E CARLO BRAMEZZA SEMBRAVA SAPER IL FATTO SUO COME DETERMINATO DECISIONISTA ALLA ULSS 7. POI SI SCOPRE CHE…

Da un punto di vista di curriculum manageriale è una bomba. Perché la vicenda del Direttore Generale che praticamente perde 11 milioni per fideiussioni date a società in cui è socio, ma sembra non gestire, ha dell’incredibile e anche un po’ di oscuro.
La questione non è tanto nel voler correre un rischio di investimento. Si sa bene che il rischio aumenta con il desiderio di aumento del guadagno. Ma il problema è: come è possibile che una persona normale possa impegnare tutte le sue risorse in un investimento che è difficile controllore in quanto impegnato in un altro mestiere. E poi perdere tutto il suo patrimonio oltre una parte dello stipendio. La diversificazione delle proprie risorse è uno dei principi cardine di buona gestione di investimento oltre che di prudenza.

Ed il problema sta tutto qui. Può una persona con un simile fatto nel proprio curriculum coprire responsabilità manageriali importanti? Certo ci sono imprenditori che sono anche falliti e poi magari hanno successivamente avuto successo. Però generalmente sempre con i propri soldi. Qui invece si tratta di un manager pubblico.
Quanto può influenzare il comportamento di un manager una tale situazione? Ho sempre ritenuto che una attività di responsabilità per essere svolta in modo eccellente deve aver dietro una situazione personale tranquilla. Le persone che ho conosciuto di successo avevano anche una moglie/donna che li sosteneva. Non ho incontrato manager al top delle responsabilità che lavoravano per coprire i propri debiti per investimenti azzardati.

E quindi al di là della politica il problema è di curriculum manageriale per livelli top, apicali. La risposta sta solo in chi ha la responsabilità di una tale nomina che diventa a questo punto in prima persona responsabile dell’attività di chi ha nominato e di quello che può combinare. E cioè Zaia. Senza se e senza ma.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica