Eravamo andati per semplice curiosità poco convinti di apprendere novità. Invece la serata organizzata dall’associazione Marostica Partecipa, ovvero il Pd di Santini, è risultata interessante.
Fondamentalmente si è capito il meccanismo di decisione delle disposizioni europee con accordi tra commissioni e lobby, per poi trovare un esito positivo, particolarmente nel settore ambientale, grazie al fatto che Bruxelles non è Roma e quindi meno influenzabile dell’opinione pubblica locale, spesso cieca all’interesse generale. Benché si sia arrivati a consumare 2,5 volte la possibilità di rigenerazione delle risorse naturali, il meccanismo del consumo fa fatica a decelerare. Comunque macchine elettriche, diminuzione delle polveri sottili, oltre che il controllo delle risorse idriche sembrano ormai arrivati al traguardo.
Variati pone dei limiti alle possibilità di intervento dell’Europa in politica in quanto non esiste alcun accordo in tal senso. Alla nostra domanda specifica perché nel 1990 allo scioglimento del patto di Varsavia, la Nato non sia stata sciolta, Variati è onesto dicendo….”gli americani, difficile comprendere gli americani”. Come dire che le decisioni le prendono loro e noi siamo solo dei burattini sottomessi.
Ed infatti una delle principali motivazioni dell’attacco russo all’Ucraina è che c’era il sospetto di una rapida adesione alla Nato di tale paese, il che avrebbe reso impossibile l’intervento russo, senza il coinvolgimento immediato della Nato stessa.
Variati ha anche rivelato che nella guerra a fronte di 1 morto russo c’è ne sono 2 ucraini. È quindi in atto una carneficina soprattutto dei giovani ucraini.
Noi comunque gli abbiamo detto che l’Europa, piaccia o non piaccia, comincerà ad avere un ruolo politico unitario solo con la sconfitta dell’Ucraina, perché solo allora capirà cosa vuol dire non contare nulla ed obbedire ad un paese ben distante dal territorio europeo.
Comunque ci siamo complimentati con Variati, in quanto abbiamo capito che in pratica ha lavorato sodo e con competenza a Bruxelles, in favore anche dell’Italia.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica