
LA COOP CONSUMATORI DI MAROSTICA NON HA SCELTA: FEROCE GUERRA COMMERCIALE AI SUPERMERCATI DELLA SPECULAZIONE E DELLE MULTINAZIONALI ESTERE
Siamo appena rientrati dall’assemblea di bilancio della Coop Consumatori e come facilmente prevedibile il bilancio 2024 registra una perdita di 387.764 euro, simile all’anno precedente. Il totale delle perdite degli ultimi tre anni ammonta a 1.344.000 euro. Una grossa cifra che non sembra fermarsi erodendo il patrimonio che ora ammonta a 4.049.751 euro, con una diminuzione pari al 25%. Evidentemente l’investimento del nuovo supermercato a Breganze, fatto con soldi a debito, non ha portato lo sviluppo di fatturato desiderato. Anzi sta inchiodando la cooperativa. Anche perché è arrivato il nuovo giga Famila, frutto dell’accordo tra Bucco, Mozzo & C. e la proprietà di Famila. Tu mi dai lo spazio ex A&O per il magazzino Pro Marostica ed io ti do la possibilità del nuovo supermercato. Un accordo puramente affaristico ed in assenza di un dialogo con Coop che avrebbe allora avuto uno spazio per la Pro. Evidente colpa dell’arrogante presidente di allora della cooperativa che credeva di operare senza alcun legame con la realtà locale ed eliminando ogni dissenso in consiglio di amministrazione. E tra l’altro c’era un accordo tacito con le amministrazioni precedenti alla Lega di non concedere ulteriore spazio a Marostica per punti vendita superiori ai 1.000 metri quadri.
Cosa può fare ora Coop per non perdere il proprio patrimonio ripianando ogni anno le perdite? E ricordiamo che il patrimonio è della Comunità di Marostica non certo di particolari investitori. Deve valorizzare le sue proprie caratteristiche, oltre che ovviamente sviluppare nuove opportunità come la propria cucina con piatti pronti, iniziativa che sta riscontrando il favore dei clienti.
Siccome il problema del costo del personale è uno dei punti critici, la Coop deve ritornare alle origini quando le cooperative erano gestite direttamente dai Soci senza il costo del personale, puntando sulla assoluta convenienza dei prezzi.
Ora la Coop di Marostica si trova un Consiglio di amministrazione fatto per la maggioranza da pensionati, che hanno grande disponibilità di tempo. Ma lì non servono, scaldano spesso solo la sedia. Occorre creare invece una Associazione di Soci della cooperativa disponibili a fare volontariato nella cooperativa con funzione di supporto nei vari settori. Ovviamente pescando nella moltitudine di pensionati Soci che possono dedicare meno tempo all’orto per dare una mano alla Coop, gratuitamente o con un minimo rimborso spese. E avendo inoltre una grande possibilità di socializzare con i loro coetanei ed il personale.
In questo modo si abbatterebbero i costi, si renderebbe la Coop più partecipata e si avrebbero i prodotti venduti ai Soci estremamente convenienti e competitivi con i concorrenti, riprendendo lo sviluppo della Coop con anche ovviamente nuove iniziative nell’ambito sociale.
Osservatorio Economico Sociale di Marostica