TUTTI GASATI A BASSANO PERCHÉ I TURISTI SONO STATI UNA MAREA E SI SONO FERMATI PIÙ NOTTI IN HOTEL

La presenza di visitatori ha soddisfatto finalmente le varie categorie economiche a Bassano durante il ponte dell’8-11 dicembre. E le permanenze alberghiere sono state anche di più giorni. Non più mordi e fuggi, magari per visitare il Ponte Vecchio o del Palladio e poi scappare via. Perché? Non certo per merito dei soliti tromboni con i loro accoliti esperti, dicono loro, di marketing con lauree che sono semplicemente delle patacche. Non occorre essere geni per capire che organizzare una mostra sul Canova e sulla famiglia dei da Bassano, associata ad una comunicazione “culturale” intelligente regionale e nazionale, che tra l’altro è una pubblicità gratuita, porta turisti. Un posizionamento turistico-culturale di rilievo induce beneficio anche alla realtà contigua. Chi va a Bassano e si ferma non può non fare un salto a Marostica con la sua famosa Piazza ed il Castello. O ad Asolo a respirare la storia di Caterina Cornaro regina di Cipro, nonché di Gerusalemme e d’Armenia con anche una recente influenza di intellettuali/imprenditori inglesi che vi hanno soggiornato. Pensiamo che la famosa azienda Scarpa è stata fondata Rupert Edward Cecil Guinness, secondo conte di Iveagh e che risiedeva nella villa dove aveva vissuto Eleonora Duse. Ed al locale museo c’è tutta la storia. Ma noi accompagniamo i nostri ospiti stranieri anche a sorseggiare l’ottimo cappuccino nel bar in piazza ad Asolo.

Basta che ci sia un gruppo di persone con solide basi culturali e professionali che possa lavorare tranquillamente. Diciamo che invece Marostica ha i suoi “periti” del turismo. Non che siano morti, ma la loro cultura è ferma al diploma tecnico di scuola secondaria. E si ritengono degli illuminati, invece sono solo ignoranti, saccenti ed arroganti. Manca quella spinta ed entusiasmo che solo personaggi con vera cultura come la Barbara Guidi, dottore di ricerca in Storia dell’arte e nuova responsabile del Museo di Bassano, sanno dare. Noi siamo fermi alla Cooperativa che gestisce la Biblioteca ed al gioco politico della caccia al tesoro della truffa dell’appalto del gas.

Ma le elezioni si avvicinano. Non c’è che da sperare in un impegno politico di persone serie e capaci. No quaraquaqua, ignoranti, faccendieri ed intrallazzatori.

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Osservatorio Economico Sociale di Marostica