La presentazione del libro da parte di Roberto Xausa al Palazzo del Doglione del libro sul Beato Lorenzino di Stefano Zulian ha avuto un riscontro nazionale con l’articolo di Gian Antonio Stella, scrittore e giornalista molto noto ed apprezzato. E Volksbank ha avuto una notevole pubblicità.
Gian Antonio Stella è nato nel 1953 ad Asolo e tra i suoi numerosi libri ricordiamo “Schei. Dal boom alla rivolta. Il mitico Nord-est del 1996 e “Negri, froci, giudei & co. L’eterna guerra contro l’altro” del 2009.
Quindi l’intervento di Stella sulla presentazione del libro sul Beato Lorenzino viene da una fonte credibile e ben documentata.
Nella sostanza Stella dice: vergognatevi di dare del bentornato al Beato Lorenzino, una storia esecrabile inventata di sana pianta per fomentare l’odio del popolino cattolico contro gli ebrei descritti come sanguinari promotori di riti satanici.
L’errore fatto da Xausa non è quello di aver censurato il libro, ma di non aver utilizzato un vero storico nella presentazione dell’autore del libro che facesse un serio contraddittorio. Il clima di “bentornato Lorenzino “ era palpabile tra il pubblico come se poi si dovesse andare in Piazza per chiedere a gran voce la riabilitazione del martire Beato.
Superficialità estrema anche del Sindaco Mozzo, che se opportunamente documentato, poteva cogliere l’occasione per annunciare la cancellazione del nome dalla via e dall’asilo, come fatto a Trento con una storia simile di un bambino Beato.
Insomma bravo o incosciente pubblicitario Xausa perché ha fatto parlare a livello nazionale di Volksbank (in pubblicità si dice che conta nel bene o nel male comunicare il brand), ma oggi in modo serio bisogna rapidamente chiudere la faccenda pseudo storica simbolo del più abbietto integralismo cattolico, anche perdendo un Beato a Marostica.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica