50.000 SPETTATORI IN PIAZZA A MAROSTICA LA SCORSA ESTATE. 15.000 PER LA PARTITA A SCACCHI. MA CHI CI PERDE E CHI CI GUADAGNA?

I ricavi della Partita a Scacchi per i biglietti sono circa 558.000 euro, dai dati forniti da Simone Bucco in assemblea della Pro Marostica. Quindi se da quanto pubblicato dai giornali gli spettatori sono stati circa 15.000 vuol dire un ricavo medio del biglietto di 37 euro.
I costi sostenuti si aggirano intorno ai 754.000 euro, tenendo anche conto che in sostanza tutti i volontari poi lavorano “gratis”. Quindi la Partita ha una “perdita” di 196.000 euro da coprire con contributi regionali, comunali e sponsor.

Viene spontanea una domanda: ma il prezzo medio di 37 euro forse non è troppo basso? Può la Partita a Scacchi vivere senza contributi, soprattutto pubblici? I contributi degli sponsor potrebbero essere finalizzati solo ad un miglioramento dello spettacolo?

Facendo un semplice conto e portando il ricavo medio del biglietto a 50 euro, quindi con un +35% i ricavi pareggerebbero i costi sostenuti.
La Partita “commercialmente” vale 50 euro? Noi crediamo di si.

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BUCCO PARLA DA SOLO ALL’ASSEMBLEA DELLA PRO MAROSTICA DAVANTI AI SUOI ADEPTI. È NEL 2022 DI 31.719,24 € L’AVANZO DI GESTIONE SU 1.074.171,01 € DI ENTRATE

Sostanzialmente un buon risultato dovuto alle entrate straordinarie per 743.583,15 di cui 50.000 € dalla Regione Veneto, 131.097,87 € da esercenti, commercianti, privati, banche ecc., 557.990,28 € da manifestazioni ed iniziative.
Le entrate ordinarie (senza Partita) ammontano a 330.587,86 € di cui 2.750 € come quota associativa, quindi pari a 275 Soci della Pro. Un numero ridicolo rispetto alla popolazione di Marostica e per il significato della Partita per la Comunità. Tra l’altro non viene fatta una puntuale campagna di tesseramento oltre che una specifica informazione ai Soci. Essere Soci dovrebbe essere un obbligo per tutti i figuranti della Partita.

Altre entrate ordinarie sono 116.568,00 come proventi e contributi per la gestione del Castello e del Cammino di Ronda, 9.788,33 come contributo comunale su manifestazione varie, ben 37.893,40 € come saldo convenzione 2020/21 del Comune di Marostica e proventi vari per 162.088,13 €.

Ovviamente la gestione della Pro Marostica e della Partita si basa essenzialmente sul volontariato e questo è un grande merito dei cittadini di Marostica ed il fatto che la Partita è un patrimonio storico sentito da tutti.

Noi, unici tra il pubblico, abbiamo posto due domande: a quanto ammonta annualmente il ripristino dei costumi e perché non si parla del fatto che Vucetich, l’autore della Partita, volle riportare a Marostica usi costumi di Venezia del 1400 valorizzando Castelli, Piazza e Mura di una meravigliosa cittadina medioevale. E quindi Marostica non è la Città degli Scacchi, e ce ne sono tante basta girare su internet, ma l’unica città al mondo della Partita a Scacchi, come finestra di Venezia.
È evidente al riguardo la carenza culturale dell’attuale gruppo dirigente della Pro Marostica, bravo ad organizzare ed anche a coinvolgere numerose aziende locali nelle varie iniziative, ma che sostanzialmente parla a se stesso e non pensa alla strategia storico-comunicativa della Partita. Puntando solo sugli scacchi sta prendendo un grosso granchio.

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IL PROSSIMO SINDACO CUCÙ LEGGERÀ ATTENTAMENTE IL DUP, DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE? DUBITIAMO FORTEMENTE ANCHE PERCHÉ L’ULTIMO IN USCITA NON LO HA MAI FATTO

In una normale azienda per fare il budget ci sia basa su ricerche di mercato e risorse. Cioè si deve definire il contesto in cui ci si trova e finalizzare il tutto ad una crescita ottimale.
La stessa logica vale per le amministrazioni pubbliche ed in particolare i comuni. Ed il documento da compilare attentamente si chiama DUP, Documento Unico di Programmazione.
In pratica contiene l’analisi delle situazioni esterne (nazionale, regionale e locale) e le valutazioni socio-economiche del territorio. Diciamo che è un malloppone completo, e fatto molto bene, con incluse le scelte di azione economica che il Comune decide di fare. E non ci dovrebbe essere contraddizione tra le premesse e poi le scelte che vengono fatte. E qui sta l’inghippo. Noi non sappiamo quanto sia stato discusso in Giunta questo documento o se sia stato fatto solo perché è obbligatorio per legge.
Certamente il Documento di Marostica ha forti contraddizioni tra le premesse e poi la realtà.
Un esempio che salta incredibilmente agli occhi è l’evoluzione del tasso di natalità, in pratica il rapporto tra i nati vivi dell’anno e la popolazione media dello stesso anno.
A Marostica dall’8,76% del 2018 si arriva al 5,62% del 2022. Il Veneto nel 2021 ha il 6,8%. Cosa significa questa evoluzione? Semplicemente che non c’è stata alcuna attenzione da parte del Comune per agevolare la natalità attraverso finanziamenti specifici alle famiglie con figli. Il Trentino Alto Adige, che ha una specifica politica per le famiglie con figli ha, sempre nel 2021, un tasso di natalità dell’8,7%. Un risultato importante dovuto appunto a scelte politiche specifiche.

Nel DUP di Marostica non c’è alcun cenno al problema della natalità, come di altre situazioni. Perché la politica a Marostica è fatta da geometri cui interesse principale è il piano regolatore che nel futuro, continuando così, avrà tante case vuote oltre che le scuole. O con tanti ospiti dall’Africa e dall’Asia.

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NAUFRAGA IL PATTO A TRE PER SALVARE MAROSTICA DALLA LEGA. SI VA VERSO IL PUTTANAIO

Sembrava fatta con finalmente una seria alternativa al disastro Mozzo con un patto di lista civica sostenuta da Santini, Scettro-Costa e Dalla Valle frutto di una seria opposizione Comune di cinque anni. Ovviamente con una scelta di un Sindaco “super partes”.
Ma le ultime notizie dal fronte politico ci dicono che c’è stato un forte intervento della Eia ! Eia! Alalà Donazzan per bloccare il tutto e riportare il locale nuovo (si fa per dire) FdI alla alleanza governativa. Ecco quindi che pare sia fatto l’accordo per il “supporto” di Costa-Scettro per un bis di Mozzo. Ovviamente con FdI con le braghe in mano pronta a subire le regole di Mozzo che gode del nuovo patto. Pensando di avere i voti per fare il bis. Non è quindi politica, ma proprio un puttanaio.

Certo che il Santini si ritrova con il cerino in mano o meglio con la Dalla Valle come unica possibile alleata che a questo punto non mollerà mai la candidatura a Sindaco. Costi quel che costi.
Ma forse Santini ha una Elly Schein anche a Marostica? Occorrerebbe un deciso coraggio per raccontare veramente come stanno le cose a tutti i cittadini sempre presi per i fondelli da una politica incapace semplicemente di governare bene rispettando le regole democratiche.

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SE IL BUCCO FOSSE UN MANAGER IL PROBLEMA DEL RISTORANTE DEL CASTELLO SUPERIORE DI MAROSTICA SAREBBE RISOLTO DA TEMPO. INVECE ABBIAMO IL GEOM. SIMONE

È evidente che il ristorante del Castello Superiore fa parte del “sistema” Piazza, Mura, Castello e…Partita a Scacchi. Ed è purtroppo chiuso da ben 5 anni.
Evidente pure che il ristorante del Castello si trova in una posizione eccellente con anche notevole spazio esterno da poter utilizzare. Quindi si può pensare ad un utilizzo per iniziative non solo di semplice ristorazione.
Oggi la gestione del tutto, escluso il ristorante, è demandata alla Pro Marostica a cui però sfugge una vera visione d’insieme. Questo è la conseguenza del basso livello manageriale esistente che si limita ad una capacità organizzativa di eventi frammentati e talvolta anche discutibili.

Non c’è quindi una visione unitaria e manageriale della problematica ed è difficile che da parte del Bucco, essenzialmente politico della vecchia guardia facente anche parte della Giunta che ha approvato l’appalto del gas con “tangente”, ci possa essere un salto di qualità. Purtroppo non ci si inventa “manager”. Ma si potrebbe tentare se si perde di arroganza e si chiede l’apporto di persone con le dovute competenze. Anche perché di tempo se ne è perso veramente troppo.
Facciamo queste riflessioni perché nella situazione odierna, avendo intrapresa la strada dell’affitto, dovrebbe essere la Pro Marostica che in modo diretto o indiretto rapidamente prende in mano la gestione del ristorante. Certo però occorre uscire dalla vecchia logica di un semplice gestore, ruolo sempre più difficile data la situazione attuale di concorrenza. E serve un progetto di sicuro successo con appunto una nuova strategia e quindi un approccio con idee diverse.
In pratica dovrebbe essere la Pro Marostica che affitta il ristorante, anche tramite una società creata ad hoc, presentando una proposta con ciò che già gestisce. Insomma un progetto di gestione-marketing d’insieme. Ne sarà capace la Pro Marostica?

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L’IDIOZIA DEL RISTORANTE DEL CASTELLO SUPERIORE A MAROSTICA. UN INVESTIMENTO DEL COMUNE INUTILE E NON REDDITIVO

Evidente che le logiche di gestione della Giunta Mozzo sono determinate dalla pura casualità. Non esiste alcuna strategia di reale investimento e di orientamento dello sviluppo della Comunità. Le premesse del Documento Unico di Programmazione non sono minimamente interpretate in funzione di un orientamento di benessere sociale per la Comunità di Marostica. Manca quindi una Cultura della gestione in funzione di precisi obiettivi. Ne è un esempio la faccenda del ristorante del Castello Superiore.

Il ristorante del Castello Superiore fu acquistato dal Comune da un privato e ristrutturato negli anni ‘50 per sopperire alla mancanza di uno spazio di ristoro di un certo livello in concomitanza col successo della Partita a Scacchi.
Oggi tale funzione è venuta meno data la numerosità dei ristoranti in zona e la proprietà di un ristorante da parte del Comune non ha significato, essendo anche diminuita la redditività rispetto all’investimento. È un bene che andava venduto in funzione di investimenti sociali, necessari per la Comunità. Cosa che si cerca di fare oggi in grave ritardo, e con finanziamenti “fortunosi”, e dopo aver buttato via 910.000 euro nella vicenda della “tangente” del gas. Tra l’altro una gestione con proprietà dell’immobile permette l’ottimizzazione dello stesso in funzione di nuove variabili di mercato. Cosa non permessa evidentemente dalla rigidità di un affitto.

Ora si va a gara nuovamente dopo che la prima è andata deserta, ed i tempi quasi infiniti per la ristrutturazione ovviamente senza alcun ricavo, con base d’asta di 72.000 euro all’anno, inferiore ai precedenti introiti

Il risultato della gara lo sapremo dopo il 18 aprile, quando la stessa sarà chiusa, poco prima di un mese dalle elezioni comunali.

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SENZA BIMBI MAROSTICA MUORE. ALTRO CHE NUOVE ROTONDE, INVESTIMENTI NEL SOLITO MATTONE PER LE TASCHE DEI SOLITI NOTI. DIAMO SOLDI A CHI HA FIGLI PICCOLI

La vicenda dei 412.500 euro, con relativa parcella di 40.000 euro per il progetto, per la inutile mensa della scuola di San Luca che in pratica sta chiudendo non avendo attivato la prima, ci ha spinti ad analizzare la situazione demografica a Marostica.
Guardiamo l’evoluzione della fascia di età tra i 0 e 6 anni. Nel 2018 erano 812, nel 2019 793, nel 2020 739, per crollare a 612 nel 2021. Nel 2022 c’è stata una risalita a 690.
Questi dati sono contenuti nel DUP, Documento Unico di Programmazione, recentemente presentato in Consiglio Comunale a Marostica.
Ed i dati servono per programmare ed è evidente che la popolazione giovanile a Marostica sta crollando. Ci sono sempre meno bimbi ed il Comune non fa nulla per cambiare la situazione. Garantire condizioni familiari ottimali per non creare difficoltà ad avere figli.
I soldi ci sono sono solo per nuove costruzioni, strade e rotonde. Per rovinare territorio ed ambiente.
Attiviamo subito invece una politica di sostegno alle famiglie che vogliono avere figli e dare un futuro alla nostra Comunità, in modo che Marostica non sia solo la Città della Partita a Scacchi, ma anche la Città dei Bimbi, perché Marostica lo merita ed è un posto ideale per fare crescere le nuove generazioni.

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MOZZO È UN BUGIARDO: LA PROGRAMMAZIONE PER LE SCUOLE PRIMARIE NON ESISTE E SAN LUCA È DESTINATA AI PICCOLI FANTASMI PERCHÉ IL CALO DEMOGRAFICO A MAROSTICA È DRAMMATICO: AL 25%

Abbiamo sottolineato che l’investimento per la scuola di San Luca, con relativa progettazione per circa 40.000 euro, non ha alcun senso essendo da quest’anno annullata la prima classe. Mozzo risponde che è tutto programmato. È falso in quanto basta leggere il calo demografico in essere. Tra il 2018 ed il 2021 i bimbi in età prescolare a Marostica sono passati da 812 a 612, ben 200 in meno.
Quindi ci si trova di fronte ad un drammatico calo demografico che rende necessaria una diminuzione dell’offerta scolastica ed una attenta riproposta dei servizi.
Di questo nel Documento Unico di Programmazione dell’amministrazione Mozzo non c’è nulla. Solo l’ulteriore scuola a Vallonara con il metodo Montessori ed appunto la inutile mensa a San Luca.

Mozzo di programmazione delle risorse non sa nulla.

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A MAROSTICA IL TURISMO DEI GEOMETRI YLENIA BIANCHIN E SIMONE BUCCO. A BASSANO DEI MAROSTICENSI DR.SSA GIOVANNELLA CABION E DR. MARIO GUDERZO. INCREDIBILE

Dopo il grande successo di pubblico (e turisti) ottenuto a Bassano con la mostra sul Canova con il contributo importante dei marosticensi Giovannella Cablino e Mario Guderzo, ci chiediamo quali siano i protagonisti delle iniziative turistico-culturali a Marostica.
Certo che a Bassano anche con fortuite coincidenze sono riusciti a mettere alla porta personaggi anacronistici e velleitari (vedi Territori del Brenta) ed ad avere seri professionisti presenti al Museo.

Cosa dobbiamo dire a Marostica? La biblioteca non ha alcun riferimento culturale, essendo la gestione demandata ad una cooperativa. Il presidente Panici ha tutt’altro da fare che impegnarsi. C’è anche un misterioso ufficio cultura con a capo Dal Zotto. Quello per intenderci che nella causa contro di noi è stato richiamato dal tribunale per aver inventato una delibera per sistemare una sua conoscente. Certo vengono fatte delle iniziative spot e supportate con fatica le proposte delle varie associazioni della Consulta. Ma la cultura per Dal Zotto non è proprio il suo pane.
Poi c’è la famosa Partita a Scacchi che viene oggi promossa con l’incredibile idea di “anti marketing” attraverso la trasformazione di Marostica in città degli scacchi. Che in pratica non vuol dire nulla e svilisce la realtà culturale della Partita. E la Ylenia si è tutta esaltata per il futuro museo degli scacchi. Il Simone (Bucco) invece è preso dal punto vendita delle specialità marosticensi all’ingresso della Pro Marostica ed a chiudere il portone del Castello con un orrendo drappo quando cortile e piazza sono una continuità culturale. Invece di darsi da fare per risolvere il problema della chiusura del ristorante del Castello superiore. Un danno notevole per l’immagine della Città oltre che per le casse comunali.

I riferimenti storici di Marostica Mirko Vucetich e Prospero Alpini sono quasi dimenticati. Certo c’è l’Accademia del Caffè, ma sembra il ricovero degli antichi gogliardi.

Evidente che occorrerebbe soprattutto una scossa politica. Una qualità degli amministratori ben diversa da quella attuale. Perché è dalle idee programmatiche, discusse e gestite con competenza, che si realizzano progetti e quindi cultura.
Intanto ci si barcamena con gli aspetti organizzativi, che sono sempre importanti per dare continuità, soprattutto per la Partita a Scacchi o ci si esalta del bravo imprenditore che fa soldi a palate avendo capito la straordinarietà della Piazza per i concerti estivi.

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LA GRANDE ALLEANZA “PATRIOTTICA” A MAROSTICA PER BATTERE IL MOZZO-LEGA, ORMAI ISOLATO

Unico grande risultato ottenuto dal Mozzo-Lega con la sua arrogante politica di esclusione totale di cittadini e partiti nelle scelte amministrative di Marostica è stato quello di compattare le minoranze del Consiglio Comunale, che però sono maggioranza tra gli elettori.
Solo la divisione tra i partiti, e quindi una corsa politica individuale, ha portato la Lega alla vittoria nel 2018 con circa il 33%.

Sembra che l’accordo ci sia per andare quindi alle elezioni con una lista unica per battere la Mozzo-Lega. Quindi Pd, FdI ed Azione si alleano a Marostica per buttar fuori dal Castello una Lega che sempre più ha dimostrato una incapacità di azione concreta nel realizzare i programmi promessi, arrogandosi anche meriti assolutamente non dovuti delle iniziative delle amministrazioni precedenti.

È la prima iniziativa seria che sentiamo in questi ultimi tempi. Certo la Dalla Valle con le sue ambizioni personali farà i capricci, ma non hanno scelta se vogliono vincere e cambiare. Noi ci auguriamo che questo patto a tre si realizzi con un Sindaco “super partes” ed a questo punto la nostra proposta per Mario Guderzo sembra la più credibile.

È veramente ora di cambiare dopo la disastrosa situazione creatasi con un Mozzo-Lega assolutamente incompetente ed impresentabile nel gestire una Amministrazione Comunale. Già cinque anni ci sembrano troppi.

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