UTILE DI 869.323,02 EURO PER IL 2023, SENZA LA MINACCIA DI QUERELA DI COLOSSO ASSESSORE AL BILANCIO DEL COMUNE DI MAROSTICA. PERCHÉ?

L’anno scorso Colosso ci minaccio’ di denuncia per aver detto che il Comune aveva un conto economico in perdita. Ed era di -264.572,81 euro.
Ora che farà perché diciamo che è in utile? La ragione è che semplicemente nel 2023 di fronte a maggiori tributi e maggiori spese con un saldo positivo di 280.863,40 euro si ha un importante fatto. I trasferimenti correnti, cioè i soldi dati dallo Stato, Regione o Enti pubblici, passano da 1.054.112,60 euro nel 2022 a 1.716.174,57 nel 2023 con un incremento di ben 662.061,97. Un fatto che sembra occasionale.
Comunque alla fine con anche il saldo positivo tra tributi e costi salta fuori un utile 2023 di 869.323,02 euro. Soldi che si sarebbero potuti spendere, ironicamente anche pagando in modo equo il personale della biblioteca, se si fosse conosciuta la situazione in tempo.

Il fatto che del conto economico e dello stato patrimoniale non si sia discusso in Consiglio Comunale pur presentando la documentazione, ma ci si sia fermati al solito rendiconto finanziario in qualche modo ci insospettisce. Perché non si è presentato e discussa una situazione in fin dei conti positiva?

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IL “COMICO” E VERGOGNOSO COMUNICATO STAMPA DI ETRA SUL BILANCIO 2023

Era stato pubblicato come copia ed incolla sul Giornale di Vicenza. Sembrava fosse stato molto sintetizzato comunicando solo l’approvazione all’unanimità del bilancio 2023 con destinazione degli utili a riserva straordinaria per permettere alla società ulteriori investimenti. Ma non c’era altro, senza alcun dato specifico.
Ed allora siamo andati sul sito di Etra alla ricerca di ulteriori informazioni come il fatturato, l’utile netto, la situazione patrimoniale, ecc.
Per il 2023 c’è solo il comunicato senza altra informazione. Proprio nulla. Ma il bilancio si approva con tutte le relative informazioni. In particolare sulla redditività e la struttura dei costi.
La redditività è poi importante misurarla non solo come % sul fatturato, ma anche sul capitale netto, per capire se le risorse sono utilizzate in modo efficiente.
Infine va fatto un confronto con le altre aziende dello stesso settore per capire se si è in linea col mercato.
Invece il comunicato stampa diffuso è solo un atto di fede di un bilancio approvato all’unanimità senza informazioni e commenti.
Non è certamente in questo modo che si gestisce l’informazione di una azienda pubblica. Ci sembra un modo per prendere per i fondelli i cittadini.

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LA COOP CONSUMATORI DI MAROSTICA PER IL SECONDO ANNO ANCORA IN PERDITA PER 373.451 EURO, MA VA IN PARI FINANZIARIO

L’eredità lasciata dal presidente che non voleva mollare la carega, Luigi Scomazzon, si fa ancora sentire sul bilancio della Coop Consumatori di Marostica. E ricordo lo scontro con i Soci che mi deridevano dicendo che “ce lo teniamo perché le cose vanno bene”. Senza pensare che il futuro è determinato dalle scelte che si fanno oggi. E scelte errate portano a situazioni critiche. E lo Scomazzon, con i relativi amministratori ossequenti, stava facendo delle scelte sbagliate. Certo dopo dieci anni sono arrivate le scuse del nuovo Presidente, ma nella gestione del business contano i fatti non le chiacchiere.
Dopo la perdita di 583.547 euro del 2022, quella del 2023 è di 373.541 euro. Ancora perdita quindi, ma sono stati recuperati 210.006 euro. E poi con gli ammortamenti per 346.936 euro si va in pari finanziario.
Resta l’incidenza, molto elevata, del 13,2% sul fatturato del costo del personale. Dovrebbe essere del 10%. Non è stato fatto alcun intervento in questo senso.
Certo 12.340 Soci sono un numero importante, da valorizzare con significative specifiche iniziative. E poi le vendite hanno registrato un +5,6% in valore. Inoltre per gli acquisti effettuati tramite Coop Alleanza 3.0, la Coop Consumatori ha incassato 322.508 euro di ristorno, uno sconto importante pari al 2,3% sugli acquisti. Partecipare al sistema di acquisti di Coop è di strema utilità.
Insomma se ci fosse un Consiglio di Amministrazione con “le palle” i problemi si possono anche risolvere. Ma le palle non si inventano, si hanno.
Resta il fatto che per la sua importanza sociale a Marostica, la Coop Consumatori deve essere risanata e rilanciata, perché il contesto positivo c’è tutto. Anche se la grande distribuzione “privata” certamente è più furba e smaliziata di una Coop ex democristiana tinta di rosso operaista e solidale.

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ACCHILE VARIATI, POLITICO NAVIGATO EX SINDACO DI VICENZA, FA UNA BELLA FIGURA A MAROSTICA RACCONTANDO IL PARLAMENTO EUROPEO

Eravamo andati per semplice curiosità poco convinti di apprendere novità. Invece la serata organizzata dall’associazione Marostica Partecipa, ovvero il Pd di Santini, è risultata interessante.
Fondamentalmente si è capito il meccanismo di decisione delle disposizioni europee con accordi tra commissioni e lobby, per poi trovare un esito positivo, particolarmente nel settore ambientale, grazie al fatto che Bruxelles non è Roma e quindi meno influenzabile dell’opinione pubblica locale, spesso cieca all’interesse generale. Benché si sia arrivati a consumare 2,5 volte la possibilità di rigenerazione delle risorse naturali, il meccanismo del consumo fa fatica a decelerare. Comunque macchine elettriche, diminuzione delle polveri sottili, oltre che il controllo delle risorse idriche sembrano ormai arrivati al traguardo.
Variati pone dei limiti alle possibilità di intervento dell’Europa in politica in quanto non esiste alcun accordo in tal senso. Alla nostra domanda specifica perché nel 1990 allo scioglimento del patto di Varsavia, la Nato non sia stata sciolta, Variati è onesto dicendo….”gli americani, difficile comprendere gli americani”. Come dire che le decisioni le prendono loro e noi siamo solo dei burattini sottomessi.
Ed infatti una delle principali motivazioni dell’attacco russo all’Ucraina è che c’era il sospetto di una rapida adesione alla Nato di tale paese, il che avrebbe reso impossibile l’intervento russo, senza il coinvolgimento immediato della Nato stessa.
Variati ha anche rivelato che nella guerra a fronte di 1 morto russo c’è ne sono 2 ucraini. È quindi in atto una carneficina soprattutto dei giovani ucraini.
Noi comunque gli abbiamo detto che l’Europa, piaccia o non piaccia, comincerà ad avere un ruolo politico unitario solo con la sconfitta dell’Ucraina, perché solo allora capirà cosa vuol dire non contare nulla ed obbedire ad un paese ben distante dal territorio europeo.
Comunque ci siamo complimentati con Variati, in quanto abbiamo capito che in pratica ha lavorato sodo e con competenza a Bruxelles, in favore anche dell’Italia.

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È ILLEGITTIMA LA NOMINA DEL PRESIDENTE E VICE PRESIDENTE DEL COMITATO DI GESTIONE DELLA BIBLIOTECA DI MAROSTICA. IL REGOLAMENTO VA RISPETTATO

Mai ci era capitata una situazione del genere. Anche perché la prima cosa che devono fare i membri eletti in qualsiasi comitato o direttivo di associazioni o enti è leggersi e rispettare lo Statuto o il Regolamento. I componenti eletti dal Consiglio Comunale nel Comitato della Biblioteca non lo hanno fatto. Si sono trovati tra di loro come per fare bisboccia ed hanno eletto il Presidente ed il Vice su ovvia indicazione del Sindaco Mozzo, senza convocare anche i membri rappresentanti delle Associazioni e delle Scuole. Una evidente illegalità.
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Ma il Regolamento è chiaro: fanno parte del Comitato sette membri eletti dal Consiglio Comunale con la rappresentanza delle minoranze e cinque in rappresentanza della Consulta delle Associazioni, delle scuole medie del territorio e dell’Associazione Volontari della Biblioteca oltre che il responsabile tecnico della Biblioteca con il compito di segretario. I rappresentanti del Consiglio Comunale hanno diritto di voto deliberativo, mentre gli altri hanno voto consultivo. Il Regolamento prevede uguaglianza di diritti nella partecipazione e non c’è altra discriminazione se non quello del voto.
Della faccenda ci siamo accorti quando è stata convocata una riunione divisa in due parti: una plenaria e l’altra senza la “feccia” dei componenti senza diritto di voto, che in realtà sono stati nominati per dare credibilità al Comitato per le loro specifiche competenze.
Noi abbiamo fatto presente della incredibile situazione al Presidente a questo punto pseudo eletto. La risposta è stata strabiliante: “Sarà mia premura spiegare mercoledì sera i motivi (di metodo, non di sostanza) per cui ho pensato di articolare la riunione in sua fasi”.
È evidente che si persevera a non applicare il Regolamento . Ma in che mondo siamo capitati? Tutti si inventano le regole che fanno più comodo?

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DOPO OLTRE 5 ANNI DI CHIUSURA, LA PSEUDO INTELLIGENTE “NOMENCLATURA “ DI MAROSTICA SI ACCORGE DELLA POTENZIALITÀ DEL CASTELLO SUPERIORE

Da anni stanno tutti in silenzio in attesa che appaia il magico ristoratore che tiri fuori i quattrini per la definitiva sistemazione e l’affitto. E l’infaticabile sempre vice segretario comunale Dal Zotto, sforna bando su bandi che ovviamente restano sempre deserti. Ed il Colosso, da bravo ragioniere assessore esterno, continua a mettere nel budget del Comune i 70.000 euro di affitto, che non si vedranno mai.
Ma dietro c’è il Mozzo con la sua truppa che non ha un briciolo di visione e programmazione. Noi continuiamo a dire da anni che gli spazi del Castello superiore costituiscono una ottima opportunità per creare un centro culturale/musicale
per le più svariate iniziative con un minimo ospitalità, tipo bar. Poi si mette dietro il Castello una piccola funivia per l’accesso delle persone senza l’uso della macchina. Senza pensare a fantomatici ascensori-minareto come proposto dal solito geometra Scomazzon. Di ristoranti in zona c’è ne sono anche troppi e va pienamente sfruttata la magnifica posizione del Castello con una attività culturalmente ed economicamente valida.
Solo l‘indisponibilità della sala mostre al Castello inferiore per l’incredibile utilizzo per il museo delle scacchiere ha reso possibile il nuovo utilizzo, anche pare purtroppo limitato al sabato/domenica.
Alcuni ci hanno chiesto perché il museo delle scacchiere non poteva essere fatto al Castello superiore. Probabilmente perché il furbo padrone/benefattore delle scacchiere ha previsto come vincolo contrattuale il Castello inferiore come sede del “suo” museo.

Insomma la situazione è una ulteriore prova di gestione improvvisata delle opportunità che la nostra Comunità offre da parte di chi dovrebbe gestirle al meglio.

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200 EURO A TESTA PER IL “MAGNA-MAGNA” DI GALA AL MAROSTICA SUMMER FESTIVAL: È UNA VERGOGNA

Sarà pure per beneficienza, ma organizzare una cena a 200 euro a testa utilizzando la Piazza pubblica di Marostica non è etico.
Eppure “Mura d’Incanto”, Gran Gala’ a favore di Fondazione Città della Speranza e di Spazio Donna, è in programma per il 4 luglio. L’organizzazione è collegata al Marostica Summer Festival Volksbank è quindi al Patrocinio del Comune.
A nostro parere uno spazio pubblico importante come la Piazza non può essere utilizzato per pochi privilegiati che possono permettersi di pagare una cifra così significativa e vanno rispettati dei principi morali.
Far vedere in Piazza delle “élite” che possono rimpinzarsi a 200 euro a testa, nascondendosi dietro la “beneficienza”, non può essere un modo di fare spettacolo.
Con questo livello di prezzi, inaccessibile per una normale famiglia, una serata di Gala si dovrebbe svolgere in uno spazio privato appositamente affittato, non in uno spazio pubblico, come la nostra Piazza di Marostica.
La cosa strana della faccenda, per uno come noi che di marketing qualcosa se ne intende, è l’adesione all’iniziativa di numerosi sponsor.
Ma che tipo di “immagine” comunica una azienda che sponsorizza un “magna-magna” di Gala in uno spazio pubblico a 200 euro a testa?

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