FLAVIO FRASSON PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI GESTIONE DELL’ETRA NEL 2021, APPENA NOMINATO, DICHIARAVA “APRIAMO UN’ERA ALL’INSEGNA DELLA SERENITÀ “. NON È COSÌ

194.800.531 euro sono i ricavi 2022 di Etra, il gestore di acqua e rifiuti di 69 comuni con un utile di gestione del 2,4% rispetto al 3,7% del 2021. In calo quindi. Ma quello che è importante è misurare la redditività sul capitale netto che ammonta a 236.841.630 euro. Dividendo 4.654.931 euro, utile di gestione, per il capitale netto fa il 2%. Una cifra ben al di sotto rispetto alle altre multiutility. La redditività dovrebbe essere sull’8%. E quindi in termini economici l’utile dovrebbe essere 18.947.330 euro. Quattro volte in più.
E se guardiamo il conto economico vediamo che c’è un aumento di costi rispetto al 2021 delle materie prime e dei servizi di ben il +4,8%. Questi costi si mangiano la redditività. Questi costi sono evidentemente fuori controllo.
E i dubbi nella capacità di gestione di Frasson, espressione politica del centro destra, ci vengono dal suo curriculum: sindaco di Borgoricco, consigliere regionale, presidente Ater. È a compenso zero essendo pensionato, come a compenso zero avrebbe dovuto essere l’incarico precedente, quello in Ater, ma è stato lo stesso ente a rivolgersi al tribunale. Frasson, ha sentenziato il tribunale, ha percepito indebitamente una indennità che non gli spettava e Ater è passata a vie legali vincendo la causa il 26 giugno 2022. E quindi Frasson deve rimborsare Ater di 33.168 euro più gli interessi e 7.522 di spese legali, iva ed altre piccole imposte.

E ora parte la riforma della gestione Etra. Non più un sistema duale con consiglio di gestione e consiglio di sorveglianza, ma solo un consiglio di amministrazione. Ma il problema è la politica senza competenze operative. Dovrebbe dare solo gli obiettivi, anche di redditività, e trovare bravi manager.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica