NONNO GIUSEPPE IN GALERA PER ARPALICE CUMAN PERTILE, LA GRANDE EDUCATRICE DI MAROSTICA

Con l’arresto di Mussolini e la nomina di Badoglio come primo ministro sembrava che il fascismo fosse finito.
E nonno Giuseppe, maestro a Marostica, era felice che finalmente a scuola ritornassero i libri per ragazzi di Arpalice Cuman Pertile, grande scrittrice. Ma ecco arrivare i soldati di Hitler e rimettere al potere Mussolini con la Repubblica di Salo’.

E quindi scatta la repressione. Nonno Giuseppe aveva scritto il 3 settembre 1943 una lettera al Gazzettino in cui esprimeva la sua gioia e di altri insegnanti di Marostica per appunto la riadozione nelle scuole dei testi dell’antifascista professoressa Arpalice Cuman Pertile. L’accusa è di tradimento, e scatta l’arresto il 24 febbraio 1944, per aver trovato il modo di esaltare il regime badogliano e di sputare veleno su quello fascista e le sue istituzioni. E viene imprigionato.

La nonna disperata e temendo le peggiori conseguenze corre in bicicletta al comando tedesco di Mason e riesce a liberare il nonno dalla prigione, nonno che anche soffriva di una malattia degenerativa che gli permette di camminare con molta fatica.

Ora a Marostica ci sono gli eredi dei tempi passati, i Sindaci Marica Dalla Valle e Matteo Mozzo che si sono permessi impunemente e con i soldi della Comunità di denunciarci per i nostri articoli pubblicati sul loro operare sul blog in palese violazione dell’art. 21 della Costituzione Italiana sulla libertà di opinione. Ed il Tribunale non ha potuto che assolverci pienamente. E questi personaggi continuano a riempirsi la bocca della parola “libertà”.

Loro però non hanno neanche pensato minimamente di dimettersi dagli incarichi pubblici come avviene in casi simili in Paesi civili. Sono senza dignità.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica