MARIO SCURO È L’UNICO CHE HA IL CORAGGIO DI DIRE I PROBLEMI SULLE MURA. BUCCO, MURARO E DINALE SUONANO SOLO IL VIOLINO

Al convegno sulle Mura di sabato scorso l’ultimo a parlare è stato Mario Scuro. Ed è stato l’intervento più propositivo. E Scuro era stato addirittura escluso dal convegno, probabilmente ritenuto troppo anziano e forse “rimbambito”. Ha dovuto lui stesso, protestando, quasi autoinvitarsi. Incredibile la mancanza di rispetto nei confronti di chi conosce nel dettaglio la situazione delle Mura e che tanto si è battuto per la loro salvaguardia.
Va dato atto al geom. Bucco ed alla sua “assistente” Bianchin di aver finalmente compreso che la Partita a Scacchi va contestualizzata con la storia di Marostica. Era ora che non ci si fosse solo focalizzati sulla Partita, che ricordiamo è una falsa ricostruzione storica, ma una eccezionale opera d’arte dell’arch. Vucetich che portò in campagna il folklore tipico di Venezia. La relazione sui tempi di Cangrande della Scala e della costruzione delle Mura del prof. Muraro è stata notevole ed interessante come l’intervento dell’arch. Dinale sui principi “militari” della loro costruzione.

Ma dal punto del fare siamo alla diplomazia politica. Solo il prof. Scuro non si è limitato ad esporre i vincoli urbanistici del decreto Soragni, legge di Stato per proteggere Marostica. Ma ha disegnato un quadro drammatico dell’ inerzia dei cittadini di Marostica e delle loro rappresentanze politiche nel difendere un patrimonio storico “unico”. Ne è emersa una situazione di decisioni errate, disinteresse, ignoranza, opportunismo e menefreghismo da veramente vergognarsi. E basta semplicemente seguire l’esempio di Cittadella che ha restaurato le sue Mura con un serio progetto e che oggi ne può andare fiera con anche un riconoscimento notevole di visitatori.

Insomma qualcosa si sta muovendo con almeno la presa visione delle problematiche legate alle Mura. Ma il coraggio politico di decidere ancora non c’è. Siamo ancora alla richiesta da parte del vice Sindaco Scomazzon di applaudire la Ylenia Bianchin per l’impegno ad organizzare il convegno. Ma si rendono conto della “boiata”? Interessano i fatti concreti a salvaguardia della Città.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica