IL PIETOSO DISCORSO DI MOZZO A FINE ANNO. ORMAI ESAUSTO, SENZA REALI COMPETENZE, CERCA DI RICANDIDARSI, MA È SENZA ANIMA

Bastava sostituire la voce di Mozzo con quella di Valentino Scomazzon, sempre attivo dai tempi di Bertazzo nel cementificare Marostica, e il gioco era fatto. Perché è chiaro che il Mozzo non ha caratteristiche e competenze per fare il Sindaco di una città come Marostica
Mozzo nel suo discorso elenca i lavori in essere, tutti indispensabili o cantieri in sospeso da chiudere da anni. Certo la fortuna di Mozzo-Scomazzon sono i soldi arrivati con il Pnrr. Senza di questi ben poco si sarebbe fatto.
Ma Mozzo era stato eletto per chiarire la situazione di bilancio e per far partecipare nelle scelte la cittadinanza. Nulla di tutto ciò è avvenuto. La strada scelta è stata della massima continuità con le gestioni precedenti coprendo i buchi di bilancio ed i reati. La Giunta è diventata una specie di loggia segreta dove vengono prese le decisioni da far approvare poi dalla maggioranza bulgara della Lega in Consiglio Comunale. Con dibatto che sempre esclude eventuali apporti delle minoranze.
Certo c’è l’attivismo dei lavori edificatori, grazie all’”esperto” Scomazzon, che non è un Babbo Natale ed i suoi interessi li avrà, essendo appunto del settore. Anche per la confusione e la non partecipazione alle decisioni della Comunità marosticense, che qualche sospetto lo crea. La chiarezza delle procedure nelle scelte è sinonimo oltre che di democrazia di assenza di trucchi ed onesta’.
L’ultimo dei casi è il trasferimento della sede comunale a Palazzo Baggio, senza consultare nessuno e comunicato come fosse una puttanata dall’assessore non eletto Colosso durante l’ultimo Consiglio Comunale. Un concetto di democrazia assolutamente da respingere. La vera sede del Comune tra l’altro sarebbe, a nostro parere, il Palazzo del Doglione dominante la piazza. Chiediamolo ai cittadini.

E quindi ci troviamo a pochi mesi dalle elezioni con un sacco di cantieri aperti senza una data certa di conclusione lavori. L’unica “opera” che ha avuto tempi rapidi di realizzazione è la famigerata nuova fermata del bus, uno squallido biglietto da visita per l’entrata a Marostica. Quali interessi c’erano?

Infine l’unica parte del discorso di Mozzo estremamente veritiera è quella del riconoscimento dell’attività delle varie associazioni di volontariato a Marostica, anche se quella più importante, la Pro Marostica, ha un Presidente chiaramente non all’altezza dei precedenti.

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INVESTIMENTI FATTI DA MOZZO-SCOMAZZON IN MODO QUASI SEGRETO CON ANCHE EVIDENTI SPRECHI POSSONO NASCONDERE INTERESSI NON CONFESSABILI

Siccome non siamo nati ieri e siamo vissuti professionalmente anche nella “Milano da bere” degli anni ‘80, in cui giravano i soldi per fare qualsiasi cosa, siamo piuttosto sospettosi quando vediamo comportamenti come quelli visti nella gestione degli investimenti pubblici a Marostica. È chiaro che il miglior modo per evitare sospetti sia in ambiente aziendale che pubblico è di operare con la massima trasparenza. Sfatiamo anche il mito del fare per fare, appunto che si è bravi perché si fa. È una grossa stupidità. Si è bravi perché si fanno bene le cose che servono, al giusto prezzo e con le corrette informazioni ai cittadini che sono poi quelli che pagano con i loro soldi. I politici non tirano fuori un quattrino.

Invece a Marostica assistiamo ad una serie di colpi di mano del gruppo leghista Mozzo, Scomazzon e Colosso. È iniziato subito col tentativo di vendere in fretta ed in segreto la piscina, fatto che poi si è scontrato con l’impossibilità di farlo perché nessuno l’ha voluta. Poi il bel viaggio in Brasile del Mozzo & Bucco senza rappresentanza del Consiglio Comunale. A seguire la nuova fermata del bus, non in programma elettorale, senza alcun rispetto della volontà dei cittadini per la maggior parte contrari. Recente il tentativo di cementificare il Campo Marzio con l’ovvia sollevazione dei residenti e dei cittadini tutti. Qui l’ignoranza storica si e’ dimostrata abissale.
In segreto è stata spostata recentemente la somma destinata alla rotonda di borgo Panica, per un intervento nell’area ex ospedale con la scusa dei lavori per il nuovo centro Alzheimer. Ma quei lavori da quello che sappiamo sono di pertinenza della Asl 7 e per l’accesso ci sarà bisogno di una strada provvisoria, non a carico del Comune. Invece si procede subito per una strada definitiva con una ulteriore cementificazione ed a spese del Comune. E le minoranze vengono escluse dalla vicenda. Perché?
C’è inoltre il progetto dell’ascensore-minareto per l’accesso al ristorante del Castello superiore. Ristorante mai finito con incredibili perdite di gestione, in quanto abbiamo verificato che molti turisti chiedono se è aperto. E in realtà la proprietà di un ristorante esula dai fini istituzionali di un comune. Il ristorante fu aperto dal Comune perché 70 anni fa non ve ne erano in funzione, anche per la recettivita’ per la Partita a Scacchi. Va venduto a chi lo può valorizzare nel modo migliore. Altrimenti sono sempre ulteriori costi per l’incapacità ed i ritardi della pubblica amministrazione.
Per non parlare delle querele contro di noi e i soldi spesi inutilmente. Tutte con lo scopo preciso di zittirci. Tra le altre quella della biblioteca e dell’appalto del gas, oltre la ridicola denuncia per essere dei “criminali dell’informazione “, perché diciamo la nostra opinione su appunto determinati fatti. Ovviamente l’art.21 della Costituzione Italiana difende la libertà di opinione, per fortuna. Altrimenti saremo in Iran o in Russia o Ucraina, ecc.

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MARIO SCURO: UN RICORDO INDELEBILE DI UN UOMO PROFONDAMENTE DEMOCRATICO E RISPETTOSO DELLA COSTITUZIONE. SI RIFIUTÒ DI FIRMARE

Ci sono dei fatti che restano indelebili nella vita di una persona. Perché toccano profondamente i personali principi e valori. È ciò che mi è accaduto quando ho conosciuto veramente Mario Scuro, di recente scomparso dopo una vita impegnata nel sociale e nella cultura per Marostica.
A fine 2016 con il ns. blog www.marosticanotizie.it appena messo su internet, alcuni frequentatori della biblioteca ci chiesero, dato l’immediato successo avuto, se potevamo mettere tra i giornali una copia cartacea del blog, essendo interessati a quanto veniva pubblicato, ma non essendo esperti di cellulari e pc.
Ci fu suggerito di scrivere una lettera di richiesta al Comitato della Biblioteca, costituito da alcune “eccellenze” culturali di Marostica. Il Comitato si riunì il 4 ottobre 2016 e decreto’ che eravamo “spazzatura” in quanto senza un direttore responsabile professionista o pubblicista e poi non avevamo una redazione. Una vera buffonata in quanto la normativa di un blog è chiarissima e noi la abbiamo sempre rispettata.
Ma tale decisione arriva a nostra conoscenza il 3 maggio 2017 con una lettera raccomandata del comitato di redazione della rivista Cultura Marostica a firma della Redazione di allora (Bassetto, Berton, Contin, Corato, Dalla Valle, Geremia, Muraro e Vivian), che in pratica ribadisce la risposta negativa per la pubblicazione del blog per i lettori della biblioteca, ma con una diversa motivazione: avevamo scritto degli articoli critici nei confronti della gestione della rivista. E quindi eravamo messi al bando.
L’unico della redazione che si rifiuta di firmare la lettera è Mario Scuro motivando il fatto che la risposta nei nostri confronti ledeva il diritto di critica affermato dall’art. 21 della Costituzione Italiana.

Di questa chiara presa di posizione di Mario Scuro contro delibere assurde e ignobili per chi si definisce portatore di cultura, siamo sempre stati a lui grati e da quel momento abbiamo cominciato a conoscerci meglio ed impostare un lavoro comune.

I veri democratici si riconoscono negli atti che compiono, non da quello che declamano e Mario Scuro è stato un vero democratico. Grazie ancora Mario.

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ALTRO COLPO DI MANO DI MOZZO & C.: TRAFERISCONO IL COMUNE A PALAZZO BAGGIO

Continua imperterrita la dittatura della Lega di Marostica. Convinti di fare e disfare perché hanno la maggioranza in Consiglio, ottenuta però con il 33,78% dei voti, durante l’ultimo Consiglio Comunale all’arrogante Colosso, assessore esterno e neppure eletto, che rispondeva a Santini, sfugge la decisione assunta dalla giunta probabilmente durante una bicchierata, di spostare la sede del Comune a Palazzo Baggio, essendo in scadenza il contratto con gli artigiani.

L’unica che chiede chiarimenti all’affermazione del Colosso è la Dalla Valle. Probabilmente agli altri era sembrata una affermazione ridicola. Ma in realtà i cittadini rappresentati dalle minoranze, che sono però maggioranza nella Comunità, sono considerati solo “paria” utilizzabili per gli atti formali del Consiglio, che alla Lega a questo punto sembrerebbe solo fastidioso convocare.

Quello di Mozzo, Scomazzon e Colosso, i personaggi che decidono davvero gli altri sono solo dei paggetti, è un atteggiamento completamente arrogante ed antidemocratico e sfiora l’illegalità. Devono assolutamente dimostrare che decidono tutto loro. Fa pena il povero Santini che precisa che è anche merito suo l’arrivo dei soldi per il nuovo centro per l’alzheimer, in quanto si era premurato di andare personalmente dall’assessore regionale ai servizi sociali Lanzarin a sollecitarla, per non dire pressarla, a trovare una soluzione nell’ambito dell’assistenza sanitaria in contrasto con la volontà di Bramezza, direttore dell’Ulss di vendere tutto e fare una operazione immobiliare. Ed il Mozzo allora stava zitto e non faceva nulla.

Insomma ci troviamo con una Lega che a Marostica prende per i fondelli tutti, pensando di avere il consenso con i fuochi d’artificio della vigilia di Natale organizzati dal solito Bucco, facente parte della combriccola al potere.

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UN AUGURIO DI UN GRAN BEL NATALE A TUTTI I NOSTRI LETTORI DI Marostica senza Censura e di www.marosticanotizie.it

E siamo arrivati a 2.100 membri con anche 200-300 visitors per Marostica senza Censura. Abbiamo oggi una media 850 lettori al giorno e forse siamo più letti del giornale locale. Un percorso costruito passo su passo in questi anni seguendo un format editoriale specifico: notizie locali con l’aggiunta delle più significative a livello regionale e nazionale. Usando un linguaggio diretto, semplice e scanzonato, facendo nomi e cognomi ed esprimendo chiaramente la nostra opinione in base anche alle nostre competenze.
Certo anche rischiando come nel caso della nostra denuncia dell’appalto truccato del gas. Non avevamo le prove. Ma come poter non dubitare di un appalto che parte da una valutazione di 5,3 milioni per andare a gara a 3 con poi pagamento da parte del Comune di 910mila euro? Una persona non idiota doveva dubitare. Poi le prove le abbiamo trovate.
Abbiamo anche cominciato a leggere attentamente l’albo pretorio. Ogni delibera comunale deve essere pubblicata all’albo che è messo in internet. Francamente un lavoraccio, ma abbiamo scoperto le decisioni che venivano prese, talvolta in modo molto discutibile, abbiamo informato quindi informato i cittadini e le abbiamo discusse e commentate.

Abbiamo inoltre mantenuto il nostro blog www.marosticanotizie.it solo con gli articoli dell’Osservatorio Economico Sociale di Marostica. Quindi c’è un archivio di ciò che è stato più significativo a Marostica E qui siamo sui 500 lettori settimanali, particolarmente da fuori Marostica.

Certo che la situazione politica è alquanto strana in quanto ci troviamo oggi con un consiglio comunale completamente delegittimato, avendo tutte le forze politiche coperto la truffa del gas e quindi commesso un reato. Andrebbe sciolto.

Ma il 2023 vedrà nuove elezioni e forse finalmente ci sarà un chiarimento con l’arrivo di nuovi personaggi non ammanicati con il passato. Anche se il problema degli interessi personali sarà di difficile soluzione. I faccendieri sono sempre attivi.

Quindi noi siamo ottimisti, perché le nostre battaglie hanno dimostrato di avere un risultato positivo e ci dovrà essere un sempre maggio ritorno alla rigorosa legalità ed ad una reale partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.

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CON GLI GNOCCHI +104,65 DI FATTURATO NEL 2021 PER BERTONCELLO DI ROMANO D’EZZELINO

Proprio un boom di vendite rispetto al 2020. Nadia e Angelo Bertoncello negli anni ‘80 gestivano un piccolo ristorante sulle colline di Marostica. Il loro piatto tipico erano gli gnocchi. Poi cominciarono a produrli di notte e venderli al mattino.
Successivamente arriva la nuova sede e l’aiuto dei figli e la produzione aumenta. Addirittura nel 2021 riescono a fare 20mila euro di fatturato rispetto ai 10mila dell’anno prima. Quindi in un anno raddoppiano. E di gnocchi se ne trova una bella varietà: tradizionali, spadellabili e ripieni.

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UNA ASSURDA CEMENTIFICAZIONE PER 280.000 EURO. ECCO PERCHÉ IL MOZZO NON HA INVITATO I CITTADINI ALLA INAUGURAZIONE!

La vicenda è nota. Mozzo ed il vice Scomazzon decidono di fare una nuova “stazione”. Non servono consigli comunali o firme per fermare la faccenda, anche perché le minoranze non riescono nemmeno ad organizzare un sacrosanto referendum, come prevede lo statuto comunale. Sembra una questione di vita o di morte per la Lega. In realtà noi riteniamo che una simile pervicacia contro la volontà dei cittadini qualcosa nasconda. Il futuro ci dirà  cosa. 

La logica dice che dopo aver sistemato la vecchia stazione spendendo un sacco di soldi con cesso per il pubblico, bar e ufficio informazione, bastava riportare lo spazio intorno alla stazione come lo era per il trenino, cioè ora ad utilizzo  per i bus,  ed il problema era brillantemente risorto. Di parcheggi per le macchine ce ne sono sufficienti intorno e vicino alle mura. Invece lontano dal centro si fa una fermata per i bus non una stazione, spendendo l’incredibile cifra di 280.000 euro e cementificando il precedente spazio  verde. 

Poi l’inaugurazione viene fatta in segreto da quattro gatti/politici della Lega. Sembra di vivere una storia fantapolitica. Ma con Mozzo la fantasia più  assurda diventa realtà. 

Speriamo tra breve in un seria e competente alternativa politica. 

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BOOM DELLE AZIENDE VICENTINE NEL 2021. E PIZZATO ELETTRICA DI MAROSTICA HA +33,21% DI FATTURATO ED UN INCREDIBILE UTILE NETTO DEL 22,81%

È appena uscito l’allegato al Giornale di Vicenza “Vicenza 1.000 imprese”. Sempre ricco di informazioni per conoscere la situazione delle aziende vicentine nel 2021. Spicca come crescita del fatturato ed utile la nostra Pizzato. Infatti cresce del 33,21% rispetto al 2020 raggiungendo i 57 milioni di fatturato. Tanto per capirci nel 2015 erano 29 milioni. Praticamente raddoppia in 6 anni. Ma fuori dal comune è l’utile che è il 22,81% del fatturato. Solo un’altra azienda la Riesco S.p.A. di Thiene con un fatturato di 26 milioni ha un utile % superiore pari al 30,63%.
Anche la Vimar continua la sua corsa con un +20,87% di fatturato raggiungendo i 245 milioni con un ottimo utile del 17,15%. Vimar era a 188 milioni nel 2015.

Ma esiste a Marostica anche la sede legale ed operativa di Electrade S.p.A., che opera nel trading di energia elettrica e gas per un fatturato complessivo di di 995 milioni. Si colloca quindi al secondo posto in provincia come fatturato dopo Unicom (Famila, ecc.) con 1.570 milioni.

Se buona parte delle aziende vicentine cresce a due cifre nel 2021, ci sono alcune aziende che presentano criticità, particolarmente nel settore alimentare. Esempio è Pedon che diminuisce dell’11,86% fatturando 79 milioni. Erano 58 nel 2015. Ma anche Brendolan Alimentari che diminuisce del 10,47% arrivando a 81 milioni.

E poi abbiamo nella distribuzione alimentare due imprese locali che si fermano: Battocchio S.p.A. e Coop Consumatori di Marostica. Per la Coop che ha aperto il nuovo e costoso punto vendita a Breganze è un problema, essendo anche andata in utile grazie a ricavi non ripetibili i prossimi anni.

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PER IL CENTRO ALZHEIMER A MAROSTICA 13,5 MILIONI DAL PNRR. MOZZO FA IL CAMERIERE, TUTTO MERITO DI MANUELA LANZARIN E CARLO BRAMEZZA

Ci siamo “assorbiti” ieri sera tutta la presentazione del nuovo investimento dell’Ospedale di Bassano-Santorso. I tempi sono strettissimi per via del finanziamento Pnrr già concesso con anche una revisione prezzi di circa il +10%, dato l’aumento dei costi. Ci sarà anche la Casa della Comunità con servizi vari per i cittadini di Marostica con un ulteriore investimento di circa 2 milioni.
Le criticità sono i tempi strettissimi per avere i soldi. Infatti la consegna è prevista a fine 2025 con inizio lavori ad ottobre 2023. Ed inoltre ci sarà il problema della formazione del personale. E adesso vedremo la vera capacità operativa del Bramezza, direttore generale della Ulss 7, dopo tutte le perplessità sulla sua persona dovute alle perdite milionarie da lui subite per avventati investimenti immobiliari. Infatti sarà lui il braccio operativo della Regione per la realizzazione del Centro Alzheimer.
Comunque alleluia. Marostica avrà il primo centro di questo tipo in Veneto con una ottimale collocazione vicino al centro cittadino. Quando sarà il nostro turno sappiamo dove andare.

La presentazione del Mozzo è stata a senso unico, in quanto non è stato permesso alcun dibattito. Il Mozzo, come ormai è evidente, non ha la più pallida idea di cosa sia partecipazione e democrazia. Basta ricordare il tentativo di vendere la piscina, la nuova ridicola fermata dei bus e la vicenda Campo Marzio. Ovviamente c’erano alla riunione schierati alcuni Sindaci del territorio che usufruiranno del servizio. In totale la popolazione che sarà assistita supera i 120.000 utenti.

Insomma c’è stata una intelligente intuizione per recuperare un’area ospedaliera dismessa con le opportunità del Pnrr. Adesso attendiamo la prova dei fatti con una ottimale realizzazione.

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LA GIUNTA DEI “PERITI” DI MAROSTICA DECRETA IL 2023 L’ANNO DELLA CULTURA DELLA PARTITA A SCACCHI. MA SONO FOLGORATI?

E proprio insistono per far in modo che le iniziative culturali delle varie associazioni abbiano come filo conduttore la Partita a Scacchi in ricordo della prima Partita del 1923. Senza togliere niente all’idea di fare una partita con personaggi viventi ponendo una scacchiera in Piazza, di fatto l’iniziativa di allora non aveva nulla della Partita a Scacchi ideata da Vucetich. Infatti non essendoci dietro una storia, una trama restava un evento originale ed estemporaneo, un po’ cultural-gogliardico però appunto senza vita. Una specie di fotografia.
E così ovviamente non fu più ripetuto, ma restava l’idea della scacchiera sulla Piazza con personaggi viventi.
Ora dalla Giunta leghista viene “l’ordine” alle associazioni culturali orbitanti attorno alla Consulta della Biblioteca, di “commemorare” con continuità per un anno l’evento. Ma con quale filo conduttore? La vera Partita a Scacchi è quella inventata e scritta da Vucetich 30 anni dopo. Ed è aperta la discussione in quanto anche non è mai stata valorizzata in pieno l’intuizione di Vucetich di portare storia, usi e costumi di Venezia a Marostica. E quindi ampliare la conoscenza di Venezia del 1400, con una serie di iniziative in parallelo con la Partita.
Ma che esperti “culturali” sono i “periti” della Giunta? Non c’è anche in questo caso come per molte decisioni precedenti, vedi anche la recente decisione poi rimangiata sul Campo Marzio, un momento di riflessione acculturata.
Ma cosa ne pensano e dove sono i vari Guderzo, Muraro, Contin, Frison, Minuzzo, Cuman, Scuro, Burei, Panici?…tanto per dire. E sono stati consultati?
Il fatto è che non c’è un responsabile culturale della Partita a Scacchi che possa fare sintesi…a meno che non si consideri il personaggio Bucco! Allora è meglio ritirarci in convento a pregare. L’ultimo sua opinione sull’uso delle nuove tecnologie in funzione della “memoria storica” è da urgente ricovero.

Ma che in tutto questo non centri il “Partito della Partita a Scacchi” per le prossime elezioni?

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