DUE PAROLE SULL’ECONOMIA E SUL FUTURO. SENZA PRECONCETTI O IDEOLOGIE.

Non ho mai perso l’interesse a capire dove si stia a andando. Come ancora fossi operativo in azienda. O forse ancora di più avendo tempo per viaggiare e documentarmi.
Un’opportunità di sintesi mi è data dalla frequentazione di convegni al Cuoa. E venerdì scorso c’è ne è stato uno molto interessante.
Tutte le previsioni economiche sul 2022 sono state superate positivamente e anche il 2023 sembrerebbe una fotocopia del precedente.
C’è stata una capacità tutta italiana di trovare le giuste soluzioni alle varie problematiche che si sono presentate. Evidentemente le dimensioni aziendali piccole e medie delle aziende italiane hanno giocato un ruolo importante. Infatti il 51,2% delle esportazioni italiane è fatto da aziende sotto i 250 dipendenti, per la Francia e Germania è il 15% e quindi la maggior parte dell’export è fatto da aziende sopra i 250 dipendenti.
La ragione è che l’industria italiana fabbrica ed esporta in alta % componenti di prodotti ed il prodotto finito viene fatto poi all’estero. Questo implica debolezza nella trattativa di prezzo con il cliente industriale e quindi difficoltà per le aziende italiane a dare le stesse condizioni salariali della Francia o della Germania. I componenti hanno marginalità più bassa.
Per esempio nella componentistica per auto siamo fortissimi, ma le auto le fanno gli altri. Il caso di un componente che riesce anche a fare prezzo sono il freni Brembo.
Noi qui a Marostica per fortuna abbiamo due forti aziende presenti sul mercato con un prodotto finito: Vimar e Pizzato. Quindi con possibilità di fare marketing e prezzo.

Altro problema che è emerso è quello della stabilità politica in termini di avere uno stesso ministro dell’industria stabile per 5 anni di governo. A seguire quello dell’’assurdità dei governi di “unità nazionale” che in realtà costituiscono una paralisi operativa avendo nel loro interno spesso politiche in contrapposizione. Una richiesta quindi di stabilità e chiarezza.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica