LORENZO BERTACCO PER IL VOLANTINO PER CUI HA PERSO LA CAREGA DI SINDACO E PER IL CALCIO IN C… DALLA VOLKSBANK, CI DENUNCIA

Le elezioni del 2009 vedono come candidato principale Lorenzo Bertacco (Lega Nord) che tutti danno per vincitore.
Ma pochi giorni prima del voto viene diffuso un volantino diffamatorio nei suoi confronti, ma anche di altre forze politiche.
La diffusione è capillare in tutte le famiglie di Marostica. Ovviamente l’autore o meglio gli autori restano sconosciuti. È da notare che Bertacco politicamente sarebbe un elemento di rottura con la vecchia politica e qualcuno lo vuole assolutamente perdente.
Infatti è ciò che avviene e per pochi voti vince la lista di Gianni Scettro con Bertazzo, che diventa vice, e che non poteva più ricandidarsi a Sindaco.
Ma chi sono gli autori del volantino diffamatorio? Le conseguenze di tale elezione sono state estremamente negative per l’amministrazione di Marostica. Negli anni successivi si sono avuti ben due commissariamenti.

Con l’articolo si è voluto mettere a fuoco la situazione storica degli anni passati e cercare di capire chi fossero gli autori. Nessuno ne aveva più parlato in questi anni. Noi abbiamo ripreso il volantino per cercare di capire, non certo per diffamare Bertacco, ormai fuori dai giochi politici. Infatti ne riportiamo solo alcuni punti per necessità di informazione. Abbiamo al proposito letto sentenze che avvalorano il fatto di poter diffondere situazioni di diffamazione in documenti del passato per capire i fatti.

Infatti una attenta lettura porta a considerare il fatto che il volantino non diffama solo Bertacco, ma tutte le forze esclusa una, che sarà poi quella vincente e cioè la lista Scettro.
Lo scopo quindi dell’articolo è di porre una questione etica sulle modalità con cui la politica viene e sarà gestita negli anni successivi a Marostica. Tra l’altro Scettro sarà il firmatario del discusso appalto di cambio del gestore del gas e successivamente sarà dimissionato per una faida interna al suo gruppo e quindi ci sarà l’arrivo del Commissario e successive nuove elezioni. Nell’occasione, come consigliere comunale, Bertacco era contrario alle condizioni dell’appalto.
Noi quindi abbiamo cercato di fare chiarezza ovviamente citando alcuni punti delle diffamazioni contenute nel volantino, per ovvio diritto di cronaca. È chiaro che Bertacco vede solo i termini personali e non il diritto di cronaca e spiegazione su un fatto importante come la sua mancata elezione per un volantino diffamatorio.

Per quanto concerne l’esclusione di Lorenzo Bertacco dal Consiglio di Amministrazione della Volksbank facciamo un po’ di storia. Si parte dalla fallimentare situazione della Popolare di Marostica intorno al 2013 evidenziata da una ispezione della Banca d’Italia con un Texas Ratio (crediti dubbi/capitale superiore a 1,5). Noi unici a Marostica analizziamo in modo tecnico la situazione attraverso il nostro Osservatorio Economico Sociale di Marostica e diciamo che l’unica via per salvare la Banca è la ricapitalizzazione.
Il Consiglio di Amministrazione della Popolare di Marostica riesce però abilmente a trattare con la Volksbank la fusione tra le due banche facendosi riconoscere condizioni estremamente favorevoli e fuori mercato alle proprie azioni nel concambio. Tant’è che la fusione provocherà forti criticità nei conti Volksbank.
Nel 2015 l’ultima assemblea della Banca Popolare di Marostica delibera la fusione e nomina i rappresentanti di Marostica nel Consiglio di Amministrazione della Volksbank. Tra questi viene nominato Lorenzo Bertacco. Le elezioni si svolgono con la normativa cooperativa delle Banche Popolari, cioè un voto per Socio. Valgono quindi le cordate “politiche” appositamente create e Bertacco è eletto in rappresentanza di uno specifico gruppo politico, non certo in base a specifiche competenze professionali.

Ma anche il Consiglio della Volksbank è stato eletto in base alle norme delle cooperative. E quindi con analoghi problemi. Infatti oltre al problema dei crediti inesigibili ricevuti in dote dalla Popolare di Marostica, si evidenzia subito l’incapacità della Volksbank di uscire dall’essere una banca che vive sugli interessi di prestiti tra l’altro ad elevato rischio di solvibilità e non sulle commissioni e la finanza.
Ogni anno il Consiglio di Amministrazione presenta piani industriali ottimali che poi vengono completamente disattesi.
Ma la normativa delle Banche Popolari viene cambiata e la Volksbank ha i requisiti per diventare una SpA, per cui le decisioni di nomina degli amministratori vengono fatte dagli azionisti con più capitale, che sono interessati a remunerarlo bene.
Noi che intanto abbiamo fondato il blog www.marosticanotizie.it, seguiamo attentamente in modo critico e propositivo le vicende, essendo anche revisori contabili, informando in merito i cittadini di Marostica che hanno visto ridursi drasticamente il valore delle loro azioni.

Alla fine la proprietà Volksbank fa valere i suoi diritti, come dire i nodi vengono al pettine, e alla nomina del nuovo consiglio tutto viene azzerato. Viene nominato un nuovo Presidente ed un nuovo direttore generale con ottime credenziali professionali. Il Consiglio di Amministrazione viene quasi completamente rinnovato tanti, non solo Bertacco, ricevono un calcio in c….Insomma Lorenzo Bertacco viene escluso, non essendo nella nuova gestione rappresentativo della professionalità necessaria. Infatti era stato eletto come rappresentante di una precisa cordata politica di Soci, con un voto a testa.

Tutto questo è stato evidenziato negli articoli pubblicati cercando di favorire il cambiamento di gestione della Banca per un aumento del valore azionario ed ovviamente una efficiente presenza sul territorio.
E Bertacco ci querela. Ma in che mondo vive?

Osservatorio Economico Sociale di Marostica