LA PRO MAROSTICA NON RAPPRESENTA LA COMUNITÀ E RICEVE 64.320,00 EURO ALL’ANNO DAL COMUNE SENZA CONTROLLO

In pratica viene omaggiato l’affitto della sede di proprietà del Comune per l’ammontare di 64.320,00 euro all’anno per 15 anni. Che la Pro Marostica in funzione soprattutto dell’attività che svolge per la Partita a Scacchi debba avere una sua sede/magazzino non c’è nulla da ridire. Però una concessione così importante non può essere senza i controlli attraverso una corretta partecipazione alla gestione. Non può essere in mano attraverso una furbesca manipolazione a Bucco ed ai suoi adepti. Quello che accade è scandaloso. I Soci elettori sono poco più di 200 perché si tiene ì gruppo chiuso non pubblicizzando la partecipazione tra i cittadini e non creando iniziative specifiche per i Soci. Inoltre per votare bisogna essere iscritti l’anno prima, quando normalmente le associazioni prevedono tre mesi prima dell’assemblea. Ma la vera furbata è che su 9 posti in Consiglio se ne possano votare 9, creando così la condizione di manipolare il risultato con gli amici del 50% + 1 che permette di aggiudicarsi tutti i posti escludendo qualsiasi minoranza. E lo statuto della Pro Marostica non è conforme quindi allo statuto tipo dell’associazione delle Pro Loco.
In pratica Simone Bucco con i suoi amici si è impadronito della Pro Marostica. Ed il Comune nell’accordo tace al riguardo delle modalità di elezione e della rappresentatività dell’associazione con la popolazione di Marostica. La morale è che con circa 200 iscritti per lo più amici di Bucco, quest’ultimo si è impadronito della Pro Loco.
Anche il funzionamento dell’assemblea è critico in quanto il bilancio e la relazione non sono stati dati ai Soci prima dell’assemblea per una meditata valutazione. Ci si deve fidare di ciò che il Bucco proietta sullo schermo senza alcuna possibilità di analisi. Noi comunque abbiamo fatto tutte le foto. Queste modalità di presentazione impediscono gli interventi. Infatti noi siamo stati gli unici a fare due interventi riguardanti la pubblicazione dei convegni fatti sul “mito” della Partita (per non buttare nel cestino una importante iniziativa finalmente fatta sulla “storia” della Partita) e la richiesta di un progetto da parte della Pro Marostica per il “ristorante” del Castello Superiore. Siamo stati zittiti dall’arrogante Bucco, pur avendo preso degli all’applausi sull’ultima proposta.
Non è possibile una simile situazione antidemocratica, indipendentemente dalla “bravura” nel fare le cose.
Ci deve sempre essere il rispetto di tutti i cittadini di Marostica ed il Comune deve essere garante di questo a maggior ragione se finanzia con i nostri soldi.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica