COSA STA CAMBIANDO IN COMUNE A MAROSTICA. L’UNICO IMBALSAMATO È IL MOZZO CHE È SEMPRE LÌ A FARE I’ULTIMO DEI MOICANI CON LA LEGA ORMAI ALLA FINE

Finalmente il Comune, dopo anni di latitanza, quest’anno ha cominciato a proporre una serie di interessanti attività tramite un più operativo Ufficio Cultura. Era ora. Resta ancora da mettere a posto il periodico Cultura Marostica, rimasto un bollettino parrocchiale per l’assenza di una direzione editoriale. Un professionista (tipo l’arch. Minchio editore di Bassanonews e l’Illustre bassanese) che dia l’impronta alla rivista.
Non esistono più quindi solo le iniziative di Mariangela Cuman che spesso opera tramite il suo braccio operativo e cioè l’Angelina Frison, coordinatrice della Consulta tra le Associazioni. Sulla Cuman abbiamo già detto e ne riconosciamo le indubbie capacità, però col limite di una sua incapacità al dialogo. O mangi la sua minestra o salti la finestra. Certo che se la Cuman fosse dotata di maggior ascolto, le iniziative avrebbero un altro risultato. Ma probabilmente esiste anche una sua incapacità a slegarsi dal suo passato per innovarsi.

Poi c’è lo Xausa (il Roberto) con la sua Opera Pia-Fondazione. Ma qui ci dovrebbe essere una strategia di marketing in favore della Volksbank. Strategia che proprio non vediamo, se non limitata alla semplice sponsorizzazione delle iniziative che non sono poi affatto peculiari ed innovative. Anche se comunque interessanti.

Comunque oggi la Cultura a Marostica c’è ed offre una serie di opportunità. Teniamo conto che inoltre i così detti “social” a Marostica ci sono e fanno discretamente il loro dovere informativo e di discussione. Noi con Sei di Marostica se…costituiamo un esempio. Ognuno con il proprio target. A Bassano non esiste nulla di tutto questo. A parte il “predicatore” di Bassanonet.

Poi vediamo con piacere che nel gruppo di giovani sfruttati e sottopagati della Coop che gestisce la Biblioteca c’è una figura culturale che stiamo apprezzando: Nicola Tonietto. 32 anni, laureato con lode in Storia all’Università di Padova, ha in corso un dottorato presso l’Università di Udine/Trieste. Ecco una figura professionale da motivare, consolidare e valorizzare per Marostica.

In tutta questa vicenda l’unico pesce fuor d’acqua è proprio il Mozzo che continua a fare il leghista (quello del ce l’ho “duro”), quando ormai la Lega è al tramonto e la virilità vera è di altri. Vedremo alle prossime elezioni cosa porterà a casa. Comunque un lavoro alla Cantina Sociale di Breganze dovrebbe ancora averlo. E dovrebbe tenerselo stretto per il suo bene. Ci dovrebbe proprio ascoltare, data la nostra esperienza. La politica è soprattutto tante promesse di fumo, se non sai emergere con tue capacità e competenze.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica