LEZIONE DI STORIA – VERGOGNA: VENDUTA UNA TORRE DELLE MURA DI MAROSTICA ED IL COMUNE NON INTERVIENE. SOLO INUTILI CHIACCHIERE.

di Mario Scuro

Dalle secrete stanze dell’Amministrazione “trasparente” è trapelata solo in questi giorni la notizia sconvolgente della vendita da privato a privato della Torre B, avvenuta due anni or sono.
Sconvolgente: a) per il silenzio-assenso del nostro Comune; b) poiché il fatto impedisce la realizzazione del promesso “cammino di ronda” nel quadrante Sud-Ovest della cinta.

Il fatto. È sempre aperto il discorso sulla proprietà della cinta scaligera.
Fino al tramonto della Repubblica di Venezia non ci furono storie sulla proprietà “statale”. Con l’avvento della dominazione austriaca e con la monarchia sabauda, i privati occuparono prima, rivendicarono poi la loro proprietà su parecchie torri. Attualmente la “rivendicazione” investe 12 delle 20 torricelle.
Negli ultimi decenni, a partire dal restauro iniziato nel 1982, non si è mai voluto definire il discorso “proprietà”; nonostante la promozione di convegni e mostre (rilevanti quello della Regione Veneto – Italia Nostra – Città murate del Veneto 1988 e quello che organizzai nel 2014 con l’intervento di Ugo Soragni) e milioni di euro di investimenti “parziali”.
Il Demanio “proprietario delle mura” ha pensato bene di cedere l’ingombrante fardello al “Comune di Marostica”. Però a determinate condizioni, delle quali attendiamo reale riscontro consequenziale.
Marostica – l’abbiamo rimarcato più volte – è agevolata dal Decreto Soragni 2012 (Gazzetta Ufficiale 6 marzo 2012), che indica precise forme di intervento per il suo “Rinascimento” e la possibilità di copertura finanziaria con i fondi strutturali europei e regionali. L’Amministrazione comunale non ha mai voluto affrontare il “progetto globale”, preferendo spendere in rivoli estemporanei i contributi e i soldi dei cittadini, con il risultato che la cinta presenta oggi un aspetto “arlecchino”, come ci fanno notare studiosi e turisti attenti.
La vicina Cittadella, con i proventi della vendita dei biglietti di accesso al cammino di ronda (24.000 in un anno), è in grado di sostenere le spese di intervento e di promozione della cinta.
Durante l’Amministrazione Dalla Valle, i proprietari della Torre B tentarono di vendere il torresino per 300.000 euro (cfr. Tecnocasa: “Casa indipendente. 380 mq ca. Marostica. Torretta di valore storico integrata nelle mura del centro. Suggestiva vista del Castello Superiore” – foto). Avvertiti, riuscimmo a bloccare l’operazione.
Nel 2020 Carlo e Annabella Stropparo hanno nuovamente messo sul mercato la Torre B per 200.000 euro. L’Amministrazione comunale di Marostica, avvertita dal Demanio, ha rinunciato alla possibilità di prelazione, che avrebbe posto fine a strascichi giudiziari di rivendicazione di proprietà e aperto la strada alla realizzazione del cammino di ronda. La ditta MBM srl ha acquistato la torre. Dai vicini mi è giunta notizia del rumore di martelli pneumatici per interventi edilizi sul fortilizio (autorizzati?). In effetti, ciò è possibile a Marostica, poiché – nonostante i proclami pubblici dell’assessore al Turismo – le torri al piano non sono frequentabili, a causa delle barriere create dal privato con muri, reti, portoni, sottopassi.

La critica. Non ci sono soldi, fa presente l’Amministrazione comunale. Però, a Porta Breganze si sta facendo il quarto intervento, con una spesa finale, che sarebbe stata più contenuta qualora si avesse approntato il citato “progetto globale”.
In ogni caso, per la Torre B il Comune poteva assumere un mutuo per non perderla. Sarà ora impossibile realizzare il progetto affidato all’Università di Bologna (altri “schei”!) per congiungere, in piano, Porta Breganze al Castello Inferiore. È impensabile che il privato “proprietario” permetta l’ingresso del turista in casa “propria” per l’attraversamento, come suggerito da qualche amministratore.
La salita al Castello Superiore – l’abbiamo già detto – risulta impegnativa. I gradini (mi sono confrontato con la Compagnia delle Mura: Giorgio Bittante, con il quale più volte, nel passato ho effettuato il percorso) sono effettivamente 412, con diversa alzata, inframezzati da piani inclinati e dal saliscendi delle scale delle torri.