UNA RIFLESSIONE SULL’ARTE DELL’IPOCRISIA “DEMOCRATICA” DALLA PRO MAROSTICA AL COMUNE

Quando avvengono assemblee “blindate” in cui tutto è già stato deciso prima dal gruppo compatto degli amici degli amici o quando in Consiglio Comunale il Sindaco afferma che non serve votare un certo argomento perché già previsto nel programma elettorale, vuol dire che siamo alla frutta della democrazia.
E la democrazia non è solo una cosa bella perché tutti possono dire la loro e poi votare, ma è uno strumento efficiente di gestione in cui si confrontano opinioni diverse per trovare la soluzione migliore.
A Marostica la gestione “democratica” è vista come pura contrapposizione per cui chi è al potere ha sempre ragione, anche difendendo truffe come quella del cambio di gestore del gas, e chi è all’opposizione un idiota che va schiacciato e possibilmente eliminato. Vedasi al riguardo la richiesta del Sindaco Mozzo di sequestro del nostro blog e delle nostre pagine fb. Ovviamente respinta dal tribunale in base all’art. 21 della Costituzione Italiana.
Invece in tutti i gruppi funzionanti in modo partecipato, una dinamica positiva di confronto è il modo migliore per prendere delle giuste decisioni.
E questa funzione di controllo del funzionamento della democrazia nel sociale dovrebbe essere svolto in modo aperto e “liberal” anche dalle associazioni professionali che al loro interno hanno consolidate competenze.
Un ruolo “illuminato” delle associazioni professionali, tipo Rotary o Lions, dovrebbe essere di stimolo al rispetto delle regole. Finalmente dopo anni ho sentito parlare il mio presidente di club di Costituzione Italiana come riferimento ad un comportamento etico di un socio. Era ora.

Se pensiamo che l’Associazione Nazionale Alpini è di fatto un gruppo paramilitare nel cui statuto di Repubblica, Resistenza e Costituzione non c’è alcun cenno, vengono i brividi. Se pensiamo che al culmine dell’intervento di Vittorio Brunello vice presidente dell’Ana, all’Assemblea dei delegati della Sezione di Marostica afferma “Restiamo nel sentiero tracciato dai nostri Veci, il fare! Tasi e tira, non esibizione, ma fatti concreti. Il resto sono bubbole”. Cartesio oltre 400 anni fa diceva “Cogito ergo sum”, penso quindi sono. Gli Alpini non pensano, infatti sono anche finiti in Russia al seguito dell’esercito nazista. Poi in parte si sono riscattati combattendo nella Resistenza, “pensando” all’orrore che avevano fatto.

Insomma l’ambiguità e la strumentalizzazione di una gestione di Enti o associazioni è la prospettiva poi di grandi fallimenti futuri. Anche le vicende passate a Marostica ce lo insegnano.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica