IN MESSICO NON C’È CRISI ENERGETICA. IL GPL COSTA 1/3 RISPETTO ALL’ITALIA

Tornando dopo un anno in Messico troviamo un cambio euro/pesos sfavorevole. Un euro oggi vale 19 pesos rispetto ai 23 dello scorso anno quindi una perdita del 17%. Ovviamente questo è influenzato dall’aumento del valore del dollaro a cui il pesos è collegato.
Il gpl usato per l’acqua calda e cucinare costa 1/3 rispetto all’Italia. Arriva a casa il camioncino che ti riempie il bombolone da 30 kg. Il fatto è incredibile in quanto il gpl deriva dal petrolio che ha un prezzo internazionale. Quindi dovrebbe più o meno
costare lo stesso anche in Italia.

In un ristorante medio si spende per un pranzo con carne o pesce, verdure e birra sui 200 pesos con obbligo del 10% di mancia. Quindi sui 12-13 euro.

Quindi il costo della vita anche se leggermente aumentato rispetto allo scorso anno resta circa 1/3 di quello italiano.
Quello che assolutamente meraviglia, almeno nella cittadina in cui viviamo, è l’assoluta mancanza di impianti solari e fotovoltaici in presenza di condizioni ideali. Qui il sole c’è quasi sempre con temperature che oscillano tra i 25 gradi di giorno ed i 10-15 alla notte.

Avendo trovato la possibilità di condividere in affitto con una coppia di amici americani una bella casetta sul lago Chapala stiamo considerando di svernare qui senza le spese di riscaldamento in Italia, risparmiando notevolmente e vivendo in un paesetto di circa 15.000 abitanti di cui la metà sono pensionati americani. Un po’ hippy, della generazione anni ‘60. E c’è anche un bel club Rotary cui andiamo come graditi ospiti.
Certo facendo due conti sul costo dell’aereo, questo è compensato in parte dal “risparmio” energetico per il riscaldamento, ma è anche un’occasione per rivedere amici e parenti messicani.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica