In Israele ci siamo stati due volte, la prima per lavoro e la seconda come capogruppo di Avventure nel Mondo. Ci ha colpiti l’estrema precarietà della situazione. Sembra di essere in guerra. Soldati e controlli dappertutto e poi un trattamento da parte degli israeliani dei palestinesi come fossero dei pezzenti, suscitando quindi un odio feroce. Di fatto Israele sopravvive con la forza del suo esercito finanziato ed armato dagli americani. Palestinesi, arabi, iraniani e turchi, insomma tutti i mussulmani sono nemici di Israele e del sionismo, che propose lo stato di Israele. Ci viene logico pensare che Israele seppur finora vincitore non potrà resistere sempre.
E la grande sconfitta di Israele è del 70 d.C. da parte dei Romani con la conseguente diaspora. Gli Ebrei non vollero mai riconoscere l’autorità di Roma. E combatterono contro un nemico, che lasciava parecchia libertà ai paesi conquistati, con una guerra micidiale e una terribile sconfitta: circa 1.000.000 i morti, 97.000 i prigionieri/schiavi e la fuga dei sopravvissuti. Per 1.900 anni poi nessuno ha proposto uno stato di Israele.
Siamo stati a vedere i resti della fortezza di Masada, ultima ad arrendersi nel 73 d.C. e dove oggi giurano le truppe scelte israeliane. I Romani costruirono con pazienza e metodo un terrapieno per conquistare la fortezza. All’assalto finale i mille difensori ormai disperati si suicidarono.
Ora Israele e’ circondata da paesi arabi nemici e non c’è dialogo per una pacifica convivenza.
Quanto potrà resistere una situazione del genere tra fanatici sionisti e organizzazioni palestinesi in armi?
A mente fredda più i paesi arabi diventano ricchi e forti, più c’è il pericolo di non sopravvivenza per Israele. Quindi la possibilità di una nuova diaspora è tutt’altro che improbabile. Strano che nessuno la ipotizzi.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica