi e non ci sia dato il giusto valore; mi si spezza il ❤  ogni mattina quando apro  la finestra di ☎️ 🏡 casa io dico agli amministratori passati e presenti vergognatevi tante chiacchiere  e fatti zero”.

Ebbene dai Roberto Xausa facciamo questo comitato cittadino per il Convento.

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UN PROGETTO COMPLESSIVO PER IL CASTELLO SUPERIORE DI MAROSTICA GESTITO DALLA PRO MAROSTICA. GEOM. SIMONE BUCCO SVEGLIATI!

È inutile che il geometra Simone Bucco si continui a nascondere con la Partita a Scacchi. O che ci quereli pomposamente soddisfatto per colpirci perché ironizziamo per la vicenda della restituzione dei soldi dei biglietti della Partita a dei pensionati canadesi. È  pura paranoia.

Occorre assolutamente intervenire per sistemare il Castello superiore con un progetto complessivo:

1. E’ da risolvere la storia infinita dell’ex ristorante con una proposta credibile anche dal punto di vista economico. Il continuare con l’appalto è un modo burocratico per salvare le chiappe e rinviare il tutto senza assumersi responsabilità con un enorme spreco di soldi

2. Si deve provvedere all’accesso al Castello, limitando al massimo le macchine. Una soluzione può essere una seggiovia/cabinovia al lato nord. Il minareto ascensore proposto dal geometra Scomazzon non ha senso ed è completamente anti estetico.

3. Può  essere inserita una attrattiva turistica di discesa con un speciale “carretto” sull’esempio di quanto visto a Madeira e valorizzando per il pubblico la bella idea della Carretera.

Ciò che manca è la responsabilità di gestione di un progetto sul Castello superiore. E chi si fregia di essere Presidente della Pro Marostica deve assumersi le responsabilità operative. Altrimenti passi l’incarico a qualcun altro e stia a casa. 

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PERCHÉ SIAMO TORNATI A COMPRARE ALLA COOPERATIVA DEI CONSUMATORI DI MAROSTICA,  DOPO 10 ANNI

Pierluigi Consolaro nuovo presidente della Coop, ha riconosciuto che le nostre proposte di strategia commerciale fatte oltre 10 anni fa, anche con una indagine a questionario con i Soci, erano corrette. Inoltre ci ha chiesto scusa per gli insulti ricevuti nell’assemblea del 2022 alla nostra osservazione che le entrate straordinarie coprivano una perdita di gestione. La Coop non aveva alcun utile di gestione. Cosa che si è  evidenziato con la notevole perdita di gestione l’anno successivo, che non ha permesso alcun ristorno ai Soci.

Non vi sono quindi più motivi da parte nostra per non comprare più  alla Coop, cosa che abbiamo fatto per circa 10 anni.

Il realismo ci porta a considerare la Coop come una realtà estremamente positiva per la Comunità di Marostica, che ne ha di fatto la proprietà, con ben quattro punti vendita di cui due con gli immobili propri. 

Attendiamo quindi Consolaro alla reale prova dei fatti. I Soci devono ricevere dei benefici sia in termini di qualità-prezzo dei prodotti che di socialità e solidarietà cooperativa.

Controlleremo attentamente la situazione, ritornando a frequentare la cooperativa, che ci auguriamo riesca ad uscire dall’epoca delle scatolette in offerta e del mattone a debito.

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FACILI TREKKING A MADEIRA COME VIAGGIO DI AGOSTO CON AVVENTURE. SI PARTE IL 10 

Non rinuncio, anche se è un po’ faticoso, alla possibilità di fare il capogruppo con Avventure nel Mondo.

E quest’anno ho scelto Madeira, la più incantevole isola del Portogallo, perla dell’Atlantico, spettacolare dal punto di vista geologico e dall’eterna primavera.

10 giorni con 5 trekking, un giorno per la visita dell’isola di Porto Santo ed un altro per l’escursione in catamarano per guardare i delfini e forse qualche superstite balena.

La cassa comune prevede 720 euro per pernottamenti, colazioni, cene ed escursioni varie. Il compito principale del capogruppo è di fare tutto e di più con il budget previsto. Ce la faremo? Penso proprio di sì. Comunque come un giorno al Twinga della Santanchè. 

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UNA RICHIESTA ILLEGALE E FUORI DI TESTA DA PARTE DEL SINDACO DI MAROSTICA MATTEO MOZZO

Ora, dopo le elezioni, si sta costituendo il nuovo comitato di gestione della biblioteca. Il regolamento prevede che il comitato sia così composto:
⁃ 7 membri del consiglio comunale
⁃ 2 rappresentanti della consulta del territorio
⁃ 1 rappresentante del consiglio di istituto comprensivo “Dalle Laste” di Marostica
⁃ 1 rappresentante del consiglio dell’istituto comprensivo “P.M. Pozza” di Lusiana
⁃ 1 rappresentante dell’Associazione volontari della biblioteca.

Noi come Presidente dell’Associazione volontari della biblioteca abbiamo il diritto a partecipare al Comitato di gestione biblioteca. Nella richiesta di comunicazione della propria disponibilità alla candidatura occorre però dichiarare “di non avere lite pendente con il Comune di Marostica”. Questa clausola ci sembra assolutamente fuori luogo.
Nel nostro caso abbiamo in corso il processo per la querela dell’ex Sindaco Marica Dalla Valle, a cui si è aggregato Matteo Mozzo, per aver sostenuto che l’appalto per il cambio di gestore è stato truccato. Verità evidente e sacrosanta che dimostreremo davanti al Giudice nel nostro interrogatorio di novembre.

Noi la nostra candidatura la presenteremo lo stesso, perché quella clausola non ha senso giuridico. Troppo semplice far fuori i candidati sgraditi con una querela fasulla.

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PIERLUIGI CONSOLARO DOPO ANNI DI PANCHINA CAMBIA LA COOP CONSUMATORI DOPO L’ERA LUIGI SCOMAZZON. MA ERA ALLA CANNA DEL GAS

Era rimasto vice presidente per decenni sempre assecondando le scelte dell’eterno presidente Luigi Scomazzon. Aspettava il momento giusto per diventare lui presidente. Alla fine ce l’ha fatta. Ma si è ben guardato dal proseguire sulla strada di Scomazzon e subito ha cercato di recuperare gli anni di immobilismo. Basta vedere al proposito il massiccio uso dei social che oggi la cooperativa fa.

L’altro giorno, dopo quasi dieci anni siamo tornati alla Coop di via Montello per una spesa completa. Abbiamo approfittato del 10% di sconto riservato ai soci e per il cambio della tessera.
Diciamo subito che al di là di voci che la Coop è cara abbiamo trovato i prezzi allineati con Conad e Famila. Certo sempre molto interessanti per i prodotti a marchio Coop. Rispetto al passato anche il reparto orto-frutta è ben assortito, ben curato e con prezzi convenienti.
Ottimo abbiamo trovato il pasticcio di carne fatto dalla cucina interna. Altra novità realizzata dopo anni di immobilismo. Questa scelta di piatti pronti riporta la Coop per una cucina familiare e non di scatolette.
Sembra, ma non è stato spiegato, che il cambio tessere sia dovuto per avere più flessibilità nelle promozioni riservate ai soci.
Comunque è un messaggio di cambiamento per riprendere un dialogo con i soci. Certo che la Cooperativa sorta su iniziativa dei consigli di fabbrica locali con l’appoggio dell’allora Democrazia Cristiana con i suoi 50 anni di storia rappresenta un fiore all’occhiello per Marostica. Ma oggi si trova a convivere con un ambiente estremamente concorrenziale in cui la fedeltà del socio è sempre più messa in discussione. Ma le condizioni per recuperare le glorie passate ci sono tutte, se la strategia commerciale della Coop trova riferimento in un marketing sociale che solo una Coop può avere. E non sarebbe poco. Ma occorrono competenze.
Comunque ci sembra che sia stata chiusa un’epoca senza futuro, per un’altra con prospettive. Ed alla fine vorremmo ricordare che a nostro parere il vero concorrente è Lidl, ma è un discount, però rappresentativo di chi guarda soprattutto il prezzo ed a riempire la pancia, anche se la qualità c’è perché i prodotti a marchio Lidl sono alla fine fatti da note e famose aziende con i loro marchi. E Lidl è un colosso internazionale con una notevole forza negli acquisti dai propri fornitori. Ma per quanto si sforzi è bene ricordare che non ha un approccio tipico per i consumatori italiani. E questo conta. Basta vedere la fine fallimentare dei francesi in Italia.

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E L’”UMANISTA” GEOMETRA SIMONE BUCCO SCOPRE ANCHE D’ANNUNZIO. MA IN REALTÀ DIETRO C’È IL PENSIERO DI CARLA FRIGO

Certo condividiamo pienamente la serie di iniziative culturali alla scoperta della Partita a Scacchi come momento di storia della nostra cittadina. Che non può essere solo sagra di paese in armi medioevali o come gruppo politico, il famoso Pipiesse, Partito della Partita a Scacchi, che manovra Sindaco e giunta. Anzi su quest’ultimo punto è una faccenda vergognosa che la partecipazione alla Pro Marostica non sia allargata a tutti i cittadini, ma sia di di competenza di un gruppo di potere ristretto.
L’ultima iniziativa con il direttore del Vittoriale, la villa museo sul lago di Garda, ha ben coinvolto il pubblico nella descrizione della vita di Gabriele D’Annunzio e delle sue fantasiose iniziative. Una tra queste il lancio dall’aereo sulla Piazza di Marostica di una pergamena di testimonianza e lode in concomitanza della prima Partita a Scacchi del 1923. Iniziativa che rientrava nel clima di quei tempi un po’ guasconeschi e fantasiosi, come ben rappresentati da D’Annuzio. Quindi la presentazione ha descritto in modo puntuale l’ambiente culturale in cui l’iniziativa della prima Partita a Scacchi si è collocata.

Alla presentazione è mancata la presenza del presidente della biblioteca nonché regista della Partita, Maurizio Panici. Era lui che doveva fare da filo conduttore culturale tra le varie iniziative che rischiano di restare isolate ed in parte incomprese dal pubblico. Certo è intervenuto l’assessore alla cultura nonché Sindaco Matteo Mozzo, ma solo ora comincia ad avere un minimo di capacità espressiva.

Occorre sempre più dare un ruolo storico alla Partita e una costruzione sempre più professionale e di spettacolo unico al mondo. Dovrebbe anche avere una sua completa autonomia di gestione con le relative sponsorizzazioni. Noi ce lo auguriamo, anche se il Bucco, che agisce sempre da solo non avendo dietro un gruppo culturale promotore, corre dei rischi. Infatti è arrivato a questo dopo anni. Ma comunque è arrivato.

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