LA PRO MAROSTICA NON È DI BUCCO MA DEI SOCI CITTADINI. CON 10 EURO SI È SOCI E SI PARTECIPA

La partecipazione dei cittadini di Marostica alla Pro Loco è importante non solo per la gestione ottimale della Partita a Scacchi utilizzando appieno gli apporti dei cittadini, ma anche per organizzare una serie di eventi locali. E l’attività della Pro Loco è molteplice.
Il punto fondamentale comunque è che non è proprietà del Bucco di turno ma dei Soci. La Pro Loco è una associazione per promuovere le attività locali i cui associati debbono avere la possibilità di discutere, decidere ed essere informati. Ora per gli associati non c’è alcuna informazione e figurarsi se ne viene promossa la partecipazione. Per il costo di adesione di 10 euro tutti i cittadini dovrebbero essere Soci e partecipare ad incontri informativi, discutere e decidere. Ovviamente questo non interessa a chi della Pro Loco ne fa un feudo personale. E a dir la verità ci siamo anche stancati che un gruppo di “amiconi” di Bucco, con in testa un certo Rossi, cerchi di zittirci con lo slogan “noi facciamo e tu stai zitto”. Esemplificativo del modo di ragionare è la foto del Bucco che con Mozzo pulisce la Piazza. Sembra che questa sia il motivo per comandare. Appunto perché loro “fanno”. Ma non è così.
Pensiamo al lavoro fatto da Andrea Speziali con il suo eccezionale libro sull’autore della Partita a Scacchi Mirko Vucetich. Certamente non ha mai collaborato a pulire la Piazza. Ma non di meno la sua ricerca su Vucetich e la Partita costituisce un lavoro fondamentale per capire la Partita dal punto di vista storico. “Senza dubbio questa manifestazione contribuì, in maniera decisiva, allo sdoganamento della tradizione della Repubblica di Venezia, portandola all’esterno degli ambienti accademici ed elitari”. “La Partita a Scacchi di Vucetich, pur prendendo le mosse da quella organizzata da Francesco Pozza nel 1923, avrebbe rappresentato la comunità marosticense e per il panorama folkloristico Veneto qualcosa di molto più ricco e complesso”. Nella performance della partita vengono uniti abiti dalla foggia altomedievale con figure della commedia dell’arte, il tutto amalgamato da una lingua veneta che il regista , probabilmente traendo spunto dalle opere di Marin Sanudo e dal dialetto parlato, rielaborò appositamente.
Ma chi era Marin Sanudo? Uno storico veneziano nato nel 1466 è morto nel 1532 che ha pubblicato parecchi libri sulla vita politico-sociale di Venezia di quegli anni. Ne parleremo in un apposito articolo.

Ecco perché il museo delle scacchiere fa ridere. Il gioco degli scacchi è un pretesto per parlare di Venezia e del Veneto, poteva essere il gioco del tiro all’arco. E la coppia Mozzo-Bucco non lo ha ancora capito. Vivono in un altro mondo senza vera cultura.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica

ITALSUD 79 S.R.L. DI QUARTO (NAPOLI) VINCE I LAVORI DELLA SCUOLA PRIMARIA DI MAROSTICA PER 977.545,03 EURO

ITALSUD 79 S.R.L. DI QUARTO (NAPOLI) VINCE I LAVORI DELLA SCUOLA PRIMARIA DI MAROSTICA PER 977.545,03 EURO

Nel 2021 ha fatturato 543.403 euro con 13 dipendenti. Nel 2020 il fatturato è stato di 55.707 euro e nel 2019 72.525. La ITALSUD 79 è stata appunto fondata nel 1979. Il capitale sociale è di 10.400 euro.

Ecco quindi l’impresa che si è aggiudicata i lavori di miglioramento sismico della Scuola primaria di Marostica “Arpalice Cuman Pertile” per quasi un milione di euro.

Come noto i lavori hanno tempi di realizzazione molto stretti essendo gli alunni provvisoriamente ospitati presso il locale patronato di fronte al Campo Marzio.

È credibile ed efficiente aver aggiudicato questi lavori ad una piccola azienda della provincia di Napoli?

Osservatorio Economico Sociale di Marostica

SIAMO ALLA COMPLETA FOLLIA: DICHIARAZIONI CHE NON HANNO ALCUN SENSO DI MOZZO SULLE SCACCHIERE

Abbiamo compiuto un passo fondamentale nell’offerta culturale e turistica della nostra cittadina – ha detto il sindaco di Marostica, Matteo Mozzo -. Il Museo degli Scacchi è un’intuizione tanto naturale per Marostica quanto straordinaria alla quale nessuno aveva mai lavorato. Con questa donazione abbiamo raggiunto un obiettivo enorme: radicare la nostra identità attraverso una collezione unica che ci proietta nel mondo”.

E la dichiarazione ha dell’incredibile se pensiamo che è fatta da uno che si professa leghista. Delle scacchiere del Burundi non gliene frega niente a nessuno. I Marosticensi se le mettono in quel posto. Non costituisce vera offerta culturale e turistica che nessuno a ragione aveva mai pensato. Solo degli sprovveduti si fanno infinocchiare da un bravo collezionista di scacchiere. La Partita a Scacchi, ma poteva essere la Partita del Tiro dell’Arco, è straordinaria perché costituisce una meravigliosa ed incredibile messa in scena della Venezia del 1400. La Partita è un pretesto. E’ questa la grande intuizione dell’artista Mirko Vucetich. Marostica è la finestra della cultura veneta del 1400 con il suo storico grandioso show, il Castello le Mura e la Piazza. Delle scacchiere per chi ha un minimo di cultura non gliene frega niente. Se le può andare a vedere in tanti posti.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica

AL POSTO DI MOZZO, CHI SARÀ IL NUOVO SINDACO? EMERGONO ALCUNE IPOTESI: VISENTIN E GUDERZO

Ma vogliamo ancora Mozzo, Dalla Valle o Scettro? Va bene il sadismo di spararsi sui così detti, ma un minimo di intelligenza ci si augura che ci sia pure a Marostica.

Dopo la grande ultima delusione del Mozzo Sindaco, un giovane che si è dimostrato imbalsamato, vecchio ed incapace di dialogare con la cittadinanza, chiuso in un cieco mondo del fare per fare senza un minimo di “ vision” per Marostica, è tempo di pensare a candidature alternative. Non vogliamo indicare alcuna preferenza, ma affermare che chi rappresenta Marostica deve avere un minimo di competenze e soprattutto autorevolezza.

Noi vogliamo semplicemente porre l’attenzione su alcuni nomi al di là di voci e pettegolezzi che girano. Occorre che finalmente Marostica abbia un vero Primo Cittadino, non giovani senza arte né parte o faccendieri con interessi personali o politici ormai rimbambiti o implicati in truffe. Che poi i vari partiti vogliano avere un minimo di capacità propositiva sarà un loro problema.

E guardandoci in giro al momento vediamo due possibilità. Il primo è un personaggio del mondo imprenditoriale che vive a Marostica. Si tratta di Andrea Visentin, 53 anni, ingegnere, che lavora alla Mevis, azienda di famiglia, e che è stato recentemente Presidente della Confindustria di Bassano. In questo caso si tratterebbe di una figura prettamente manageriale che potrebbe portare in Comune una ventata di professionalità. Lo abbiamo visto oltre che organizzare iniziative per le scuole del bassanese anche partecipare al recente corteo per la Pace, sinonimo di una sensibilità ai problemi sociali.

Il secondo personaggio che potrebbe dare una seria svolta alla attività culturali di Marostica, con anche la Partita a Scacchi, dandone massima valorizzazione, è Mario Guderzo, già responsabile del Museo di Bassano e di quello del Canova a Possagno e che ha dimostrato notevoli capacità organizzative per eventi culturali.

Entrambi i personaggi per la loro specifica attività hanno esperienze gestionali, indispensabili per essere responsabili di un Comune.

Noi vogliamo semplicemente cominciare a mettere dei nomi, senza parteggiare per alcuno, ma per porre in evidenza che occorre uscire da una logica suicida di una politica senza arte né parte e che pubblicamente ci fa vergognare.

Invitiamo anche chi ci legge a proporre ulteriori candidature, perché per quel che ci riguarda abbiamo solo espresso degli esempi di marosticensi di elevata presentabilita’.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica

LUCA ZAIA: CHI È REALMENTE? L’OCCASIONE DI CONOSCERLO A PALAZZO ROBERTI

Non avevamo mai incontrato Luca Zaia, il Presidente del Veneto. L’occasione si è presentata con la presentazione del suo ultimo libro “I pessimisti non fanno fortuna”. Accolto sopratutto da attempate signore che lo vedono come un idolo. L’impressione è di uno che evita i problemi specifici per “volare alto”. E parte subito con la sua visione di valorizzazione dei giovani. Assolutamente da condividere, perché non si può pensare solo agli anziani in quanto forte bacino elettorale. Ma di fatto non ha realizzato niente e non propone nulla di pratico.
E si vede che in gioventù per parecchi anni ha fatto il PR per diverse discoteche. Assolutamente bravo nel dialogo e nel buttare tutto in ironia. E il tipico esempio di contraddizione tra il dire ed il fare. Insomma è uno Zaia che sa dialogare e furbescamente dare una visione positiva del futuro senza però indicare gli strumenti di attuazione. Addirittura sembra il “guru” della democrazia e che non c’entri niente con il governo pratico del Veneto.
Certo che un personaggio PR così riesce ad avere gran parte del mondo economico dalla sua parte di fatto garantendo affari e cemento a tutti.
Non c’è alcun discorso di valore morale sulle scelte di potere. Zaia però aderisce a dei grandi temi sociali come la libertà dell’individuo nelle scelte di vita, ma sull’ambiente non dice niente per non parlare della moralità pubblica.
Certo il suo ottimismo nasce dal fatto che oggi si vive meglio che nel passato e quindi lo sarà anche per il futuro. Basta anche pensare ai mezzi di informazione disponibili per i cittadini, impensabili fino a pochi anni fa. Ed a Zaia gli riesce bene la battuta quando dice che nel passato le famiglie si indebitavano per avere in casa l’enciclopedia, simbolo del sapere. Oggi questo è possibile gratis con un click.
Ma evita il discorso delle garanzie del pluralismo delle idee e del confronto.

Insomma l’impressione è che Zaia sia un ottimo politico “pifferaio” al servizio dell’economia del “fasemo” senza porci tanti problemi con felicità di Confindustria ed affini. E per fortuna è all’ultimo mandato perché uno così non lo schiodi più. Ed infatti la cosa gli rode. Gli piacerebbe restare Governatore a vita come il compagno Kim Jong-un. Avremo invece, e ci auguriamo, un giusto ricambio, come in tutti i Pesi civili, e la possibilità speriamo di avere una alternativa con le parole aderenti alla pratica in una ottica di un Veneto ambientalista e solidale.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica

QUANDO “CULTURA MAROSTICA” AVRÀ LA QUALITÀ DI “L’ILLUSTRE BASSANESE” E “BASSANONEWS”? PER ORA FACCIAMO LA FIGURA DA PIRLA

Tre sono le riviste culturali di zona reperibili gratuitamente in biblioteca a Marostica. E noi sinceramente ci vergognamo di Cultura Marostica. La qualità degli articoli è senza dubbio migliorata rispetto al passato, ma manca una visione editoriale della rivista. E la scelta di mettere Piero Maestro come direttore responsabile è solo “politica” della Lega di Marostica. Non fa nulla. E poi è ridicolo mettere la Fotolito Moggio responsabile del progetto ed elaborazione grafica. Non è il suo mestiere. Pensiamo solo che il fattore essenziale per una lettura degli articoli è il titolo. Ebbene in Cultura Marostica non ci sono titoli e sottotitoli, ma una semplice enunciazione, da scuola elementare.
Una rivista che rappresenta culturalmente Marostica o è fatta bene o non si fa. Perché ci si sputtana continuamente. E non si è letti, dando poi la colpa ai cittadini che buttano via la rivista. Vedi le dichiarazioni precedenti della Bianchin.
Sarebbe ora che l’editore nella figura dell’Ufficio Cultura di Marostica e della Biblioteca si svegliasse e si rendesse conto della continua figura da pirla. Quando la soluzione è semplice. Diamo in mano il progetto editoriale della rivista a chi lo fa per mestiere. E abbiamo sotto gli occhi chi costruisce le due belle riviste Bassanonews e L’Illustre bassanese: l’arch. Andrea Minchio. Trattiamo con lui e affidiamogli il progetto editoriale e finiamola con le menate. Per favore.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica

NASCE L’AREA 8 DALL’1 GENNAIO AL COMUNE DI MAROSTICA. E LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA CRESCE ….CON I COSTI ED I PREMI

Certo il 2023 sarà determinante per vedere se tutti i finanziamenti ottenuti con il Pnrr andranno in porto. Mozzo ha strombazzato dell’arrivo dei soldi, ma non sono certamente i politici che realizzano gli investimenti previsti. Occorre una capace struttura organizzativa del Comune. Ed è appena arrivato il nuovo Segretario Generale, Albano Marco, che dall’accento non sembra lombardo ne’ tantomeno veneto. Vedremo come opererà.
Comunque dall’1 gennaio è partita la riorganizzazione degli uffici comunali che si suddividono in Aree in base all’operato. Di Aree nel 2022 ce ne erano 7. Ora ne è stata creata un’altra la 8 che deriva dalla 6, togliendo a questa Patrimonio ed Ambiente, così che resta solo con Lavori Pubblici.
Ovviamente c’è una responsabile in più. A questo punto la struttura comunale vede i seguenti responsabili:
Area 1, Dr.ssa Chiara Pornaro, laureata in legge
Area 2, Dr.ssa Fabris Sivia, Master in Project Manager della Pubblica Amministrazione
Area 3, Dr. Gabriele Dal Zotto, laureato in economia
Area4, Dr. Angelo Michele Frison, laureato in Servizio Sociale
Area 5, ad interim Segretario Generale, laureato in Legge con dottorato di ricerca in “Internazionalizzazione della politica criminale e sistemi penali”
Area 6, Ing. Alessandro Cecchin
Area 7, Arch. Paola Bortolaso
Area 8, Arch. Antonella Disegna
Ovviamente la nuova area dovrebbe essere funzionale a tutto quello che c’è da fare per il Pnrr.

E comunque ci sono anche i schei come “retribuzione di posizione” e “retribuzione di risultato”. Per i primi sei mesi del 2023 da spartire 43.660 euro per la prima voce 10.900 per la seconda.

Ed il Comune di fatto è una piccola azienda con i suoi costi e deve funzionare e rendere al meglio con i suoi 87 dipendenti. Al di là di un Consiglio Comunale politicamente svuotato e di una Giunta in pratica fatta dal trio Scomazzon, Colosso e Mozzo, che decide in segreto, ancora, speriamo, per pochi mesi.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica

E ARRIVA IL N. 100 DI CULTURA MAROSTICA, FONDATO DAL PROF. MARIO CONSOLARO. MA A MOZZO E ALLA BIANCHIN INTERESSANO SOLO LE SCACCHIERE DI UN CERTO LUIGI LONGO

Incredibile. È il regista Panici che in pratica si sostituisce a Mozzo ed alla Bianchin e spiega bene con il suo scritto cosa significa la Partita a Scacchi per Marostica capendone anche il significato storico, non come fatto realmente accaduto, ma come magnifica invenzione di Vucetich che “offre una lettura attenta di un periodo storico unico per la nostra Italia”.
Purtroppo i limiti culturali di questa Giunta leghista sono ormai noti. Ed insistono ad evidenziarli.
Adesso per loro è importante che ci sia il museo degli Scacchi, che porterà, dicono loro, una sacco di turisti. Perché sembra che tutti gli italiani siano fanatici degli scacchi e vogliano vedere le scacchiere. E neanche hanno consultato, da quello che sappiamo, il locale circolo scacchistico. Una qualche informazione la potevano ricevere. Invece si sono messi nelle mani di questo personaggio, Luigi Longo, che per hobby colleziona scacchiere e ha dettato le regole al Comune di Marostica per la sua cosiddetta donazione. E quindi del nascente Museo.

Sembra proprio di essere governati da degli allocchi.

E tornando a Cultura Marostica è interessante l’articolo di Albano Berton che focalizza l’attività del giornaletto nella sua valenza di essere effettiva testimonianza della ricchezza culturale di Marostica con le sue associazioni di volontariato ed i suoi personaggi impegnati in varie attività “con quel piglio di carattere e voglia di fare che segna da sempre l’indole dei marosticensi”.

Ovviamente è ancora assente in Cultura Marostica una impronta redazionale omogenea e lo si nota anche nella banalità dei titoli che certamente non invogliano alla lettura. E se ci fosse un vero direttore della rivista e non un semplice fantomatico “Maestro”, sarebbe suo compito l’articolo di presentazione della rivista, non certo lasciato ai “politici”.

La rivista è reperibile al desk della Biblioteca di Marostica.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica
www.marosticanotizie.it

ECCO UNA INIZIATIVA ECCELLENTE E DI GRANDE SUCCESSO: L’ALFIERE D’ARGENTO PER LO SPORT A MAROSTICA.
A QUANDO L’ALFIERE D’ARGENTO PER L’UNIVERSITÀ?

“Mens sana in corpore sano”, appunto lo studio combinato con l’attività sportiva è sempre stato un modo di vivere intelligente dell’uomo. E questo fin dai tempi dell’antichità.
E oggi più che mai non si può prescindere dal conoscere e dall’apprendere. La % dei laureati sta crescendo anche in Italia ed aumenta nel mondo il prestigio della cultura italiana, che ha sempre avuto un carattere interdisciplinare. Quindi di formare delle persone complete. Lo studio è l’arma che permette ai giovani non solo di ragionare con la propria testa, ma anche di avere un futuro lavorativo in una società in forte cambiamento, in cui le competenze sono sempre più importanti.
Ed è interessante per tutti i cittadini conoscere come si evolve la “cultura” universitaria attraverso le tesi degli studenti. Che ricordiamolo sono direttamente collegate alla ricerca che viene fatta nelle università sempre espressione delle ultime novità. L’Università infatti anche tramite accordi con enti pubblici o privati ed aziende rappresenta sempre l’avanguardia delle ricerche che un domani possono trasformarsi in servizi, prodotti o semplici conoscenze costituenti il tessuto del nostro vivere.
Senza cultura si è sempre ridicolizzati ed emarginati. Anche se qualcuno insegue il mito dei schei tutti e subito.
E non si capisce perché accanto all’Alfiere d’argento per lo Sport, una eccezionale iniziativa di grande successo a Marostica, non ci possa essere l’Alfiere d’Argento per le Lauree. E sarebbe importante che associazioni professionali come il Rotary o il Lions si facessero promotrici di una simile innovativa iniziativa uscendo da una sclerosi dovuta ad una ripetitività di iniziative ormai comuni anche ad altre associazioni.

Sarebbe un modo innovativo e gratificante dal punto di vista culturale per la nostra sempre attiva cittadina. Ed una iniziativa importante per il nostro progresso sociale ed economico.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica