MARICA DALLA VALLE SI RICANDIDA A SINDACO, MENTRE SANTINI SI METTE AL SERVIZIO DI MOZZO

Le dichiarazioni delle opposizioni sul Documento Unico di Programmazione nell’ultimo consiglio comunale sono fantasmagoriche. Con piglio saccente di ritenersi, forse anche a ragione, quella che ha iniziato quel poco che il Mozzo ha realizzato finora, Marica Dalla Valle ha volato alto spiegando a quelli della Lega che comandano a Marostica che una programmazione si fa prima definendo gli obiettivi. Che nel DUP non ci sono. Certo che la Dalla Valle mette sul piatto il suo anno trascorso al Cuoa a fare il corso di marketing. E senza obiettivi il marketing non esiste. È come l’anima per un credente per cui senza l’anima la vita non esiste. Quelli della Lega invece credono al “fare per fare”. Sono dei puri materialisti. Il problema della Dalla Valle è che anche ha ancora una denuncia per omissione di atti di ufficio per la vicenda dell’appalto truccato del gas, quando era Sindaco.

Certo che poi sentire Giorgio Santini sempre col suo modo educato e paterno mettersi a disposizione di Mozzo per il “bene” della città, c’è da chiedersi se conosce cosa vuol dire opposizione, anche costruttiva. Eppure esperienza politica ne ha ha palate, ma forse ormai si è come consumata dalle troppe mediazioni. Ma adesso può meglio collaborare essendo il Mozzo stato eletto con lui in Provincia, con i complimenti per entrambe espressi in Consiglio dal vice Sindaco Scomazzon.

Ed a un anno e mezzo dalle prossime elezioni la campagna elettorale può dirsi iniziata.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica