I RICORDI DI VIAGGIO CON LA MENTE LIBERA DALLE MESCHINITÀ DEI POLITICANTI DI MAROSTICA: LA BIRMANIA

Ogni tanto riprendo le vecchie guide con gli appunti dei viaggi fatti e mi immergo nei ricordi. Era il 29 dicembre 1983 quando partii per il mio primo viaggio con Avventure nel Mondo con destinazione Birmania. Altri tempi in piena scoperta del mondo. Il gruppo era diviso a metà tra maschietti e femminucce per lo più single e trentenni. Durante il viaggio cominciarono a formarsi le coppie. C’era uno spirito libertario.
Per passare la dogana della Birmania senza problemi la vivace e giovane capogruppo aveva seguito le istruzioni dei precedenti viaggi ed aveva comperato al duty-free una bottiglia di whisky da passare sottobanco al poliziotto.
La Birmania ci sorprese subito per la sua tradizione profondamente buddista, con i suoi numerosi monaci e templi. Sembrava ci fosse ovunque una serenità religiosa anche se il governo era in mano ad una feroce dittatura militare. A Rangoon trovammo in centro un old-fashion hotel con belle camere rinfrescate da ventilatori sul soffitto, le cui pale ruotavano lentamente. Sembrava di essere ancora in epoca coloniale inglese.

Altro ricordo è la partenza da Mandalay nel Nord per scendere sul fiume Irrawaddy fino a Pagan, la città con centinaia di templi antichi risalenti intorno all’anno 1.000. La barca locale stracarica di frutta, verdure e galline con i locali venditori appena partita si arenò. Era la stagione secca ed il fiume non aveva molta acqua. Tornammo a riva con un barchino e affittammo un camioncino per il lungo viaggio. La strada era polverosa e non asfaltata ed arrivata la sera era tutto buio. Per tirarci su di morale cantavamo. Ad un certo punto però il pulmino si fermò ed apparvero dei locali armati e dalla faccia incazzata e con grandi occhi obliqui assassini. Avevamo sbagliato strada ed eravamo entrati in una zona proibita. Fummo fatti scendere e portati in una capanna. Lungo interrogatorio dei nostri autisti da parte del capo armato, controllo a tutti dei passaporti ed alla fine fummo “liberati”. Ci allontanammo in fretta sulla strada giusta.
Pagan ed il lago Inle sono le località più interessanti da visitare in Birmania. Pagan dal punto di vista storico per i suoi templi ed il lago Inle dal punto vista naturalistico con i suoi villaggi sull’’acqua, immersi nella vegetazione.
Infine da non perdere a Rangoon la Shwedagon Pagoda, alta 98 metri e ricoperta di una lamina d’oro che splende durante il giorno con i riflessi del sole ed illuminata durante la notte. La leggenda narra che sia stata costruita 2.500 anni fa.

Un viaggio assolutamente da fare per chi vuol immergersi nella cultura buddista vissuta quotidianamente.

Osservatorio Economico Sociale di Marostica