TUTTI INSIEME CON GLI UMORISTI A MAROSTICA. IL MOZZO PAGA IL CATALOGO CON TUTTI PREMIATI DELLE 50 EDIZIONI E VOLKSBANK QUELLO ANNUALE. PERCHÉ?

Il concorso degli umoristi a Marostica era partito nel 1969 da un gruppo di locali sessantottini che voleva ironizzare sui fatti della vita utilizzando la grafica. Quindi una impronta “rivoluzionaria” contro una società reazionaria e bigotta che andava cambiata anche attraverso l’espressione grafica che ha un linguaggio comprensibile a tutti , senza alcuna traduzione. Noi abbiamo ben impressi i manifesti “grafici” del ‘68 francese.
Dopo 50 edizioni per la maggior parte annuali e recentemente biennali che resta? Il gruppo promotore realizzava anche un giornale “Il Punto” in cui si proponevano riflessioni sui problemi culturali ed ambientali sia a livello locale che nazionale ed internazionale.
Liliana Contin nell’introduzione del catalogo dice:” …se rivediamo i temi proposti e le opere pubblicate nei cataloghi di ogni edizione ci rendiamo conto in modo più tangibile del percorso che rispecchia l’ultimo cinquantennio di storia dell’Italia e del mondo. Gli eventi sono stati tanti: dalla prima volta che l’uomo ha messo piede sulla Luna, alla fine della guerra del Vietnam, dalla caduta del muro di Berlino e dalla riunificazione della Germania al crollo dell’URSS, dalla disgregazione della Jugoslavia all’entrata in circolazione dell’euro, dalla catastrofe di Chernobyl all’attacco terroristico alle Torri Gemelle di New York …..dal Covid-19 alla guerra tra Russia ed Ucraina che scuote ancora il mondo”.

La tecnologia permette di collegarsi durante la presentazione con l’Argentina (vedi foto) per sentire la presidente della giuria, dopo l’introduzione “eccelsa” di Ylenia Bianchin in sostituzione del Mozzo ancora impegnato probabilmente in faticose esercitazioni di dizione per saper tenere un discorso pubblico. Certo ormai la Bianchin sa parlare, anche se non abbiamo ben compreso cosa dicesse oltre i soliti ringraziamenti e sorrisi di rito.

Per fortuna a coordinare la faccenda non c’era il solito giornalista “prezzemolo” Cortese, ma Tiech di Bassanonet, che rappresenta nel Bassanese l’alternativa laica del presentatore-giornalista, ed ovviamente la manifestazione ha assunto un aspetto più professionale e meno parrocchiale.

Insomma l’iniziativa Umoristi a Marostica ha una forte distinzione culturale, ha una valenza realmente internazionale, ma ancora rimane una iniziativa pregevole a livello locale senza però alcuna risonanza provinciale, regionale o nazionale. Insomma non è mai decollata oltre le Mura di Marostica.
Sarebbe ora che anche Cinzia Battistello, Presidente del Gruppo Grafico Marosticense, qualche riflessione al riguardo la facesse, perché c’è un’idea che va valorizzata. Non va tenuta in naftalina.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica