IL 24 FEBBRAIO MI CANDIDO PER IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA PRO MAROSTICA. MOLTI MI CHIEDONO DI ESSERE OPERATIVO

Di esperienza non me ne manca come dirigente aziendale e docente all’Università di Comunicazione e Marketing. L’ultima esperienza pratica è stata quella in Consiglio di amministrazione della Cooperativa dei Consumatori. Avevo costruito tra l’altro due cose interessanti. Il Gruppo di Acquisto Solidale per il fotovoltaico cui aderirono circa 150 Soci che oltre che ad inquinare di meno hanno fatto un vero affare con l’incentivo sull’energia prodotta e la corrente gratis. E poi la ricerca sulla soddisfazione del Socio con l’Università di Udine dove avevo insegnato. Questa ultima doveva servire ad un piano marketing. Ma fui cacciato dalla Coop, non gradito dall’allora presidente ed dai dipendenti che volevano il nuovo supermercato a Breganze senza un minimo di programma discusso. Lo scorso anno mi hanno chiesto scusa in assemblea dandomi ragione. Ma ormai la frittata era stata fatta.
E comunque continuo a girare il mondo vedendo un sacco di cose interessanti come capogruppo di Avventure nel Mondo. Credo di aver raggiunto i 150 Paesi visitati.

Ora molti mi chiedono di criticare di meno (termine a me non gradito, perché faccio semplicemente informazione commentata) e fare di più, sporcarmi le mani. Ed allora mi rendo, anche un po’ controvoglia, disponibile per il Consiglio di Amministrazione della Pro Marostica. Sia ben chiaro che non farò cordate o intruppamenti vari per essere eletto. Userò per esporre alcune idee di programma i social. Poi i Soci decideranno.
E primo punto del mio impegno è far in modo che i cittadini siano fidelizzasti alla Pro Marostica con una ampia partecipazione attraverso una serie di iniziative a loro dedicate. Tutti i marosticensi dovrebbero essere Soci, tra l’altro al ridicolo costo di 10 euro all’anno. In fin dei conti l’associazione costituisce il fulcro dell’attività storico culturale intrapresa prima dall’idea del Pozza nel 1923 e poi dal grande artista Vucetich con il supporto determinante della Pro Marostica degli anni ‘50. E sulla figura di Vucetich e la strada che ha tracciato c’è una grande prospettiva per il futuro della Partita, da cogliere subito.

Alessandro Morello