L’ORTO SOCIALE PER SFAMARSI A MAROSTICA DOVE È? SEMBRA NON ESSERE UN PROBLEMA DI MATTEO MOZZO, TUTTO PRESO DAL MATTONE, CHE OVVIAMENTE NON SI DIGERISCE

Non si vive di sole strombazzate ipotesi di investimento per nuove scuole, ponti, rotatorie, teatri, strade, ristoranti, e chi ne ha più ne metta. Ovviamente tutto in ipotesi di realizzazione e tutto molto utilizzato per eccitare la fantasia durante la campagna elettorale.
A chi però fa fatica a campare e quadrare i conti queste cose interessano poco. Perché è alla ricerca della buona pagnotta quotidiana.
A Marostica chiaramente non c’è una povertà diffusa, ma difficoltà a mantenere lo standard di vita raggiunto, soprattutto in campo alimentare. La nostra dieta non è più di polenta e latte, come cent’anni fa. Siamo abituati ad una dieta varia, ricca anche di frutta e verdure. Anche per quel che ci riguarda avendo più bocche da sfamare rispetto agli anni passati, ci interessa continuare a mangiare della buona insalata, zucchine, pomodoro, cetrioli, fagiolini ecc. Insomma tutte le verdure che si possono coltivare in un orto invece di comprarle a prezzi stellari e svenarci. E di buona terra c’è n’è parecchia intorno a Marostica. Noi abbiamo ereditato il nostro campetto di ottima terra attaccato alla casa. Con il bravo contadino che lo sfalcia per dare da mangiare ai suoi animali in cambio di una soppressa di fattoria all’anno. Che ovviamente mangiamo in compagnia dei nostri amici.

Poi due anni fa una coppia di amici ci ha insegnato a fare un orto serio. A noi interessava in quel momento riprendere i valori dei sapori autentici. Ma quest’anno l’orto si sta rivelando un formidabile investimento per mangiare bene spendo solo un po’ del nostro lavoro. E ovviamente concimando con l’umido di casa.
Un po’ come è accaduto con il fotovoltaico installato con grande intuizione nel 2010, che in pratica con l’incentivo sull’energia prodotta, lo scambio sul posto e l’utilizzo gratuito dell’energia prodotta, ci ha compensato in buona parte l’aumento stratosferico della corrente che dobbiamo in parte pur sempre acquistare.

E allora perché non fare, come era stato fatto per partire con il fotovoltaico, un gruppo per l’orto Sociale in modo che tutti i cittadini possano coltivare le loro verdure imparando come si fa, anche scambiando esperienze, e se non lo possiedono avendo gratuitamente un campetto tramite una iniziativa del Comune?
Noi siamo disponibili a promuovere un gruppo magari in accordo con gli Amici della Biblioteca, per avere un punto di riferimento. Chi è interessato ce lo comunichi, anche tramite il desk della biblioteca, lasciando nome, cognome e cell.

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LA “CATARSI” DEL DOPO ELEZIONI A MAROSTICA IN ATTESA DEGLI EVENTI E PRONTI PER LE VACANZE

Recentemente sul nostro Marostica senza Censura c’è stato un sacco di visualizzazioni per la foto serale della nuova Las Vegas-via della Ceramica. Seguita poi dalla foto della messicana che tenta di visitare il Castello Superiore scalando il cancello metallico chiuso. Due immagine allegoriche di situazioni che fanno riflettere. La prima per l’intervento industriale molto impattante per una città storica come Marostica. La seconda per dare uno sguardo ad una gestione di lavori infinita con anche un appalto per un ristorante, che sembra sempre più fantasioso. Pare proprio che la gestione non interessi a nessuno ed intanto un luogo turistico molto interessante resta chiuso.

Avevamo anche comprato il frac per l’inaugurazione, promessa in campagna elettorale, del nuovo Politeama. Non abbiamo finora sentito però più notizie, ma possiamo aspettare ancora alcuni mesi in più dopo anni di attesa.

Anche noi sentiamo le ferie vicine. In realtà stiamo lavorando, preparando il viaggio che ci è stato assegnato come capogruppo di Avventure nel Mondo. Quindi siamo impegnati ad organizzare il gruppo per un viaggio di dieci giorni a Madeira, la meravigliosa isola del Portogallo in mezzo all’Atlantico con tante possibilità di facili trekking in mezzo ad una natura splendente. E sembra che adesso tutti corrano a viaggiare. In tre giorni ho chiuso il viaggio con i 10 partecipanti possibili. Mai capitato prima.

Ah…dimenticavo. La parola “catarsi” è di origine greca e significa “purificazione” in senso molto ampio, per comunque una elevazione morale.

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È UN PO’ DI TEMPO CHE NON PARLIAMO PIÙ DI VOLKSBANK. ASPETTEVAMO IN REALTÀ UNA SOLUZIONE PER L’AREA EX AZZOLIN A MAROSTICA…INVECE

Volksbank nel 2022 ha avuto un buon utile di bilancio con 75,5 milioni di euro. Il patrimonio netto ammonta a 810,0 milioni. E l’importante Texas Ratio (crediti deteriorati netti/patrimonio netto tangibile) è di 36,2% in diminuzione rispetto al 2021. Sono passati i tempi di quando con l’acquisizione della Popolare di Marostica schizzo’ intorno al 90%.
Molto positivo è anche il Roe (utile netto/patrimonio netto) che arriva al 9,4%. In passato per anni non si schiodava dal misero 3%.
In sostanza Volksbank si mantiene in linea col 2021 cogliendo un aumento nei ricavi con il margine di interesse.

Ma nel Trieneto è calata un’altra banca da Bolzano: la Sparkasse, ovvero la Cassa di Risparmio. E nel 2022 rende operativa la acquisizione di CiviBank, la Banca di Cividale. Una brillante operazione che la colloca nel Triveneto subito dopo le quattro grandi banche nazionali. Con le rivalutazioni il Roe è di un incredibile 18,58%. Ovviamente il Texas Ratio aumenta nel 2022 al 18,58% rispetto al 7,85% dell’anno prima.
L’operazione non è casuale e rispecchia una mentalità sudtirolese di azione per cui l’unico intervento in parlamento veritiero su Berlusconi è quello della deputata della SVP (Partito Sudtirolese) Julia Unterberger. “ Il privilegio di guidare un Paese si accompagna alla necessità di affrancarsi dai propri interessi economici per perseguire solo il bene pubblico, cosa che di Berlusconi non si può dire. Diceva di essere liberale, ma temo che per lui significasse soprattutto non attenersi alle regole”. In Veneto la conquista sudtirolese è frutto del fallimento delle Popolari Venete sostenute dalla politica decennale senza una reale strategia politico-economica prima di Forza Italia poi della Lega.
Il tutto ovviamente sarà con le banche sudtirolesi in favore delle migliaia soci. Non servono quindi fondi chiesti pietosamente a Roma per un misero rimborso delle perdite con le Popolari venete.

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VIVERE A MAROSTICA E CONFRONTARSI CON IL MONDO. QUANDO TI VENGONO A TROVARE GLI “AMERICANI”

Gli amici e parenti acquisiti messicani, ma anche americani, hanno capito che avere un riferimento a Marostica è un modo interessante, con ospitalità gratuita, per venire in Italia. Così sempre più spesso mi vengono a trovare. Con loro ci si confronta con due modi diversi di vivere. L’impatto è prima di tutto culturale. Vedere apparire Castello e Piazza di Marostica è per loro una grande meraviglia. Il segno di una storia millenaria che loro non hanno. Ovviamente poi c’è la visita a Bassano ed Asiago con una giornata a Venezia. Il problema è che conoscono pochissimo della storia europea e quindi occorre spiegare la situazione, anche con riguardo alle vicende dell’Ucraina. Sembra che vengano da un altro mondo. Anche perché sono sorpresi da una Marostica in cui in pratica il problema della sicurezza personale è molto tutelato. Non c’è problema anche a uscire di sera. Cosa difficile dove vivono loro date anche le disparità sociali esistenti. E restano anche meravigliati della tutela sanitaria del cittadino, che da loro può essere solo con assicurazioni private, e del diritto allo studio con una ottima scuola pubblica.
Poi c’è il problema della libertà di parola. Quando racconto della mia attività informativa attraverso il blog e fb, sgranano gli occhi. Per loro è inconcepibile perché fare informazione in Messico è molto rischioso e si rischia la vita. I gruppi di potere agiscono come vere e proprie bande e le connessioni tra politica ed illegalità sono molto forti anche a livello locale. Spiego che qui arrivano “solo” le querele intimidatorie, che comunque sono una cosa vergognosa soprattutto se provengono dal Sindaco che utilizza i soldi pubblici per cercare di fare i comodi suoi e zittire i cittadini.
E poi vanno matti per la cucina italiana, soprattutto le solite pizze. Insomma è un confronto anche per me per capire dove vivo. E Marostica è cambiata in questi ultimi tempi. Ci accorgiamo che sempre più numerosi cittadini si muovono per i sentieri locali, finalmente in parte sistemati e curati, per vivere l’ambiente naturale che circonda la nostra cittadina. Ancora incontaminato nella parte Nord, verso Asiago. Gli amici “americani” apprezzano inoltre il fatto che nei giorni festivi la Piazza è sempre animata da iniziative che si collegano alla realtà locale.
Insomma queste visite sono utili anche a noi per capire che Marostica, grazie ai suoi cittadini con le varie associazioni, è una città che valorizza il passato e cerca di porre sempre interessanti iniziative per coinvolgere i propri abitanti e visitatori.

Certo mancano un teatro, il Castello superiore agibile, una palestra, le Mure restaurate solo in parte, ecc…ma non si può avere tutto. E poi mancherebbe il teatrino della politica locale che adesso vede protagonisti instancabili Mozzo e Santini con i loro adepti leghisti-neofascisti e catto-comunisti. Speriamo che non ci sia un accordo sotto banco, altrimenti lo “lotta” democratica verrebbe meno.

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L’OPPOSIZIONE DEL PIFFERO A MAROSTICA. NON SI DISCUTE DI BILANCI. LA PAGINA “AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE” È ANCORA VUOTA. È UN’ALTRA PAGLIACCIATA DI ENZO COLOSSO PER NASCONDERE IL BUCO DI BILANCIO 2022

Adesso che la campagna elettorale è finita dopo i continui rilanci di fantasmagorici investimenti, si torna con i piedi per terra. L’unico tranquillo è il Mozzo perché lo stipendio di circa 4.140 euro lordi al mese per cinque anni è assicurato, indipendentemente dal suo agire. E non potrà essere più eletto. Dovrà quindi assicurarsi un futuro fuori dal Comune di Marostica.
E l’opposizione con Santini come sarà? Non siamo affatto fiduciosi. Tanto è che il Colosso, il ragioniere delle false querele nei nostri confronti, con il supporto di Bucco e Mozzo che ci prendono per il culo bevendo prosecco, continua a non pubblicare nulla sul sito del Comune per quanto riguarda il conto economico 2022. Ed in modo ridicolo la pagina della così detta “amministrazione trasparente”, resta proprio trasparente, senza informazioni, sul bilancio 2022. È una vera presa per i fondelli da parte di persone che non conoscono il rispetto dei cittadini e le regole democratiche.
Noi avevamo avvisato Santini del buco di bilancio una settimana prima delle elezioni. Ed è rimasto zitto in attesa che il Colosso colto dal panico, pubblicasse la sua falsa denuncia nei nostri confronti per “turbamento elettorale”. Proprio da ridere.
Perché noi la notizia del buco la avevamo data davvero con tutte le prove. Non siamo né codardi, ne’ tantomeno complici di simili personaggi.
Di Santini però a questo punto abbiamo dei grossi dubbi della sua capacità di fare vera opposizione e controllo. Si è lasciato sfuggire una incredibile situazione per dimostrare l’incapacità gestionale della Lega di Marostica.

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LA BIBLIOTECA “VILIPESA” DAL GEOM. SIMONE BUCCO CHE SE LO FA E SE LO MANGIA IL PROGRAMMA PER I 100 ANNI DELLA PARTITA A SCACCHI DI MAROSTICA

Noi riteniamo che l’unica istituzione culturale seria a Marostica sia la Biblioteca con la Consulta delle Associazioni. E qualsiasi iniziativa culturale a Marostica dovrebbe trovare riferimento e collaborazione in essa. Anche per il semplice motivo che se si presenta un libro sembra ovvio che la Biblioteca dovrebbe offrirne poi la sua lettura. Sappiamo però che in questi anni la Biblioteca è stata “preda” della locale politica e che la gestione con una cooperativa è un insulto al prof. Consolaro, creatore della moderna Biblioteca di Marostica. Ma d’altra parte con un assessore alla Cultura come il perito vitivinicolo Matteo Mozzo c’è poco da sperare per un cambiamento.
Ma il Bucco ovviamente sente la sua inferiorità culturale da geometra “fasso tutto mi” e quindi i cento anni della Partita devono essere gestiti culturalmente soprattutto dalla Pro Marostica. Tra l’altro alla Pro Marostica degli anni ‘50 con i suoi validi ed illuminati personaggi, veri artefici con l’artista Vucetich della Partita, non è dedicato nulla. Problemi probabili di inferiorità manageriale e culturale dell’attuale Pro Marostica nel confrontarsi con quella degli anni ‘50.

Ed il programma di conferenze presentato è in linea però con quanto da noi sostenuto da un po’ di anni, anche in polemica con Roberto Xausa sostenitore di cause familiari, senza che questo ci venga ovviamente minimamente riconosciuto, essendo per Bucco solo soggetti da querelare se non la pensiamo come lui.
Il programma afferma cioè che la Partita non va vista isolata come semplice spettacolo di rievocazione, ma come finestra sulla Storia di Venezia del 1400. Come giustamente affermato da un relatore, Pieralvise Zorzi, si innesta nei “miti” della Serenissima come idea di successo.
Quindi chi ha stilato il programma, con ovvia supervisione del Bucco, lo ha fatto bene con cognizione di causa. Ma lo ha fatto isolato dal contesto, senza tener conto della complessiva realtà culturale di Marostica.

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ABBIAMO CONOSCIUTO BERLUSCONI PER LAVORO DAL 1982 AL 1998. POSSIAMO ESPRIMERE UNA NOSTRA OPINIONE CON SINCERITÀ E FRANCHEZZA

Acquistavo la pubblicità tv per conto di Fujifilm Italia da Publiitalia e partecipavo a tutti gli incontri che organizzava ed a cui partecipava personalmente. Berlusconi aveva i soldi per creare un monopolio televisivo addirittura acquistando, dopo una spietata concorrenza, Italia 1 e Rete 4 da Rusconi e Mondadori ed impedendo che passasse la normativa che un editore poteva possedere solo un canale tv. La Rai viveva una situazione assurda per cui pretendeva che fosse il fornitore non il cliente a dettare le regole. Per accedere alla tv di stato occorreva stanziare dei soldi per fare pubblicità sulle teste dei vari partiti “costituzionali”. E i pochi privilegiati che facevano pubblicità sulla Rai vendevano un sacco.
Berlusconi si è tuffato in un mercato nuovo con elevati guadagni e con le aziende che volevano fare pubblicità ai loro prodotti. Conosceva bene le potenzialità del mercato e lo ha sfruttato al massimo con dietro Craxi come padrino.
Poi la crisi del 1993. Craxi non c’è più e le banche gli impongono Franco Tanto’ come amministratore delegato. Vogliono rientrare dei soldi. Berlusconi però è fortunato perché in quel periodo la borsa esplode e così riesce a trasformare i debiti in azioni. Poi chiama tutti i grandi clienti ad una riunione e dice: “non ho più Craxi, le banche mi inseguono e quindi per difendermi scendo in politica. Concordate con i miei venditori una cena ad Arcore con i vostri Presidenti”. E dopo la cena alla mattina si spalanca la porta del mio ufficio ed il mio Presidente mi dice: “tu sei il nostro candidato al Parlamento”. La mia risposta è stata immediata, immaginando che fine avrei fatto: “tengo casa e famiglia a Venezia. No grazie”.

Certo che il mondo imprenditoriale fatto di piccole e medie aziende, che intravvedono nella pubblicità televisiva la possibilità di vendere molto di più, è totalmente con Berlusconi. E non c’è alcun giudizio sulla qualità del prodotto tv. Vanno benissimo anche culi e tette purché si raggiunga il target.

Poi le regole del business entrano in politica, con un confronto con politici che fanno fatica a contrastare il “nuovo” che avanza in cui il denaro è l’esclusivo filo conduttore.
L’unica vera riforma di Berlusconi è stata quella di sdoganare i neofascisti al grido che arrivavano i comunisti, quando non esistevano più. E ha tradito quella che era la regola del suo successo imprenditoriale: avere attorno a se’ persone capaci e competenti. In politica era da solo a fare e disfare. Gli interessava solo difendere i suoi interessi.
Uno ricordo in particolare di un competente collaboratore di Berlusconi, perché da bambino ci giocavo insieme quando veniva trovare i nonni: Davide Rampello. Quello che curava la regia di Canale 5. Poi farà anche il Presidente della Triennale e il regista del Carnevale di Venezia. Arrivato in Fujifilm ci trovammo a pranzo ricordando l’infanzia passata ed i nostri nonni che appunto abitavano nella stessa casa.

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RICOSTRUIRE LA SOCIALITÀ ATTORNO ALLA BIBLIOTECA. PROGRAMMIAMO INSIEME UNA SERIE DI INIZIATIVE

Diciamo che dopo il Covid con difficoltà la Biblioteca ha ripreso la sua attività. Solo da un paio di settimane la sala di lettura dei giornali ha ripreso a funzionare bene. Anche se dobbiamo dire che l’offerta di lettura, pur sufficiente, è piuttosto scarsa, se confrontiamo con ciò che offre Bassano. Però manca la socialità che c’era prima. Noi pensiamo che bisogna rilanciare il ruolo culturale e sociale della biblioteca con una serie di iniziative e con anche una comunicazione mirata. Al momento riteniamo che sia utile coordinare attentamente le iniziative che le singole associazioni propongono.

Forse sarebbe interessante un apposito seminario proposto dalla Consulta delle Associazioni sul ruolo che si vuole dare all’istituzione.

Noi come Associazione Amici/Volontari della Biblioteca abbiamo iniziato con una conferenza sulla Croazia e proseguiremo l’accordo con Avventure nel Mondo per presentare alcuni Paesi. Quello che comunque ci preme sottolineare è che va valorizzata la saletta Arpalice che è anche dotata di un mega schermo collegabile ad internet.
Con inoltre l’editore Attilio Fraccaro stiamo valutando di riprendere l’attività culturale che faceva la brava Paola con la piccola libreria Andersen. Inoltre potremmo programmare delle visite a mostre e musei della zona.

Sentiamo inoltre la mancanza di un collegamento con gli studenti universitari che frequentano la biblioteca esclusivamente come posto per studiare. Non ci sono iniziative mirate per loro o viceversa scambi sulla loro attività.

Scriviamo questo come momento di riflessione per dare nuova vitalità alla più importante struttura culturale della nostra Marostica.

Associazione Amici/Volontari della Biblioteca

IL MOZZO-LEGA SI PRENDE TUTTO IN CONSIGLIO COMUNALE A MAROSTICA AL DI FUORI DI OGNI COMPORTAMENTO POLITICAMENTE CORRETTO

Il concetto di gestione corretta e condivisa del Consiglio Comunale è sconosciuto alla Lega. C’è solo arroganza di potere.
Il Consiglio Comunale è l’organismo che decide e vota la politica di gestione del Comune. Ed ognuno dovrebbe svolgere correttamente il lavoro di maggioranza e minoranza con rispetto reciproco. Di decisione, eventuale apporto con proposte diverse e controllo. Ma non è un organismo di gestione come la Giunta. Ora sembrerebbe quanto mai opportuno che la minoranza avesse un rappresentante nella presidenza del Consiglio. E quindi presidente Lega e Vice uno della lista Santini.
Invece la spudoratezza della Lega non ha limiti e quindi si “pappa” sia il Presidente che il Vice, lasciando Santini a bocca asciutta. Quindi ecco la coppia Fantinato e Mara Dalla Rosa fare il Presidente ed il Vice del Consiglio. Sembrano proprio come Ciccio e Ciccia.

E Mozzo non capisce che ogni decisione avrà un suo riscontro. E sicuramente Santini, a meno che non sia rimbambito, della faccenda si vendicherà politicamente al momento opportuno. Auguri quindi a Mozzo nella sua gestione completamente blindata. Continua così ad infischiarsene di un minimo di correttezza politica. Quando sarà veramente, e lo sarà, messo in difficoltà se ne accorgerà. La politica non perdona. Noi siamo qui sulla riva del fiume ad aspettare come gli indiani. Il primo a passare sarà comunque Colosso col suo buco di bilancio.

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E CON GIORGIO SANTINI COME LA METTIAMO? L’OPPOSIZIONE ADESSO È TUTTA SUA. SARÀ CAPACE DI DIFENDERCI DALLA LEGA+NEOFASCI DI MAROSTICA?

È evidente che la base per giudicare una amministrazione comunale è il bilancio. Cioè la gestione delle entrate e delle uscite, ricavi e costi. Quando abbiamo informato una settimana prima delle elezioni Santini che il conto economico del Comune 2022 era sbilanciato con una consistente perdita, non c’è stata alcuna reazione. Incredibile. Eppure vengono evidenziati subito nel conto economico componenti positivi della gestione per 11.044.086,08 euro e negativi per 11.678.005,50 con una differenza negativa di -633.916.41 euro. Si poteva rimediare in parte solo con delle entrate straordinarie. E così è stato fatto. Ma quali sono queste entrate straordinarie? Dopo i sassi delle Mura valorizzati 5 milioni tre anni fa adesso cosa ha inventato Colosso?
Abbiamo chiesto a Santini di approfondire la faccenda. Non abbiamo ricevuto alcuna risposta. E questo appunto una settimana prima delle elezioni. Era una carta da giocare con la massima comunicazione ai cittadini.
Intanto Colosso andava in panico e si inventava la querela contro di noi due giorni prima del voto. Da Santini sempre silenzio.

Ma che gioco fa Santini? È una persona competente? È in grado di valutare attentamente le scelte economiche che stanno facendo in Comune?

E poi il gruppo eletto è organizzato per controllare quello che Mozzo sta realizzando in un modo che a noi sembra molto improvvisato e comunque senza alcuna discussione con i cittadini? E l’improvvisazione per nostra esperienza nasconde sempre qualcosa.

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