BOOM DELLE AZIENDE VICENTINE NEL 2021. E PIZZATO ELETTRICA DI MAROSTICA HA +33,21% DI FATTURATO ED UN INCREDIBILE UTILE NETTO DEL 22,81%

È appena uscito l’allegato al Giornale di Vicenza “Vicenza 1.000 imprese”. Sempre ricco di informazioni per conoscere la situazione delle aziende vicentine nel 2021. Spicca come crescita del fatturato ed utile la nostra Pizzato. Infatti cresce del 33,21% rispetto al 2020 raggiungendo i 57 milioni di fatturato. Tanto per capirci nel 2015 erano 29 milioni. Praticamente raddoppia in 6 anni. Ma fuori dal comune è l’utile che è il 22,81% del fatturato. Solo un’altra azienda la Riesco S.p.A. di Thiene con un fatturato di 26 milioni ha un utile % superiore pari al 30,63%.
Anche la Vimar continua la sua corsa con un +20,87% di fatturato raggiungendo i 245 milioni con un ottimo utile del 17,15%. Vimar era a 188 milioni nel 2015.

Ma esiste a Marostica anche la sede legale ed operativa di Electrade S.p.A., che opera nel trading di energia elettrica e gas per un fatturato complessivo di di 995 milioni. Si colloca quindi al secondo posto in provincia come fatturato dopo Unicom (Famila, ecc.) con 1.570 milioni.

Se buona parte delle aziende vicentine cresce a due cifre nel 2021, ci sono alcune aziende che presentano criticità, particolarmente nel settore alimentare. Esempio è Pedon che diminuisce dell’11,86% fatturando 79 milioni. Erano 58 nel 2015. Ma anche Brendolan Alimentari che diminuisce del 10,47% arrivando a 81 milioni.

E poi abbiamo nella distribuzione alimentare due imprese locali che si fermano: Battocchio S.p.A. e Coop Consumatori di Marostica. Per la Coop che ha aperto il nuovo e costoso punto vendita a Breganze è un problema, essendo anche andata in utile grazie a ricavi non ripetibili i prossimi anni.

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PER IL CENTRO ALZHEIMER A MAROSTICA 13,5 MILIONI DAL PNRR. MOZZO FA IL CAMERIERE, TUTTO MERITO DI MANUELA LANZARIN E CARLO BRAMEZZA

Ci siamo “assorbiti” ieri sera tutta la presentazione del nuovo investimento dell’Ospedale di Bassano-Santorso. I tempi sono strettissimi per via del finanziamento Pnrr già concesso con anche una revisione prezzi di circa il +10%, dato l’aumento dei costi. Ci sarà anche la Casa della Comunità con servizi vari per i cittadini di Marostica con un ulteriore investimento di circa 2 milioni.
Le criticità sono i tempi strettissimi per avere i soldi. Infatti la consegna è prevista a fine 2025 con inizio lavori ad ottobre 2023. Ed inoltre ci sarà il problema della formazione del personale. E adesso vedremo la vera capacità operativa del Bramezza, direttore generale della Ulss 7, dopo tutte le perplessità sulla sua persona dovute alle perdite milionarie da lui subite per avventati investimenti immobiliari. Infatti sarà lui il braccio operativo della Regione per la realizzazione del Centro Alzheimer.
Comunque alleluia. Marostica avrà il primo centro di questo tipo in Veneto con una ottimale collocazione vicino al centro cittadino. Quando sarà il nostro turno sappiamo dove andare.

La presentazione del Mozzo è stata a senso unico, in quanto non è stato permesso alcun dibattito. Il Mozzo, come ormai è evidente, non ha la più pallida idea di cosa sia partecipazione e democrazia. Basta ricordare il tentativo di vendere la piscina, la nuova ridicola fermata dei bus e la vicenda Campo Marzio. Ovviamente c’erano alla riunione schierati alcuni Sindaci del territorio che usufruiranno del servizio. In totale la popolazione che sarà assistita supera i 120.000 utenti.

Insomma c’è stata una intelligente intuizione per recuperare un’area ospedaliera dismessa con le opportunità del Pnrr. Adesso attendiamo la prova dei fatti con una ottimale realizzazione.

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LA GIUNTA DEI “PERITI” DI MAROSTICA DECRETA IL 2023 L’ANNO DELLA CULTURA DELLA PARTITA A SCACCHI. MA SONO FOLGORATI?

E proprio insistono per far in modo che le iniziative culturali delle varie associazioni abbiano come filo conduttore la Partita a Scacchi in ricordo della prima Partita del 1923. Senza togliere niente all’idea di fare una partita con personaggi viventi ponendo una scacchiera in Piazza, di fatto l’iniziativa di allora non aveva nulla della Partita a Scacchi ideata da Vucetich. Infatti non essendoci dietro una storia, una trama restava un evento originale ed estemporaneo, un po’ cultural-gogliardico però appunto senza vita. Una specie di fotografia.
E così ovviamente non fu più ripetuto, ma restava l’idea della scacchiera sulla Piazza con personaggi viventi.
Ora dalla Giunta leghista viene “l’ordine” alle associazioni culturali orbitanti attorno alla Consulta della Biblioteca, di “commemorare” con continuità per un anno l’evento. Ma con quale filo conduttore? La vera Partita a Scacchi è quella inventata e scritta da Vucetich 30 anni dopo. Ed è aperta la discussione in quanto anche non è mai stata valorizzata in pieno l’intuizione di Vucetich di portare storia, usi e costumi di Venezia a Marostica. E quindi ampliare la conoscenza di Venezia del 1400, con una serie di iniziative in parallelo con la Partita.
Ma che esperti “culturali” sono i “periti” della Giunta? Non c’è anche in questo caso come per molte decisioni precedenti, vedi anche la recente decisione poi rimangiata sul Campo Marzio, un momento di riflessione acculturata.
Ma cosa ne pensano e dove sono i vari Guderzo, Muraro, Contin, Frison, Minuzzo, Cuman, Scuro, Burei, Panici?…tanto per dire. E sono stati consultati?
Il fatto è che non c’è un responsabile culturale della Partita a Scacchi che possa fare sintesi…a meno che non si consideri il personaggio Bucco! Allora è meglio ritirarci in convento a pregare. L’ultimo sua opinione sull’uso delle nuove tecnologie in funzione della “memoria storica” è da urgente ricovero.

Ma che in tutto questo non centri il “Partito della Partita a Scacchi” per le prossime elezioni?

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TUTTI GASATI A BASSANO PERCHÉ I TURISTI SONO STATI UNA MAREA E SI SONO FERMATI PIÙ NOTTI IN HOTEL

La presenza di visitatori ha soddisfatto finalmente le varie categorie economiche a Bassano durante il ponte dell’8-11 dicembre. E le permanenze alberghiere sono state anche di più giorni. Non più mordi e fuggi, magari per visitare il Ponte Vecchio o del Palladio e poi scappare via. Perché? Non certo per merito dei soliti tromboni con i loro accoliti esperti, dicono loro, di marketing con lauree che sono semplicemente delle patacche. Non occorre essere geni per capire che organizzare una mostra sul Canova e sulla famiglia dei da Bassano, associata ad una comunicazione “culturale” intelligente regionale e nazionale, che tra l’altro è una pubblicità gratuita, porta turisti. Un posizionamento turistico-culturale di rilievo induce beneficio anche alla realtà contigua. Chi va a Bassano e si ferma non può non fare un salto a Marostica con la sua famosa Piazza ed il Castello. O ad Asolo a respirare la storia di Caterina Cornaro regina di Cipro, nonché di Gerusalemme e d’Armenia con anche una recente influenza di intellettuali/imprenditori inglesi che vi hanno soggiornato. Pensiamo che la famosa azienda Scarpa è stata fondata Rupert Edward Cecil Guinness, secondo conte di Iveagh e che risiedeva nella villa dove aveva vissuto Eleonora Duse. Ed al locale museo c’è tutta la storia. Ma noi accompagniamo i nostri ospiti stranieri anche a sorseggiare l’ottimo cappuccino nel bar in piazza ad Asolo.

Basta che ci sia un gruppo di persone con solide basi culturali e professionali che possa lavorare tranquillamente. Diciamo che invece Marostica ha i suoi “periti” del turismo. Non che siano morti, ma la loro cultura è ferma al diploma tecnico di scuola secondaria. E si ritengono degli illuminati, invece sono solo ignoranti, saccenti ed arroganti. Manca quella spinta ed entusiasmo che solo personaggi con vera cultura come la Barbara Guidi, dottore di ricerca in Storia dell’arte e nuova responsabile del Museo di Bassano, sanno dare. Noi siamo fermi alla Cooperativa che gestisce la Biblioteca ed al gioco politico della caccia al tesoro della truffa dell’appalto del gas.

Ma le elezioni si avvicinano. Non c’è che da sperare in un impegno politico di persone serie e capaci. No quaraquaqua, ignoranti, faccendieri ed intrallazzatori.

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FINALMENTE A LUIGI CARRON DEDICATO IL PARCO DI PORTA BASSANO A MAROSTICA CON LE GIUSTE MOTIVAZIONI

“DATO ATTO che la popolazione di Marostica è particolarmente sensibile alla storia, all’arte ed alla cultura artistica;
PREMESSO che è intenzione dell’amministrazione comunale di Marostica radicare il ricordo di Carron Luigi, illustre concittadino (nato a Marostica il 06/12/1926, deceduto a Marostica il 24/05/2006) di cui si riporta un breve profilo:
“Carron Luigi all’età di 17 anni era già staffetta partigiana della Brigata Osoppo. Ha combattuto contro l’occupazione nazi-fascista. Alla fine della guerra si diplomò al Liceo artistico della città natale ed iniziò l’attività di insegnante di disegno al Collegio Graziani di Bassano e intorno alla metà degli anni Cinquanta, insieme ai soci Ferruccio Los, Visonà di Valdagno, Ferruccio Costacurta e Mario Pozza, fondò il laboratorio ceramico “Alcyone” a Nove di Bassano. Pittore, scultore, medaglista e ceramista nel 1979 realizzò la porta centrale della Chiesa Arcipretale di Marostica. Nel 1995 realizzò una Via Crucis in ceramica per la Chiesa di San Luca. Morì a Marostica nel 2006”;

CONSIDERATO che:
– i giardini pubblici posti nelle immediate vicinanze di Porta Bassano in Marostica sono attualmente privi di intitolazione;
– a tale scopo l’Amministrazione ritiene importante identificare tale luogo e intitolarlo alla memoria dell’artista e ceramista marosticense Luigi Carron scomparso nell’anno 2006;”

FINALMENTE A LUIGI CARRON DEDICATO IL PARCO DI PORTA BASSANO A MAROSTICA CON LE GIUSTE MOTIVAZIONI

CAMPO MARZIO: LA FINE POLITICA DI MOZZO, UN ARROGANTE RAGAZZOTTO, NEMICO DEL POPOLO, SINDACO DI MAROSTICA PER TROPPO TEMPO

Dopo ben quattro anni da Sindaco, Mozzo ancora non aveva capito che la gente va ascoltata e che il ruolo di Sindaco è la capacità di fare sintesi della volontà dei cittadini.
La vicenda Campo Marzio e la totale sconfitta della Giunta leghista, è direttamente collegata anche alla vicenda della nuova fermata del bus. Solo che allora non è esistita capacità di mobilitazione se non una inutile raccolta di firme con a seguire uno sterile dibattito sulla possibilità di un referendum, che invece andava fatto. Ed un Mozzo che se la rideva della democrazia, imponendo la sua volontà.

D’altra parte la gestione della vicenda era in mano alla pseudo opposizione in Consiglio Comunale, non alla gente che si è mobilitata spontaneamente come il caso Campo Marzio.
Pseudo opposizione perché nella gravissima vicenda della truffa dell’appalto del gas con costo per la Comunità di ben 910.000 euro, emerge chiaramente che Scettro è stato coperto dalla Dalla Valle e successivamente il Mozzo ha coperto entrambe. Addirittura al Fantinato, presidente del Consiglio Comunale, gli sfuggì, poi negando, in un colloquio con noi: “Ma vuoi che li denunciamo?”. In pratica tutto il Consiglio Comunale ha cercato di coprire le responsabilità della truffa del gas, venendo quindi meno il ruolo dell’opposizione. Che è soprattutto di controllo della maggioranza. Ciò implicherebbe lo scioglimento del Consiglio da parte del Prefetto per “combutta” tra maggioranza e minoranza.
Noi vergognosamente siamo stati lasciati soli a combattere e a dimostrare la truffa battendoci contro la querela fasulla e temeraria della Dalla Valle.

Noi ci auguriamo che dietro il comitato Campo Marzio si crei una aggregazione di cittadini per una lista civica per le prossime elezioni. L’esperienza di partecipazione va consolidata nel governo della nostra bella Marostica. Noi siamo pronti a dare il massimo appoggio.

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SI TORNA IN MESSICO PER DIVORZIARE. UNA INCREDIBILE VICENDA

Da oltre un anno stavo impazzendo per trovare una soluzione. Per un errore sul certificato di matrimonio messicano di due anni fa, niente permesso di soggiorno per la moglie. Ovvero tutto sospeso in attesa della modifica del documento. Il che vuol dire con i tempi messicani 1-2 anni dalla richiesta. 

Poi la soluzione possibile scoperta telefonando ad un Giudice messicano. Esiste in Messico il “divorzio amministrativo” per correggere eventuali errori. In pratica si divorzia e ci si risposa pochi giorni dopo con i giusti documenti. Spendendo anche quattro soldi, rispetto alla procedura di modifica. Solo occorre ripresentare tutti documenti legalizzati. Un lavoraccio.

Quindi decisione drastica per risolvere una storia infinita, irrisolvibile direttamente in Italia anche con un atto notarile che certificasse l’errore.

E così eccomi in Messico nuovamente per divorziare e risposarmi. Questa volta senza festa con gli amici e mariachi a cantare e suonare. Solo con i testimoni. Ma con un bel pranzo nel migliore ristorante della zona.

Però il soggiorno è piacevole avendo anche trovato una bella casa, ospite di amici, sulla riva del lago Chiapala con la possibilità di tornarci ogni anno per un paio di mesi.

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POLITEAMA: 828.000 EURO OTTENUTI UN ANNO FA DAL MINISTERO DELLA CULTURA SONO ANCORA SUFFICIENTI? È ANCORA TUTTO FERMO. Il MOZZO TACE. ASPETTA DI ESSERE RIELETTO…

IL Mozzo continua ad inventarsi situazioni assurde, vedi vicenda Campo Marzio, e a prendere bacchettate sui denti. Ma lui resiste. Trascurando tutto quello che seriamente c’è da concludere.
Un anno fa è stato ottenuto il finanziamento per completare il Politeama, nell’ambito del fondo per la Cultura. Soldi non previsti nel piano di investimenti del programma elettorale del Nostro Personaggio. Anche se a finanziamento ottenuto il Mozzo strombazzava “emozione, gioia, orgoglio…”. E aggiungeva il rapido completamento del Teatro. E ricordiamo che la storia inizia nel 2003 con il famoso Alcide Bertazzo, esperto con i suoi “companeros” anche di appalti per il gas con truffa, che si infila con il teatro nella speculazione edilizia che porta al fallimento Rubbo e relativa perdita di soldi da parte del Comune.
Tra poco quindi si festeggiano i venti anni dall’inizio dei lavori per il restauro del Politeama ed invitiamo il nostro bravo regista Panici a creare una rappresentazione teatrale ad hoc, specifica per l’avvenimento. Tipo la “commedia dell’arte” del Politeama. Noi assicuriamo la nostra presenza e sicuramente una grande affluenza di pubblico.

Il teatro Politeama fu costruito nel 1912, 110 anni fa, e rappresenta una splendida opera in stile Liberty. Non si dovrebbe più perdere tempo e ancora soldi. Sì, perché anche l’inflazione corre e più si aspetta più problemi ci saranno con i schei.

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ZERO INTERVENTI A MAROSTICA PER CAPIRE ED INDIRIZZARE IL PERCORSO DI STUDIO DEGLI STUDENTI. APPUNTO E CHI SI NE FREGA, LASCIAMO TUTTO AL CASO

Invece sarebbe quanto mai opportuno che qualcuno elaborasse un progetto, perché a scapito degli uccelli del malaugurio la richiesta di persone qualificate e con competenze c’è.
Basta anche vedere i dati dei manager in Italia. Sono il 5,3% degli occupati (113.000 dirigenti, di cui 51.600 nel terziario, questi ultimi con una crescita del 5% l’ultimo anno e 441.000 quadri). Inoltre ci sono 125.000 dirigenti pubblici di cui 112.000 medici.

E un manager oggi non lo si inventa. Occorre aver svolto studi specifici ed avere un background professionale, oltre anche delle doti personali.

Quindi è quanto mai necessario che i giovani siano informati sulle prospettive occupazionali per fare le proprie opportune scelte.

A questo proposito è appena apparsa una ricerca della CISL di Vicenza che analizza le scelte degli istituti superiori nel vicentino. Gli studenti iscritti alle scuole superiori risultano essere circa 40.000, con una ripartizione stabile negli anni tra le varie scuole superiori. Ovviamente la maggior parte dei liceali prosegue con l’università, mentre questo avviene per il 48,4% dei diplomati tecnici. I laureati nel 2021 sono stati 5.000 con 2.855 ragazze e 2.345 ragazzi. Il che rappresenta un massimo storico.

Ma la ricerca nulla dice sul tipo di laurea, il che sarebbe quanto mai utile. Si ferma a cogliere i circa 200 euro di differenza salariale mensile tra un laureato e non nei primi anni di lavoro. Il che fa ridere per l’ovvietà.

A Marostica ai laureati veniva gli scorsi anni rilasciato un attestato di riconoscimento da parte de Comune e chi interveniva alla cerimonia poteva dire due parole sulla tesi che aveva fatto.
Avendo insegnato a fine carriera aziendale per 7 anni all’Università, ricordo che le tesi sono il biglietto da visita per il giovane laureato per muoversi nel mondo del lavoro. Riprendere in modo organizzato la cerimonia per i giovani laureati e promuoverla per gli studenti delle scuole superiori, è un fatto importante per un giovane che deve scegliere. Le opinioni di chi ha frequentato l’università, nel bene e nel male, possono aiutare a scelte ottimali. Inoltre ogni cittadino può essere interessato alle competenze che vengono maturate dai giovani concittadini.
D’altra parte a Marostica ci sono 575 laureati con la triennale e 1.134 con laurea magistrale. Il 13,3% di 12.924 persone censite. Probabilmente siamo in linea con il 20,1% dei laureati in Italia tra i 25 e 64 anni. A Marostica ci sono anche 35 persone con un dottorato di ricerca post laurea. Tra cui chi scrive.
Ma ci sono però anche 284 persone senza titolo di studio e 2.153 con la licenza elementare.

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LA CULTURA SCIENTIFICA NON ESISTE, NON SE NE PARLA. MA NON C’È SOLO L’ARTE DEL CANOVA O DEI BASSANO O LA MUSICA DI MOZART. OCCORRE UNA INIZIATIVA A MAROSTICA

Un pluralismo culturale è necessario. Perché se è importante conoscere l’arte, la storia, avere una cultura umanistica, è essenziale avere una cultura scientifica. Cioè conoscere come siamo arrivati ad oggi.

Le scoperte scientifiche soprattutto degli ultimi 150 anni hanno cambiato il mondo. Una storia della scienza è importante per non vivere in una società in cui tutto viene dato per scontato. Perché ci sono stati dei personaggi che attraverso le loro scoperte ci permettono di vivere in un mondo completamente differente da quello vissuto dai nostri antenati. E spesso non ce ne rendiamo conto. Dando tutto per acquisito acriticamente.

Basta pensare che l’insieme degli elementi della materia che compongono il nostro vivere furono compresi e classificati nel 1869 con la famosa tavola degli elementi di Medeleev, che per questo prese il Nobel. Ma non se ne conosceva affatto le loro proprietà ed i collegamenti tra i singoli elementi. Oggi si sa che l’elemento principe è l’idrogeno, che tutt’oggi è l’elemento base dell’universo con l’elio e che ha la caratteristica di avere un nucleo con un protone ed un neutrone ed un elettrone intorno al nucleo. Tutti gli altri elementi nascono dall’idrogeno aggiungendo protoni, neutroni ed elettroni attraverso reazioni termonucleari. Oggi siamo arrivati ad avere 118 elementi, alcuni creati in laboratorio. Ed ogni elemento ha caratteristiche proprie. La nostra vita è costruita sulla chimica del carbonio. Senza il carbonio la vita non esisterebbe.

Una conoscenza di come si sono scoperti gli elementi, quali sono gli scienziati che ci hanno lavorato, quale conseguenze hanno portato, dovrebbe far parte di una cultura generale.

Anche chi scrive, laureato in chimica, di fatto ha sempre operato con quello che c’è, senza porsi tante domande. Certo poi è venuta la curiosità culturale. Cioè il capire come si è arrivati alle scoperte scientifiche ed alla società odierna. Quali sono stati i vari passaggi, le lotte, le sconfitte, le casuali fortune, i personaggi con i loro caratteri e follie  per arrivare alle scoperte. E ricordiamo che le malattie sono state vinte grazie alla chimica e che chi comprese per primo la relazione tra l’azione della chimica e la cura delle persone fu il francese Pasteur.

Per questa ragione auspichiamo che nella biblioteca di Marostica si apra una sezione scientifica, che attraverso conferenze cominci a mettere a fuoco la cultura scientifica  di cui beneficiamo, ma allo stesso tempo ignoriamo.

Per chi fosse interessato all’argomento c’è anche un libro pieno di curiosità ed aneddoti che si legge come un thriller dedicato alla tavola periodica: “Il cucchiaio scomparso ed altre storie della tavola periodica degli elementi” di Sam Kean, Adelphi Edizioni.

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